30 Agosto 2018
Condividi su:
30 Agosto 2018

Intervista agli autori: Stefano Paviani… da Roberta Pompa a Laura Pausini aspettando Giorgia

Tornano le interviste ai nuovi autori della musica italiana. Ecco Stefano Paviani che ha scritto canzoni per Pausini, Carta, Spagna...

Stefano Paviani
Condividi su:

Tornano le nostre interviste dedicate ai nuovi autori della musica italiana, coloro che, grazie alla proprie canzoni contribuiscono in maniera significativa e determinante al successo degli interpreti italiani. Oggi è la volta di Stefano Paviani, autore per Ecletic Music Group/Edizioni Curci che ha già firmato canzoni per nomi del calibro di Laura Pausini, Spagna e Marco Carta.

Stefano, classe 1984, è un cantautore oltre che autore di canzoni per altri artisti. Le tappe più significative del suo percorso musicale lo vedono entrare nel 2012 tra i 40 finalisti di Area Sanremo con il brano Babilonia e, nel 2013, partecipare al Festival Show dopo l’apertura per Max Gazzé. E proprio nella manifestazione organizzata da Radio Birikina e Radio Bella & Monella vince il premio “Mysmark”.

Nello stesso anno vince il Premio Warner Chappel al Festival di Ghedi che gli permette di firmare un contratto editoriale come autore. Da quel momento inizia a comporre canzoni per altri artisti. Il suo debutto avviene con Roberta Pompa, ex X Factor 7 ed oggi membro de Le Deva, per cui compone quattro brani.

Nel 2016 firma Mezzo respiro canzone con cui i Dear Jack partecipano al Festival di Sanremo 2016 a cui fa seguito A Natale crolla il mondo composta per Ivana Spagna.

A luglio del 2016 firma un contratto di esclusiva editoriale come autore con Eclectic Music Group e Edizioni Curci.
Nel 2017 co-scrive i brani Solamente La Pelle, Dalla stessa parte e Dove Il
Tempo Non Esiste contenuti nellʼalbum Tieniti Forte di Marco Carta, mentre nel 2018 co-firma il brano La Soluzione contenuto in Fatti sentire, ultimo album di inediti di Laura Pausini,

Tra le altre canzoni firmate da Stefano Paviani ci sono La Fine del mondo e L’Estate tutto l’anno per Le Deva e Francesca e Dicembre per Tommaso Pini.

 

INTERVISTA A STEFANO PAVIANI

Stefano Paviani

Ciao Stefano, quando hai iniziato a scrivere canzoni?

Ciao,
avevo 15 anni quando ho cominciato a mettere su carta i miei pensieri e a musicarli con la chitarra. La memoria ogni tanto torna a quei momenti con una nostalgia molto positiva. Mi ricordo la purezza dell’approccio, determinata dalla totale mancanza di conoscenza di quelle che possiamo definire le “regole” della forma canzone. Anche adesso, a distanza di quasi 20 anni, cerco di re-immergermi periodicamente in quella sensazione di libertà, con più fatica ma con più consapevolezza; è il mio modo di astrarmi dalle cose che conosco per arrivare all’essenza di ciò che voglio dire.

Ti ricordi il titolo della prima canzone che hai scritto?

Si certo! La prima canzone che ho scritto si chiama La Nostra estate. Io e la mia band di allora avevamo appena perso un caro amico in un drammatico incidente stradale. E’ stato il nostro modo di rendere eterno il ricordo di Andrea. Era acerba ma vera.

E´ finita in un cassetto, in un cestino o l’hai utilizzata?

L’abbiamo pubblicata nel nostro primo disco autoprodotto. Che ricordi. Mi porto dentro la purezza che il paesino di provincia da cui provengo mi ha insegnato. L’ho ascoltata di recente in macchina con mio padre, è stato un momento strano: da una parte sentivo un miliardo di cose che potevano essere fatte meglio, dall’altra forse ho sentito cose che non sarei più in grado di fare. In ogni caso alla fine avevamo le lacrime, quindi tutto giusto.

Quando hai capito che quello di autore poteva essere un lavoro concreto per te?

L’ho capito nel 2012, dopo essere arrivato nei 40 finalisti di Area-Sanremo. Per la prima volta ho avuto un confronto con diversi discografici che concordavano nel definire la mia versatilità nello scrivere fuorviante per mettere a fuoco una mia precisa identità artistica. Uno di loro mi disse: “Scrivi cose molto diverse tra loro, ma sempre profonde e mai scontate. E’ difficile capire chi sei musicalmente, ma forse se facessi l’autore questa tua caratteristica potrebbe diventare il tuo più grande punto di forza”.

Ho avuto il coraggio di credere che avesse ragione. Meno male che gli ho dato ascolto. Ho scelto di varcare le porte che la musica ha deciso di aprirmi, senza intestardirmi troppo, forse è stata questa la scelta più azzeccata che ho fatto. Oggi sto capendo sempre di più dove so essere efficace e dove posso fare la differenza; è una sensazione di pace che cercavo da tempo, alla quale non voglio rinunciare.

Quale nome noto hai sentito cantare per la prima volta una tua canzone?

E’ stata Roberta Pompa (ora ne Le Deva), allora reduce da X Factor a cantare per prima un mio pezzo (Stringimi). Il primo pezzo invece che ha avuto una risonanza mediatica nazionale è stato Mezzo Respiro, portato dai Dear Jack in gara tra i big a Sanremo 2016.

Sei un autore per Eclectic Music Group/Edizioni Curci, come sei arrivato a questo contratto?

Dopo l’esperienza autorale sanremese, ho conosciuto Stefano Clessi di Eclectic Music Group. Ha voluto ascoltare alcuni miei brani e abbiamo iniziato a collaborare da subito. Mi ha coinvolto in diverse sessioni di co-writing con autori già affermati e sono nate altre canzoni. La collaborazione si è rafforzata ancora, mi sono trovato benissimo all’interno di questo ambiente creativo e stimolante. Un giorno è arrivata da parte di Stefano Clessi la proposta di esclusiva editoriale. Ho accettato subito con un entusiasmo che ancora adesso non mi molla. Lo ringrazio tantissimo, è stata una svolta fondamentale per me.

Si dice che ogni canzone scritta sia come un figlio, ma fino ad oggi qual è la canzone di cui vai più fiero?

Sicuramente La Soluzione, pezzo che ho co-scritto nell’ultimo disco di Laura Pausini. Avevo sempre voluto scrivere un pezzo dal sapore classico tentando di contaminarlo con una testualità che lo rendesse comunque contemporaneo. Scrivere oggi una canzone d’amore sembra rischioso, ma con gli altri autori (Massimiliano Pelan, Fabio De Martino, Giulia Anania e la stessa Laura) c’è stata una chimica artistica molto forte e alla fine eravamo davvero convinti del risultato.

Sono fiero di aver scritto un pezzo così. In ogni caso è vero, di ogni canzone ricordo il momento della nascita, se rispondessi solo di pancia e senza usare il cervello non saprei dirti a quale pezzo sono più affezionato. Altri due brani a cui tengo tantissimo usciranno nei prossimi mesi per due artisti che stimo molto e mi piace pensare di mettere anche questi, nei primi posti delle mie canzoni che preferisco, sono molto curioso di vedere come verranno accolti da pubblico e critica.

Quale tra le voci della musica italiana vorresti interpretasse un tuo pezzo?

Quando avevo 11 anni ho fatto un viaggio a Parigi con i miei genitori. Siamo andati in macchina e mio padre aveva appena comprato la musicassetta di Thelma e Louise di Giorgia. Quel disco ha costruito molto di quello che sono musicalmente oggi, quindi sarebbe bellissimo sentire un mio pezzo cantato da Giorgia. Mi sento di nominarti anche Luca Carboni e Marco Mengoni, due artisti molto diversi tra loro che però immagino molto spesso timbricamente sulle mie parole. Chissà!

Con quale autore invece ti piacerebbe collaborare nella stesura di una canzone?

Adoro la testualità intelligente e sagace di Fabio Ilacqua e mi piacciono molto la semplicità mai banale di Fortunato Zampaglione e l’eternità armonica e melodica di Maurizio Fabrizio. Se dovessi farti un nome anche di un cantautore ti direi sicuramente Niccolò Fabi, la sua musica mi tiene in piedi da sempre, quando da solo non ci riesco.

Gli autori delle canzoni non sempre godono della luce che gli spetterebbe, il pubblico è molto concentrato su chi canta. C’è stato un episodio legato ad uno degli artisti per cui hai scritto che ti ha riempito di gratitudine?

Laura Pausini nel backstage dei Wind Music Awards, 10 secondi prima di salire sul palco con tutto l’entourage in coda, nonostante il momento poco propizio, ha voluto fermarsi con me per un abbraccio e mi ha detto delle cose meravigliose. E’ una persona d’oro puro. Ricordo con grande affetto anche dei messaggi di Ivana Spagna di un paio d’anni fa, quando mi scriveva che stava ascoltando il provino di A Natale crolla il mondo con le lacrime agli occhi. Sono momenti che restano.

C’è una canzone che hai sentito provinare da qualche artista ma che poi non è finita in un disco che ti ha lasciato l’amaro in bocca?

Assolutamente si! Ho nel cassetto un pezzo co-scritto con Zibba (che stimo come un fratello), provinato da un’artista che adoro che però non è entrato nel disco. E’ questione di tempo e ne sono certo. Nel frattempo cerco di togliere l’amaro di bocca… eh eh eh…

Ora che il tuo nome compare spesso in quello degli autori italiani più quotati, scriveresti per un’artista poco noto/a ma con grandi doti interpretative e che riesce ad emozionarti?

Si. L’ho fatto e lo farò ancora. Mi piacerebbe diventare la penna che svolta la carriera di un artista poco noto. In ogni caso è molto importante per me trovare un ambiente e un team che sia ben organizzato e che mi lasci libero di esprimermi. Scelgo di pelle, di volta in volta.

Cosa consiglieresti ad un giovane che volesse fare l’autore?

Il mio consiglio è di scrivere continuamente e di vivere continuamente. Di cimentarsi anche fuori dalla propria comfort-zone magari per capire solamente che tipo di canzoni non si è portati a scrivere. Ho capito molte cose di me dai pezzi che non sono stati presi. Serve autocritica, in dose equilibrata. Serve la rinuncia dell’ego in favore dell’emozione.

Ultima cosa ma forse la prima in termini di importanza: bisogna sapersi porre con i colleghi o con chi ti può dare un’opportunità nel modo corretto, con educazione e senza giri di parole inutili. Se hai qualcosa da dire, si sente.

Tre canzoni che non hai scritto tu ma che avresti voluto scrivere…

Costruire di Niccolò Fabi
Libero di Fabrizio Moro
L’amore conta di Luciano Ligabue

[amazon_link asins=’B079DVSCPQ,B07622JL54,B07D1L42H2,B01N8RXCC7,B01BMMXWW2,B0727VXHZ2,B071H8VTNJ’ template=’CopyOf-ProductAd’ store=’allmusita-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b3877416-abe1-11e8-821b-598f5588998d’]