Oggi in concomitanza con l’uscita negli store digitali del suo nuovo omonimo Ep, intervistiamo uno dei cantanti più amati dell’edizione 2015 di Amici di Maria De Filippi.
Parliamo di Davide Mogavero, che già da qualche giorno ha lanciato il singolo apripista di questo nuovo progetto, C’è ancora tempo il cui videoclip è online proprio da stanotte.
Buona lettura.
Riparti con un nuovo album, Davide Mogavero, che esce oggi ed un singolo – C’è ancora tempo – che è in vendita negli store digitali già da qualche giorno… per che cosa c’è ancora tempo?
C’è ancora tempo è diventata un po la mia filosofia di vita. E’ una canzone a cui sono molto legato, e ci tenevo moltissimo fosse il primo singolo perché rappresenta esattamente chi sono io in questo momento della mia vita: ho avuto una seconda possibilità per fare la mia musica e non potrei essere più felice di così. Ne sono anche co-autore insieme ad Emilio Munda, giovane autore della scuderia Sugar, con cui mi sono trovato benissimo a collaborare. É un pezzo che parla principalmente d’amore ma contiene, secondo me, anche un bellissimo messaggio positivo e di speranza universale: nell’amore, nelle situazioni della vita così come nella stessa musica c’è sempre una possibilità, e tempo, per far si che le cose migliorino.
In contemporanea esce proprio stanotte anche un videoclip...
Si, potete trovarlo su youtube (e qui sotto Ndr) a partire da oggi, che dire?
É un videoclip molto essenziale, che comunque mi rispecchia molto e fa da buono sfondo alla canzone che accompagna. Mi sono affidato a due professionisti del settore che mi hanno guidato nel corso delle riprese: il regista Fabio Breccia e il direttore della fotografia Carlo Alberto Borghi. Per me è stato un onore vero, oltre che un piacere, lavorare con loro.
C’E’ ANCORA TEMPO – OFFICIAL VIDEOCLIP
Hai partecipato a due tra i talent più seguiti e social della televisione italiana; che rapporti riesci ad avere le migliaia di fans che ti appoggiano e diffondo la tua musica?
Devo ringraziare pubblicamente i Mog’s, i miei fans che sono tantissimi e mi sostengono in ogni occasione virtuale e non.
Questo album lo dedico a loro. Son una macchina da guerra, sempre pronti al mio fianco. Dopo Amici il numero di followers, considerando il poco tempo che ho passato nella scuola, sono incrementati esponenzialmente. Questo a testimonianza del grande affetto del pubblico verso questo programma che va avanti da tanti anni e sempre con grande successo.
Parliamo proprio di Amici allora, come nasce questa tua seconda, eccezionale, partecipazione ad un talent show?
Per me è stata una vera sorpresa! In realtà non ho mai considerato l’ipotesi perchè, avendo partecipato già ad un altro talent (X-Factor) ed essendo peraltro arrivato secondo, non pensavo proprio fosse possibile a livello di regolamento. Un giorno poi è arrivata una proposta e io ho accettato con molto piacere ovviamente, per questo ringrazio chi ha voluto credere ancora una volta in me ed eccomi qua.
Hai mai sentito il peso di dover dimostrare qualcosa in più rispetto agli altri, avendo avuto già un’esperienza televisiva alle spalle?
All’inizio forse sì, ma in questi anni ho imparato a vivere serenamente la mia vita non lasciandomi condizionare dagli eventi esterni, prendendo tutto sul serio sì, ma dando ad ogni cosa il giusto peso. Nella scuola di Amici mi sono divertito, ho imparato tante cose ed è con questo spirito che lo rifarei.
Dunque meglio X-Factor o Amici?
Mettiamola così: non lo so ancora. Va detto che entrambi sono una gigantesca vetrina mediatica che ti permette di arrivare ad un pubblico vastissimo in poco tempo. Oggi esce il mio nuovo lavoro che in qualche modo sarà il mio disco “dopo Amici” e di cui non posso ancora conoscerne il destino quindi a livello di classifica chissà. Per quanto riguarda la sfera personale ed artistica non posso negare che, considerando anche la mia giovane età all’epoca, X-Factor mi è servito a imparare tantissime cose: è stata un’occasione importante in un momento in cui avevo proprio il bisogno di maturare su certi aspetti sia musicali che di me stesso. Anche Amici è stata una esperienza bellissima, ma, detta come va detta, ci sono purtroppo stato troppo poco per gustarmela fino in fondo. Avrei voluto mettere in luce il mio lato artistico, oltre che quello da interprete, collaborare con i grandi professionisti che partecipano al programma e confrontarmi con loro con più tempo, ma è andata così.
Ascoltando quale artista hai deciso che volevi fare il cantante?
Non posso fare un solo nome. Diciamo che mi ispiro ad un modello di artista che per me è “l’artista vero”: quello che ti arriva per ciò che è veramente senza il bisogno di inventarsi un personaggio diverso da se stesso. Quello che vorrei fare è rafforzare semmai questo concetto e lavorare sempre di più sull’essenza e la verità.
Non credi che la televisione possa in qualche modo filtrare invece la vera personalità di un artista ripreso costantemente dalle telecamere?
Beh è inutile negarlo: avere le telecamere addosso tutto il giorno un po’ ti condiziona… Io ho cercato, in entrambe le situazioni televisive, di restare quanto più possibile me stesso e spero di esserci riuscito. Credo che paghi di più l’onestà verso il pubblico; vorrei arrivare a chi mi ascolta con semplicità e naturalezza senza fingere di essere qualcun altro solo per mettermi in mostra e cercare il litigio.
Hai un preferito tra i tuoi “colleghi ex talent”?
Tra tutti quello che stimo di più è Marco Mengoni che viene proprio da X-Factor come me, è un artista ed una persona fantastica.
Qualche tempo fa noi di All Music Italia abbiamo intervistato Mara Maionchi, la tua mentore dell’era X Factor, che ha speso delle belle parole per te… Che ricordo hai di lei?
Mara Maionchi è stata fondamentale per mia crescita musicale, in televisione ma anche fuori. Posso solo ringraziarla perché mi ha seguito ed insegnato tantissime cose; ha una personalità così forte che ti resta impresso tutto quello che ti dice, per sempre. in realtà è un po’ che non ci sentiamo ma mi piacerebbe tanto rincontrarla.
Sei ancora in contatto con i tuoi ex compagni?
L’estate scorsa ho fatto un concerto bellissimo in Puglia con Nathalie. E’ stato molto divertente trovarci insieme sullo stesso palco dopo X-Factor e scambiarci la musica. Sento spesso anche Ruggero Pasquarelli, con lui è nato un vero rapporto di amicizia che dura nel tempo, anche se è sempre più difficile sentirsi visto che lui è sempre in giro per il mondo per lavoro visto che è tra i protagonisti di Violetta.
Il Festival di Sanremo non ti ha ancora aperto le sue porte… Hai provato a partecipare alla gara quest’anno?
Sanremo resta per me il mio sogno più grande, e credo che prima o poi ci arriverò. Ho provato diverse volte: la prima è stata l’anno prima di X-Factor e come tutti saprete non è andata; l’anno successivo ho riprovato ancora, e credo un altro paio di volte. Anche quest’anno mi sono candidato, ma si vede che non è ancora il momento giusto.
Dove sono finite tutte queste canzoni?
Per me non rimangono nel cassetto, per fortuna hanno trovato spazio nei miei dischi. L’ultima bugia ad esempio è finita tra i brani del mio primo album, mentre Certi giorni non tornano sarà una delle canzoni di questo nuovo progetto.
E infatti veniamo al tuo disco tanto atteso dai tuoi fan “d’annata” e dai nuovi, Da quanto aspetti l’arrivo di questo tuo nuovo album e quanto ti rappresenta?
Attendo da molto tempo la pubblicazione dell’album Davide Mogavero e finalmente oggi ci siamo.
É un Ep con 8 canzoni, tra cui il singolo C’è Ancora tempo. Per questo lavoro ho ricevuto tantissime proposte di canzone che piano piano ho scelto accanto ai brani che ho scritto insieme ad autori con cui già lavoravo.
É un disco che mi rappresenta in tutte le sue sfaccettature e arriva dopo tre anni dal precedente album di inediti e proprio questi tre anni mi sono serviti per far maturare alcuni aspetti del mio lato artistico. Mi sono dedicato allo studio della chitarra, del pianoforte, lezioni di canto ma ho dovuto affrontare anche le innumerevoli difficoltà che tutti gli emergenti, come me, incontrano. Ho cercato un lavoro in parallelo proprio per potermi permettere di continuare ad inseguire il mio sogno e proprio rimanendo in tema di sogni era da parecchio tempo che sognavo di pubblicarlo.
Con te hanno collaborato al disco per l’appunto moltissimi autori. Come ti sei trovato e quanto ha partecipato attivamente alla scelta delle canzoni?
E’ vero ci sono ben 15 autori in totale, persone che non smetterò mai di ringraziare per aver condiviso, contribuito e lavorato assieme a me alla realizzazione di brani che sento come una seconda pelle.
Io da parte mia ho sono stato parte attiva della lavorazione del disco anche come co-autore di due brani (Amore Svegliami e C’è ancora tempo) e ho partecipato alla sessione di registrazione chitarre con la mia fedelissima Jumbo.
Tra tutte le tracce del disco ce ne sono alcune a cui sei particolarmente legato?
C’é una canzone in particolare che voglio citare, Vorrei esser libero, composta da un talentuoso cantautore romano, Emilio Stella.
Un brano che mi ha colpito a primo ascolto. Un inno alla vita e alla libertà, un invito a ritrovarci prima che gli schemi rigidi soffochino il nostro modo di essere, pensare, vivere. Troppo di frequente, assorbiti dal lavoro, da quello che si deve o non si deve fare, finiamo per non pensare più a ciò che vogliamo veramente dalla vita. Ci attanaglia quasi la paura di sognare, come se i sogni si pagassero a peso d’oro senza pensare che i nostri sogni non potrà mai toglierceli nessuno.
Viviamo in un’epoca in cui c’è troppa attenzione al giudizio degli altri e a quello che si aspettano da noi. Attenti e intenti spesso a seguire le mode, le tendenze, i modi di pensare e vedere le cose, finendo in meccanismi alienanti. Sono convinto che le convenzioni e le imposizioni è tempo di scansarcele di dosso, come dice la canzone…
“Vorrei esser libero ma libero davvero,
nel mondo che riesce a nasconderci chi siamo,
io vorrei ritrovarmi e non soltanto nello specchio.
Libero di fare quello che non si puo’ fare
di stupire i miei occhi come quando ero bambino
Libero di amare come non si puo’ piu’ amare
perche’ qui certe paure mi hanno fatto prigioniero”
Ora che il disco finito esiste ed è acquistabile, riascoltandolo cosa provi?
É un album di cui vado veramente fiero perché è il risultato di tanto lavoro e rinunce ma quando i sacrifici portano a risultati come questo… in questo caso posso dirlo… mi sento veramente libero perché ho ritrovato me stesso!
E un disco scritto tutto da te quando?
Quello sarebbe un mio piccolo grande sogno. Credo che fare un disco interamente scritto da me sarebbe una soddisfazione immensa e totale.
Per il momento mi affido a chi questo mestiere sa farlo meglio di me, cercando di osservare i professionisti che mi accompagnano e impararne i trucchi.. per il resto … C’è ancora tempo.
Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e ti facciamo un grande in bocca al lupo per questa tua nuova avventura discografica che non mancheremo di ascoltare e di recensire…
Grazie a voi e crepi il lupo. Buon ascolto allora!!!
DAVIDE MOGAVERO – VIDEO SALUTO
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