Fedez si dimostra ancora una figura capace di calamitare l’attenzione della classe politica italiana (che, stranamente, sembrerebbe avere parecchio tempo da impegnare a seguire il pensiero di un cantante hip hop), riuscendo in pochissimi giorni a creare numerose polemiche e ad attirare le ire trasversali delle più diverse aree politiche, che nelle ultime ore ha raggiunto risvolti incredibili, nello scontro via web con l’Onorevole Gasparri.
Dopo le accuse di vilipendio e le richieste ufficiali a Sky perché venisse estromesso dalla produzione di X-Factor, ad opera di esponenti PD per una rima del brano Io non sono partito (maggiori dettagli qui), domenica 19 ottobre tocca alla Lega Nord, che si ritrova a Milano per manifestare sotto lo slogan Stopinvasione; Fedez, milanese doc, cita l’iniziativa postando una foto nella quale tiene in mano un cartello con la scritta #Stopinvasione della Lega Nord a Milano.
Il fatto non passa inosservato al segretario del partito Matteo Salvini che commenta sui profili social così:
“Mi dicono che sia il cantante rap che ha fatto l’inno per Beppe Grillo. Oggi non sarà con la Lega a Milano. Devo dire che questo mi riempie di gioia“.
Non tarda la replica di Fedez che mette a tacere le ironie leghiste con un tweet:
“Ogni tweet che Matteo Salvini dedica a insultare me è una s*****ata in meno che dice su temi di immigrazione e civiltà….“
Ma l’apice deve ancora arrivare: la foto di Fedez viene notata anche dall’Onorevole (ed ex Ministro) Maurizio Gasparri che attacca a più riprese l’esternazione fotografica del rapper, scrivendo diversi commenti, iniziando con
“…Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?…“
Per poi continuare
“…Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso…”
E ancora “…uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello, credo sia già una gioia non essere ridotti come lui…”
In risposta a Gasparri, Fedez sceglie una citazione contenuta in uno dei brani del suo nuovo album (L’Amore Eternit, canzone eseguita in duetto con Noemi):
“…Caro Gasparri, io sono sporco all’esterno ma giudicare le apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro”
In difesa agli attacchi ricevuti da parte di Gasparri, a favore di Fedez scendono in campo anche colleghi e amici (tra cui J-Ax che commenta con una frase inequivocabile: “… questo è il tipico caso di maiale che chiama “porco” un gabbiano…” e lo scrittore Roberto Saviano: “Che Corrado Guzzanti avesse ragione l’ho sempre saputo. Oggi abbiamo le prove “Fuga di cervelli” all’esterso: Gasparri si scorda il corpo qui“) e molti tra l’esercito di fan del giovane artista.
Proprio in risposta ad una fan minorenne di Fedez, arriva una dimostrazione di civiltà che dovrebbe farci riflettere su alcune figure della nostra scena politica: domenica sera Maria Pia, questo il nome della ragazza, commenta la diatriba postando una sua foto in compagnia di Fedez , unita al commento:
“… «coso colorato» è una persona pulita e umile, a differenza tua che sei sporco e te la credi perché sei un deputato…”
Gasparri, di fronte a questa comprensibile difesa di una fan, riesce a partorire un commento agghiacciante, sia per la natura del destinatario che per il ruolo istituzionale che dovrebbe coprire un esponente politico del suo ruolo (passato e presente), rispondendo alla ragazzina, che in foto mostra di non essere una taglia 38, con la frase:
“meno droga, più dieta, messa male”
La clamorosa e indifendibile caduta di stile di Gasparri non è passata inosservata e fortunatamente più voci si sono alzate a sottolineare con sdegno l’infelice atteggiamento dell’… “Onorevole”, sia tra il popolo del web che tra alcuni esponenti politici (anche se non sono mancati improbabili apprezzamenti).
Proprio Fedez, evidentemente molto colpito dall’accaduto, torna sull’argomento con un lunghissimo comunicato condiviso su Facebook (che in pochissimo tempo raggiunge 50mila like, con ogni probabilità non tutti provenienti da fan dell’artista), nel quale si dice preoccupato nel vedere un’atteggiamento del genere nei confronti di una ragazzina da parte di un rappresentante politico, ex Ministro e che ora ricopre la carica di Vice Presidente del Senato, dicendosi rassegnato al fatto che questo comportamento non verrà in alcun modo punito e disposto ad appoggiare economicamente Maria Pia, la sua fan, nel caso volesse intraprendere un’azione legale contro Gasparri:
“Che il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri mi insulti per il mio aspetto, esibendo un’ignoranza e dei limiti intellettuali imbarazzanti per un uomo nella sua posizione, mi importa poco. Non mi sorprende. Che l’Onorevole usi i medesimi metodi squallidi, prepotenti e vessatori nei confronti di una ragazzina però, mi fa sinceramente paura. Sicuramente i problemi della Nazione in questo momento sono altri. Sicuramente Gasparri non verrà punito in nessun modo per questa …oscena esibizione di arroganza. Ma sono piccoli episodi come questi a essere rivelatori della superbia senza fine e dell’animo ghiacciato con cui molti uomini di potere pensano ai cittadini. Sono piccoli episodi come questi che illuminano a giorno la mania di onnipotenza, l’ego debordante e la mancanza totale di senso di colpa che affliggono taluni tristi personaggi. Io da solo non posso fare molto. Ma voglio fare l’unica cosa concreta che mi sembra possibile: se Maria Pia, la ragazza insultata dal Vice Presidente del Senato, decidesse di rivalersi tramite vie legali, io sarò felice di sostenere il costo dell’azione. Non per dispetto. Non per vendetta. Per ottimismo. Perché non ce la faccio più a leggere quotidianamente di queste persone. Fa nulla se poi qualcuno avrà da dire che insisto a voler fare politica e a volermi occupare di cose che non mi riguardano da vicino. Per me il rispetto, in particolar modo da parte di chi detiene il potere, è la base della democrazia rappresentativa e della società civile stessa. Altrimenti serve a poco sdegnarsi e stupirsi dei ragazzini torturati negli autolavaggi e fare le campagne ministeriali anti bullismo. Io non ce la faccio a considerare un atto di violenza come qualcosa che non mi riguardi.
Non è politica. E’ solo buon senso…”
Nel frattempo, sempre tramite Twitter l’Onorevole replica: “Qualsiasi mia risposta ad un offesa non giustifica il fiume di insulti e le minacce di morte contro di me e la mia famiglia”.
Certo le minacce sono sempre sbagliate. La violenza non è mai la strada adatta da percorrere e questa è una logica sui tutti dovremmo essere d’accordo, ma va detto che un uomo adulto, che oltretutto ha ricoperto un importante carica all’interno del governo, non può giudicare un offesa le parole di una minorenne e rispondere a tono con uno “specchio riflesso” come all’asilo. Questo è inaccettabile in un paese che ha già troppi casi di violenza, bullismo e intollerenza verso chiunque (dagli omosessuali alle persone in sovrappeso per finire alle donne…)
Ora, la figura di Fedez potrà essere discutibile e discussa in molti ambiti, si tratta innegabilmente dell’artista del momento e in questo momento di sovraesposizione si corre il rischio di eleggerlo maître à penser approssimando per eccesso, ma in questa occasione è innegabile quanto con la sua intelligenza sia stato capace di mettere in risalto un atteggiamento arrogante e pericoloso di un esponente politico, che dovrebbe essere elevato ad esempio di condotta, soprattutto in situazioni in odore di bullismo su ragazzi giovani (basti pensare ai recenti agghiaccianti casi di cronaca).
Questa vicenda sembra volerci insegnare qualcosa: sicuramente dopo aver visto e letto tutto ciò, in pochi riuscirebbero a confermare che i valori e il senso civico risiedono nelle istituzioni rappresentate dai politici, più che nella musica.
Per questo, non ci resta che sperare che la classe politica sana sappia recuperare credibilità, specialmente tra i più giovani, nel frattempo occorre registrare che oggi la musica, ancora una volta, ne esce molto pulita, nonostante i molti tatuaggi che sporcano chi in questo caso la rappresenta.