4 Giugno 2015
di Direttore Editoriale
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4 Giugno 2015

FIRMA LA PETIZIONE PER SALVARE LA MUSICA EMERGENTE ITALIANA: appello ai network radiofonici

AllMusicItalia vuole fare un appello ai grandi network radiofonici per provare a salvare la musica emergente italiana FIRMA e CONDIVIDI LA NOSTRA PETIZIONE

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Dopo mesi di riflessioni, All Music Italia ha deciso di provare a unire le voci di tutti quelli che amano e vivono la musica e di musica. Lanciare un grido per provare a fare qualcosa per la musica emergente attraverso una PETIZIONE
Una petizione molto importante per noi che tatoperiamo venga sostenuta dagli artisti emergenti, dai produttori, dalle etichette indipendenti, dai fan degli artisti, dalle associazioni e dagli amanti della musica…

Come può un’artista emergente vivere di musica in un paese in cui i suoi sforzi e le sue risorse (economiche e non) e quelle dei produttori o delle etichette indipendenti che investono su di loro, sbattono contro il muro dei grandi network radiofonici e non hanno “visibilità” in radio?
Sono artisti che non esistono purtroppo, sono artisti silenziosi. La loro è musica silenziosa.
Noi però vogliamo credere che l’unione fa la forza e che anziché limitarci ad un brusio di sottofondo, ad un vociferare tra noi addetti ai lavori e non, sia ora di iniziare a “cantare ad alta voce” per farci sentire. Per questo speriamo che ognuno di voi non pensi, come ormai ci siamo rassegnati a fare nel nostro paese, “ma sì, tanto non cambierà nulla come al solito,” ma sia positivo e capisca che ogni firma di questa petizione (che verrà inoltrata in automatico ai 10 principali network radiofonici italiani) sia un tassello importante e non solo una firma in più.

Finché in radio ascolteremo la solita musica non c’è futuro per la professione del musicista se non per una piccola minoranza di cui la maggior parte proveniente dalla televisione.

FIRMA LA PETIZIONE PER SALVARE LA MUSICA EMERGENTE IN ITALIA CLICCANDO QUI

Ma siccome non tutti stiamo ad osservare quello che succede nel mondo della musica ci tengo particolarmente a darvi qualche dato in più per far si che possiate farvi un’idea…


Le classifiche radiofoniche: brani italiani VS brani internazionali

Prendiamo in mano la classifica dei 100 brani più passati dalle nostre radio nel 2014.
Scorrendola individueremo solo 34 brani di artisti italiani contro 66 di quelli stranieri, insomma per farla breve le nostre radio passano poco più del 30% di musica prodotta dai nostri cantanti.
In realtà la situazione è peggiore di quel che si crede perché analizzando meglio la classifica questi 34 brani appartengono a soltanto 19 artisti diversi.


Le classifiche radiofoniche: Major ed etichette indipendenti

Vediamo ora la provenienza di questi brani, ovvero se qualche etichetta indipendente compare in questa Top 100 rilasciata qualche mese fa sia da Earone che da Airplay.fm
8 brani sono di artisti Warner Music, 6 brani sono di Universal Music, 12 brani della Sony Music, 1 brano e in condivisione Universal/Sony, 2 sono su etichetta Ultrasuoni e 3 appartengono a Sugar Music.
Carosello Records e tutte le altre etichette indipendenti più o meno grandi presenti nel nostro paese sono presenti con zero brani in classifica.

Questo dato non è sconfortante, ma davvero tragico.
Riassumendo la situazione quindi solo due etichette indipendenti riescono a far passare in maniera considerevole i brani dei loro artisti in radio: la Sugar Music con il suo parterre di artisti consolidati come ElisaNegramaro e Malika Ayane e la Ultrasuoni che però terrò fuori da questo ragionamento; Sia chiaro nulla contro questa etichetta indipendente, ma se se stiamo parlando di passaggi radiofonici non posso tener contro di un etichetta formata da tre grandi Newtwork come Radio ItaliaRtl 102,5 e Rds.

Ma attenzione poco spazio agli artisti italianispazio quasi nullo per le etichette indipendenti e spazio inesistente per gli artisti emergenti, in questi 100 non ne compare nessuno. E in ITALIA NON ESISTE UNA LEGGE CHE TUTELI LA NOSTRA MUSICA come invece esiste in quasi tutti i paesi Europei.
Di grande esempio la legge francese che risale al 1994 (e che nel corso degli anni è stata mano a mano aggiornata) che prevede che la quota minima di canzoni di autori francesi a passare nelle radio sia del 40% e che almeno la metà di questa percentuale sia di artisti emergenti.


Le classifiche radiofoniche: quanti artisti emergenti nei 200 brani più passati in Italia?

Per farvi capire come non esista “visibilità” e appoggio da parte dei grandi network radiofonici per gli artisti emergenti ho voluto consultare un’altra classifica rilasciata mesi fa da Airplay.fm, quella delle 200 canzoni italiane più trasmesse in radio. Ebbene in queste 200 canzoni troviamo SOLO 2 artisti emergenti: il vincitore di Sanremo Giovani 2014, Rocco Hunt e un altro partecipante a Sanremo 2014Zibba che però si colloca alla posizione numero 198… per farvi capire meglio il quadro generale considerate che sono stati trasmessi più del suo brano La differenza tra me e te di Tiziano Ferro (anno di pubblicazione 2011) e addirittura Sei nell’anima di Gianna Nannini (pubblicata nel 2006!!!)… insomma capirete che stiamo parlando di “briciole”.
La situazione è tale che ormai esiste una classifica a parte che monitora i passaggi degli artisti indipendenti, questo perché se non esistesse questa classifica non li vedremmo nemmeno comparire nei 200 brani italiani più trasmessi dalle radio (quindi una classifica che già esclude le canzoni internazionali).
A mio avvisto dover ricorrere ad una classifica “speciale” per gli artisti indipendenti è quasi voler dire che sono una nicchia… musica di seconda categoria, e questo lo trovo inaccettabile.
La verità è che la musica emergente è mantenuta flebilmente in vita dalle piccole/medio radio italiane. I grossi network assistono alla loro agonia ignorandola… in pratica la uccidono sul nascere.

Una volta la radio aveva il compito di fare scouting, cercava nuove hit, nuove voci, oggi non è quasi mai così.
Come può un giovane artista (ma in realtà questo discorso potrebbe applicarsi anche a voci più o meno note o storiche) aver successo se non viene presentato ad un pubblico di ascoltatori che deciderà dopo averne metabolizzato la canzone, se questa è di suo gusto o no?
Spesso si dice che non si investe nella musica, spesso sono gli stessi giovani che fanno musica a lamentarsi di questo, ma chi lo fa fare a produttori ed etichette discografiche di investire soldi (e non parliamo di pochi spicci tra produzione e promozione radio e stampa) in un giovane talento se tanto è evidente che NON ESISTE spazio per la loro musica in radio? Se non senti una canzone in radio, difficilmente arriverai a conoscere, amare ed acquistare quell’artista. E il produttore di turno non recupererà nemmeno un euro del suo investimento. Punto, le chiacchere stanno a zero.


E internet?

Ovviamente qualcuno  cerca di delegare ad internet questo ruolo… si dice che la musica viaggia su internet, che il web è un enorme risorsa di musica da trovare ed ascoltare… una grande vetrina.
Certo, così grande e piena di contenuti che è impossibile trovare qualcosa ormai, distinguerli… è come uno dei quegli enormi centri commerciali dove giri e giri ma c’è così tanta roba, così tanti prodotti e colori che rimani stordito e confuso… al punto che esci da lì senza aver acquistato nulla di quel che ti serviva.
Internet è un mezzo ingannevole… sapeste quanti artisti emergenti che hanno anche 50.000 fan su Facebook mi hanno confidato che poi al momenti in cui escono con un singolo in vendita, non riescono a venderne nemmeno a 500 copie. Internet è un mezzo dove è troppo semplice manifestare apprezzamento… non costa nulla e per questo spesso lo si fa con leggerezza.
Continuo a pensare che non sia compito di internet far girare la nuova musica, ma sia un dovere morale delle radio… ma nulla accade e intanto “le voci” sul fatto che per passare in alcune radio oggi un’artista deve cedere parti della sua unica certezza di guadagno, ovvero le edizioni musicali di un brano, diventano sempre più insistenti.


PERCHE’ FIRMARE LA PETIZIONE DI ALL MUSIC ITALIA?

Il nostro appello attraverso questa petizione, a cui spero vi uniate in tanti e che in tanti condividiate a macchia d’olio, è quello di non aspettare che lo Stato con tutti i problemi che il nostro paese ha, pensi in questo momento a delle leggi sulla tutela della musica in generale e di quella emergente in primis.
É davvero necessario ci sia una legge o i dieci grandi network italiani possono sedersi attorno ad un tavolo e decidere per il bene della musica di auto regolamentarsi stabilendo le stesse percentuali della legge francese?
Davvero dobbiamo aspettare che una legge ci obblighi a farlo e non possiamo scegliere per una volta di fare da soli la cosa giusta?

SIA CHIARO, QUELLA DI ALL MUSIC ITALIA NON É UNA GUERRA CONTRO LE GRANDI RADIO ( o un attacco ai big della musica italiana) MA UN SEMPLICE APPELLO.
Un appello che chiediamo di firmare a tutti gli artisti indipendenti o autoprodotti, le etichette indipendenti, i produttori, i fan e ad associazioni come la FIMI, il MEIMUOVI LA MUSICA e il NUOVO IMAIE che spesso ha cercato di iniziare “battaglie” in questo senso andando a bussare al governo italiano invano…
IL PASSAPAROLA IN QUESTO CASO SARA’ VITALE.

Troverete la petizione a questo link:
FIRMATELA, CONDIVIDITELA NEI VOSTRI SITI O CANALI SOCIAL, POSTATELO NELLE PAGINE DI ARTISTI E AMICI…
noi un passo lo abbiamo fatto, ma senza di voi è un passo silenzioso che non farà rumore.

FIRMA LA PETIZIONE PER SALVARE LA MUSICA EMERGENTE IN ITALIA CLICCANDO QUI

Il Direttore

“La verità è che la musica mi ha salvato
quando ero piccolo la musica mi ha salvato
e me ne stavo seduto su di un prato
ad ascoltare il mangiadischi cantare…”
(Musica – Tricarico)


AGGIORNAMENTO PETIZIONE DEL 5 GIUGNO

In meno di due giorni grazie al vostro contributo siamo arrivati già ad oltre 1.100 firme… ma è solo l’inizio, ora è il momento di mettere la quinta… contiamo su di voi per continuare a diffondere, condividere e firmare.
Ringraziamo il MEI (Meeting etichette indipendenti) che ha parlato della petizione, Malia Sansaini del Nuovo Imaie da sempre in prima linea nelle battaglie per la salvaguardia della musica italiana, RadioAirplayFm e Quelli che il calcio.

Inoltre tutti gli artisti che stanno appoggiando la nostra petizione:

la Bandabardò, Leandro Barsotti, Laura BonoRoberto Casalino, Fiordaliso, Karima, Mario Lavezzi, Andrea Mirò, Simona Molinari, i Nomadi, Silvia Salemi, Ivana Spagna, i Sud Sound System, Syria, i Tazenda, Tricarico

e ancora si sono aggiunti:

Aba, Daniel Adomako, Ambra MarieLello Analfino, Riky Anelli, Marco Baroni, Boombadash, Nicolas Bonazzi, Matteo Brento, Andrea Cardillo, Caneda, Pierdavide Carone, Claudio Cera, Martino Corti, Eleonora Crupi, Diana Del Bufalo, Chiara Dello Iacovo, Mauro Di Maggio, DiMartino, Carlo Alberto Di Micco, Samantha Discolpa, Alessandro Errico, Romina Falconi, Dennis Fantina, Andrea Febo, Stefano Filipponi, Filippo Graziani, Francesco Guasti, Marco Guazzone e gli Stag, Jimmy Ingrassia, Karbonica, Leiner, Debby Lou, Paolo Macagnino, Antonio Maggio, Maria Antonietta, Mastafive, Ermal Meta, i Moderni, Davide Mogavero, Nathalie, Enrico Nigiotti, Mario Nunziante, Paletti, Valentina ParisseTommaso Pini, Jacopo RatiniAda Reina, Donato Santoianni, Silver, Simonetta Spiri, gli Studio 3, Tony MaielloZenimaZibba,Violetta Zironi e non solo…

GRAZIE A TUTTI MA NON E’ FINITA… Non SMETTETE ORA!!!!


 

AGGIORNAMENTO DEL 16 GIUGNO

Siamo ad una manciata di firme prima di tagliare il traguardo delle 2.000 firme. Traguardo molto importante perché accadranno delle cose contemporaneamente…
Nel frattempo anche il produttore Alex Gaydou in un’intervista a Radio Veronica One oggi ha parlato della nostra petizione.


 

AGGIORNAMENTO DEL 20 GIUGNO

Le 2.000 firme sono state superate al 13esimo giorno dalla partenza della petizione. Ma ovviamente non ci fermiamo qui.
Come ci aspettavamo nessuno dei grandi network ha dato nessun segno di vita al momento, ma la cosa non ci stupisce nonostante nelle loro caselle mail siano arrivate circa 2.100 singole mail delle vostre firme.
Il lavoro continua, non ci fermiamo e faremo loro avere comunque le vostre firme non vi preoccupate.

Da oggi partiranno anche una serie di interviste che farò personalmente in tutte le radio che vorranno darci spazio per parlare della petizione, non importa se piccole o grandi, per noi è un grande aiuto per chiunque ci darà parola, di seguito troverete aggiornato di volta in volta il calendario interviste.

Sabato 20 giugno ore 18:30
RADIO DUE LAGHI 
Potete ascoltarla in Fm a Verbania, Novara, Varese e provincie e in streaming su www.radioduelaghi.it


AGGIORNAMENTO DEL 12 LUGLIO

Sono partiti i comunicati stampa per la stampa e le radio italiane (qui per leggerli e vedere il video della spedizione delle vostre firme in forma cartacea). Inoltre da domani sarò impegnato in una serie di interviste radio per parlare della petizione e della sua importanza.

LUNEDI’ 13 luglio
h 11:45 RCS – RADIO NOI MUSICA (ascoltabile in Fm a Verona e dintorni e in streaming qui)

MARTEDI’ 14 luglio
h 21:30 RADIO 103  (ascoltabile in Fm in Liguria e in streaming qui) nel programma Eccoci qua
h 22:00 HI FIVE RADIO (ascoltabile in streaming qui) nel programma Heroes of night

MERCOLEDI’ 15 luglio
h 16:15 RADIO DANZA (ascoltabile in streaming qui) nel programma PopTime

GIOVEDI’ 16 luglio
h 15 RADIO AZZURRA 88 (ascoltabile in Fm in Liguria e in streaming qui)