Oggi vi parliamo di Cato, artista molto particolare che da pochi mesi ha lanciato l’omonimo disco d’esordio e che ora presenta il suo secondo singolo, intitolato Veloce, un brano che rappresenta la freneticità presente nello stile del giovane stralunato talento bergamasco.
Veloce è stato scelto come nuovo singolo, abbinato ad un video frutto della creatività dell’artista che incontra il talento di una giovane video maker, Claudia Campus. Un lavoro molto curato, un video che rende omaggio alle atmosfere di Luis Buñuel, un rigoroso bianco e nero dove però emergono prepotenti i tratti caratteristici della produzione musicale di Cato, l’autoironia e la leggerezza guidano una storia priva di sceneggiatura, che si evolve grazie alla logica dell’associazione mentale, donando al pezzo un’ulteriore valenza onirica, che ben si sposa alla cifra musicale del brano, un pezzo nel quale troviamo tutta la personalità del giovane cantautore.
Veloce, segue il primo singolo Accendimi, pezzi contenuti nel disco d’esordio con altre 6 tracce, stilisticamente sospese tra pop-rock, blues e funk-soul, caratterizzate da testi che sanno abbinare un’estrema semplicità ad un impatto diretto. Temi che viaggiano tra l’amore e il sogno, liberi di muoversi senza rendere conto a nulla se non all’istinto. Un disco molto curato, con la collaborazione di 15 musicisti, che da anni collaborano con Cato specialmente nella dimensione live. Un apporto strumentale che aiuta ad ottenere un risultato godibile, tra chitarre decise e un pianoforte capace di evocare riuscite atmosfere blues.
Cato è un talento atipico e sognante, tratti che si possono evincere dalla scelta del nome d’arte, quello dello sconclusionato aiutante dell’ispettore Closeau nella Pantera Rosa. All’anagrafe Roberto Picinali, bergamasco classe 1976, inizia a suonare all’età di 18 anni. Una lunga gavetta che prende forma decisa nel 2000 con i Namastè, gruppo che mescola reggae, funk e folk capace di auto prodursi quattro dischi, abbinati ad intensa attività live. Sciolti i Namastè nel 2007, Cato entra a far parte dei Luinò, che però si sciolgono nel 2009. E’ a quel punto che nascono i Cato, prima power-trio e poi progetto del solo Roberto Picinali a partire dal 2013. Nelle sue canzoni Cato mescola pop, rock, blues, funk e soul. Il primo ep, ancora in trio, è del 2010, si intitola Oceano di sogni e dà la possibilità a Cato di intraprendere un’intensa attività live che non avrà mai un attimo di sosta fino ad oggi. Nel 2012 è la volta del singolo Princess che porta Cato (voce e chitarra), con Andrea Castelli alla batteria e Diego Bernardi al basso a suonare anche in Svizzera.
Per il 2015 Cato sta sta organizzando un viaggio lungo la Via della Seta, con partenza dalla provincia di Bergamo e arrivo a Pechino. L’impresa, i cui dettagli saranno resi noti tra qualche tempo, verrà realizzata con l’appoggio di Emergency e servirà, oltre a portare in giro per il mondo la musica di Cato, a sostenere una raccolta fondi per l’organizzazione umanitaria di Gino Strada e per Admo. Iniziativa che incarna l’idea di Cato, augurandosi che la sua musica faccia stare bene le persone e trasformi il suono in azioni concrete che abbiano il sapore del sogno.
Per conoscere meglio il particolare universo musicale di Cato, vi segnaliamo la sua pagina ufficiale Facebook (QUI).