Nove partecipazioni alle spalle, due primi posti, due premi della critica. La carriera di Enrico Ruggeri si è spesso incontrata con favore con il Festival di Sanremo.
L’edizione 2016 sarà per il cantante milanese la decima volta in gara, a sei anni da La notte delle fate, ingiustamente eliminata prima della finale nel 2009.
“Tornare per la decima volta fa quasi soggezione anche a me” – ammette Enrico – “Però devo dire che io a Sanremo mi sono sempre divertito perché dal punto di vista antropologico si conoscono un sacco di persone particolari, anche un mondo che a volte si prende un po’ troppo sul serio. Poi rimane il fatto che Sanremo sia il posto dal quale puoi comunicare più velocemente possibile quali sono i tuoi programmi, che in genere sono un disco, una tournée…“.
E a solo un anno dal progetto Pezzi di vita, doppio album composto da inediti e hit rivisitate. Il nuovo album di Ruggeri si chiamerà Un viaggio incredibile e conterrà il brano sanremese Il primo amore non si scorda mai.
“È una canzone che rappresenta una sfida sonora” – racconta Ruggeri – “Perché è un pezzo che credo abbia dei suoni diversi da quelli che si sentono in giro. Questo è stato uno degli scopi principali di tutta la mia vita da musicista. E poi è una canzone che racconta di noi, è una canzone che inizia con ‘È’, partendo da delle contingenze precise, l’inciso invece inizia con ‘Siamo’, cioè a un certo punto la storia singola diventa storia di tutti“.