Oggi ho deciso di scrivere una lettera aperta, una di quelle che avrei dovuto scrivere molto tempo fa ma che, per qualche strano motivo, ho sempre rimandato… la missiva che tutti si aspettavano… una lettera a Bianca Atzei.
Dovete sapere che, da quando esiste All Music Italia, circola una leggenda metropolitana riguardo al mio rapporto con la cantante sarda, roba che Barbara D’Urso potrebbe farci 6 puntate di Pomeriggio 5 e un paio di Domenica live. Le voci dicono che non la sopporto, che sono apertamente e cinicamente schierato contro di lei e, sopratutto che, in questi anni, avrei scritto molto spesso articoli su di lei (in verità l’ho solo citata, ricerca sul sito alla mano).
In ogni caso tutto ciò è vero solamente in parte; l’unica verità assoluta è che da sempre sono curioso riguardo a questo alone di mistero attorno Bianca che, nonostante risultati tutt’altro che incoraggianti rispetto all’esposizione mediatica, torna sempre più sorridente che mai. Lei c’è ed è ovunque…
Per me lei è la versione del mondo musicale di Kenny, il buffo personaggio del cartoon South park che in ogni puntata muore (anche in modi decisamente macabri o improbabili) ma che poi torna sempre in vita nell’episodio successivo, come se nulla fosse successo. Ecco Bianca fa singoli, appare, riappare, fa singoli, scompare (per poco), floppa, duetta, ma alla fine riappare sorridente. Sempre e comunque.
Per chi non conoscesse Kenny, eccolo… attenzione video dai forti contenuti!!!
Alla luce di tutto ciò mi è sembrato giusto, in vista della seconda partecipazione della Atzei al Festival di Sanremo, dire la mia una volta per tutte e farlo direttamente scrivendo a lei…
Parto col dirti cara Bianca che la voglia di scriverti è nata in me dopo aver letto una tua dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi all’Ansa, dichiarazioni in cui ho compreso che io e te non ci capiamo, che a tua volta tu non capisci le critiche che ti vengono rivolte e a sua volta il pubblico non capisce di che stiamo parlando…
In quasi tre anni di All Music Italia non mi è mai capitato di intervistarti, non mi è mai stato proposto e posso anche capire perché: ti avrei fatto con candore le domande che in molti fanno a me su di te!
La prima cosa che mi sento di dirti è che non mi stai per nulla antipatica. Non ti seguo così assiduamente per farmi un’idea precisa su di te e non avendo mai parlato con te di persona in quelle due volte in cui ci siamo incrociati al Coca Cola Summer Festival e al concerto dei The Kolors, non posso esprimere né simpatia né un’antipatia.
Posso dirti che penso sinceramente e senza paura di smentita che tu sia una brava cantante, una con un bel timbro “catramato” di quelli che non passano inosservati che, con la canzone giusta, potrebbe anche mettere a segno un buon colpo. Inoltre hai anche una bella presenza il che non guasta mai. Se devo muoverti delle critiche, posso affermare, secondo il mio punto di vista, che tecnicamente hai qualche lacuna nell’uso della voce, sopratutto nelle dinamiche, cosa per cui un tuo disco di 20 canzoni tende ad essere decisamente piatto. Per quel che riguarda il live poi c’è da lavorare un po’ perché dai filmati che vedo su YouTube sei spesso imprecisa e in alcune cover non proprio sul pezzo (perdonami ma ho visto delle “mossettine” sexy e balletti su Ciao amore, ciao di Luigi Tenco che trovo imperdonabili). Detto questo, nel mio iPod ci sono almeno due tue canzoni, L’Amore vero e La Paura che ho di perderti, regolarmente acquistate… segno che chi “disprezza” se ne vale la pena, comunque compra. Quindi ribadisco, sei brava, ed è un dato di fatto.
Però continuo a pensare che tu non sia Mina, Giorgia o Mia Martini, ovvero uno di quei talenti che appena li ascolti non hai nessun tipo di dubbio sulla loro grandezza. Ciò nonostante parrebbe che i cantanti italiani la pensino diversamente da me visto che negli ultimi anni sei comparsa in qualità di “ospite duettante” praticamente in ogni disco di duetti in circolazione.
Tornando alle tue dichiarazioni all’Ansa hai detto:
“I pregiudizi su di me? Davvero non li capisco. Può piacere o no la mia musica, ma non si può certo dire che io non sappia cantare”.
Questa risposta mi ha fatto vacillare, lo ammetto. Il mio dubbio al riguardo è: non hai ancora capito il motivo delle critiche e dei pregiudizi nei tuoi confronti o semplicemente, furbamente, sposti l’attenzione dal fulcro in modo da non dover rispondere a domande scomode? Non vi trovo altra risposta.
No, perché il pregiudizio su di te da parte degli addetti ai lavori, della stampa e di parte del pubblico, non si basa sulle tue qualità canore. ma sull’eccessivo presenzialismo televisivo e discografico che ti riguarda. Detto in parole semplici: Bianca sei ovunque, in tutti i programmi (roba che una promozione così nemmeno l’Amoroso quasi…), in ogni disco (nemmeno la Mannoia ha fatto tanti duetti in 50 anni di carriera), lanci singoli ad una velocità che nemmeno Adele… come fai? Capisci che non esiste caso (eccezion fatta per alcuni ragazzi provenienti da talent show con però diverse copie vendute dalla loro) in cui un’artista viene sostenuta in maniera così massiccia nonostante magri risultati e un feedback tiepido da parte del pubblico. Questo è il pregiudizio nei tuoi confronti… come fai ci si chiede? E siccome tutti noi siamo inclini a farci delle domande sulle cose che non capiamo e a cercare di darci delle risposte in caso non arrivino, l’unica risposta che riusciamo a darci è che la tua etichetta, la Baraonda, quella di Rtl per esser chiari, e il suo presidente, Lorenzo Suraci, spingano in ogni modo per cercare di importi al pubblico, anche troppo…
Per fare qualche esempio, Rtl è collegata al Coca Cola Summer Festival e tu sei stata ospite alla manifestazione tutti gli anni da quando sei stata lanciata nel 2012. Addirittura un anno con ben due brani in gara e nel 2016 con il quinto (?!?) singolo estratto dal tuo album. Capisci che uno qualche domanda se la fa e magari è anche lecito che dici?
Altro esempio… Rtl è collegata ai Wind Music Awards e guarda caso nell’anno della tua partecipazione al Festival di Sanremo tu, che di diritto non avresti potuto esibirti in quanto il tuo album non ha conquistato nessuna certificazione oro o platino, magicamente appari a cantare con Alex Britti e ritiri il disco d’oro per la compilation del Festival di Sanremo. Ma tu al Festival sei arrivata 14esima su 20 e a Britti non è andata molto meglio, capisci che appare bizzarro che non sia stato chiamato qualche altro artista piazzatosi meglio in classifica ad esibirsi?
Quindi non nascondiamoci dietro ad un dito, rispetto a molti altri artisti, anche più “decorati” di te la tua esposizione mediatica e televisiva è decisamente paradossale. Facciamo un piccolo sunto dei tuoi primi (quasi) cinque anni di carriera:
2 Festival di Sanremo, sempre nella categoria big nonostante un solo album all’attivo con poco più di 10.000 copie vendute.
4 partecipazioni al Coca Cola Summer Festival
1 partecipazione ai Wind Music Awards
2 capodanni con Gigi D’Alessio in prima serata su Canale 5
7 singoli pubblicati prima di dare alle stampe un album ( La Gelosia, L’Amore Vero, Fino in fondo, La Paura che ho di perderti, Non è vero mai, One day i’ll fly away, Non puoi chiamarlo amore)
1 disco da venti canzoni con cinque singoli estratti in un anno e mezzo (CINQUE SINGOLI, cosa che ci arrivano giusto Laura Pausini, Tiziano Ferro e un’altra manciata di artisti)
E poi ancora…
Duetti con Alex Britti, Niccolò Agliardi, J-Ax, Kekko Silvestre per quel che riguarda i singoli… con Gianni Morandi, Kekko Silvestre e ad Amiche in Arena per i live. Quindi Loredana Bertè, Ron e Gigi D’Alessio nei loro dischi celebrativi… tutti artisti in qualche modo vicini a Rtl per quel che riguarda etichetta discografica, edizioni o media partnership dei tour. E va bè..
Infine (ma potrei fare tanti altri esempi) quest’anno partecipi a Tale & Quale Show dove spesso ti piazzi anche in posizioni basse della classifica e, nonostante arrivi ottava alla finale, accedi comunque al Torneo del programma e vieni presa nuovamente al Festival di Sanremo… ecco tu non so, ma #IoBoh
Questi elencati sopra sono secondo me i motivi dell’indifferenza e, in alcuni casi, dell’antipatia di gran parte del pubblico nei tuoi confronti. Senza se e senza ma. Perché il pubblico può essere influenzato ma solo su ciò che realmente può piacergli, raramente su qualcosa che gli viene praticamente imposto. E mi stupisce che tu sia così concentrata nel cercare di arrivare al successo da non capirlo, da non prendere il tuo staff e dir loro “Ragazzi, forse non ci stiamo muovendo nel modo giusto, forse questo mettermi ovunque come il prezzemolo mi sta tornando indietro come un boomerang… fermiamoci un attimo e riflettiamo” perché questo è quello che sta accadendo, perché “l’effetto Modà” non riesce tutti i giorni e, sopratutto, riesce con i Modà perché alle spalle prima di Viva i Romantici e della Ultrasuoni avevano anni di carriera in cui hanno costruito un discreto successo e uno zoccolo duro inossidabile nei live con tanta gavetta. Esatto gavetta… e qui si arriva alla seconda parte della tua dichiarazione all’Ansa, quella in cui affermi:
“Non credo ci sia differenza tra chi, come me, ha fatto tanta gavetta e chi viene da un talent e ha quindi una popolarità maggiore”.
Non entro nella questione talent show perché ormai sappiamo già tutto… un artista sta per 8 mesi in televisione e questo fa in modo che una discografica decida di investire su di lui/lei e di perseverare per un po’. Se poi continui a non funzionare comunque torni a casa.
Nessun discografico o produttore, per quanto temerario, oggi potrebbe permettersi investimenti continui su qualcosa che non produce un utile.
Entriamo quindi nello specifico della gavetta che è per me una zona d’ombra. Ho fatto ricerche eppure non ho trovato tracce della tua gavetta in locali, pub o piazza da nessuna parte. Ho cercato sul web, parlato con addetti ai lavori, anche con tuoi ex collaboratori, cercato video in rete… nulla, nemmeno un video amatoriale in qualche sagra sarda…
Questo è quello che sono riuscito a ricomporre… nasci a Milano e 17 anni inizi a frequentare il MAS di Milano per due anni. Sei stata fidanzata con un noto Dj molto inserito nell’ambiente musicale, hai fatto la corista in un paio di programmi come Domenica Live, registrato la voce per alcuni jingle pubblicitari e quindi ti sei fidanzata con un noto produttore (fatto noto a tutti con tanto di foto che vi ritrae insieme al matrimonio di Elisabetta Canalis) e da lì sei arrivata a Baraonda da dove hai iniziato a inondarci di singoli uno dietro l’altro a partire dal 2012.
Ora te lo chiedo pubblicamente… sono riuscito a trovare traccia della gavetta di chiunque, persino esibizioni che nemmeno Emma Marrone pre-Amici ricorda di aver fatto, ma su di te nulla, ora non è che sto mettendo in dubbio che tu non abbia fatto la gavetta, ma “tanta gavetta” come dici tu dovrà lasciare qualche traccia no? E allora sono qui a disposizione per essere smentito in qualsiasi momento con qualche prova delle tue prime esperienze live nei locali d’Italia e dintorni.
Questo è quanto. Queste sono le domande che mi pongo su di te… te che per un’ emergente di cose ne hai fatte e di possibilità nei hai avute parecchie ma ciò nonostante i risultati non sono arrivati. E infatti alcuni giornalisti, blogger o persone che nella vita si occupano di musica spesso parlano di accanimento terapeutico nei tuoi confronti perché, se negli anni 70 era normale che si continuasse ad investire su Lucio Dalla (ripeto LUCIO DALLA!!!) dopo sei dischi in passivo aspettando il successo (arrivato col settimo) nei 2000, con la crisi di solito, al secondo singolo sbagliato vieni lasciato a casa. Tutti tranne te come canterebbe Fabri Fibra.
Ecco definitivamente spiegati tutti i motivi del mio continuo farmi domande su di te. Nessun disprezzo riguardo al tuo talento, semplicemente il domandarsi perché, con tanti talenti in giro che purtroppo vengono lasciati al proprio destino in breve tempo, tra cui anche cantautori decisamente talentuosi, si scelga di credere proprio in te con tutto questo accanimento. Sappi che nel momento in cui riceverò una risposta sensata a questa domanda forse farà del bene più a te che a me.
Nel frattempo ti auguro un Buon Festival di Sanremo. Io tiferò Mannoia, Ermal, Turci e Bravi. Però son pronto ad inserirti tra questi nomi in caso il tuo brano dovesse conquistarmi.
P.s. in molti mi dicono che i tuoi brani prima di approdare in Baraonda, erano canzoni in stile anni 60 molto belle e totalmente diverse da ciò che fai ora. Ecco quelli sì che sarei molto curioso di ascoltarli.