E´luglio e come ogni anno All Music Italia in questo periodo, a cinque mesi dalla la fine del Festival di Sanremo, va ad analizzare le vendite dei dischi degli artisti che hanno partecipato alla kermesse musicale più famosa d’Italia. Ecco quindi i Top & Flop del Festival di Sanremo 2018.
Partiamo da una considerazione necessaria. Anno dopo anno stabilire quali dischi sono andati bene e quali no è sempre più difficile. La musica si sta spostando sempre più dal formato fisico a quello liquido, l’ascolto ha ormai superato l’acquisto e, anche solo una certificazione disco d’oro, può essere considerata un traguardo di successo.
Proprio per questo motivo ci teniamo sempre a sottolineare che non ci viene facile usare la parola flop, anche se intesa nel senso meno offensivo del termine, ovvero un disco che si è comportato sul mercato al di sotto delle aspettative rispetto alla visibilità ricevuta.
Per essere più chiari i criteri su cui ci basiamo sono le vendite (o meglio stime di vendita, ma decisamente realistiche), le posizioni in classifica, le certificazioni ma anche le aspettative rispetto alla visibilità e al percorso artistico dell’artista stesso.
Prima di partire con la nostra analisi facciamo brevemente una carrellata sui dischi usciti in occasione del Festival di Sanremo 2018.
ALBUM BIG
Quest’anno i big in gara sono scesi dai 22 di Carlo Conti ai 20 di Claudio Baglioni. In realtà ci sono stati molti duetti/collaborazioni e pertanto il numero dei Campioni in gara è salito a 26 se contanti singolarmente, mentre i dischi pubblicati sono stati 20 (non hanno pubblicato album a seguito della kermesse Diodato e i The Kolors). Di queste 20 uscite quattro sono riedizioni di dischi precedentemente pubblicati ovvero Bungaro, Nina Zilli, Renzo Rubino e la coppia formata da Roby Facchinetti & Riccardo Fogli.
Ecco tutte le uscite:
– Annalisa – Bye Bye (16 febbraio)
– Decibel – L’Anticristo (16 febbraio)
– Elio e le Storie tese – Arrivedorci (9 febbraio)
– Enzo Avitabile – Pelle differente (9 febbraio)
– Ermal Meta – Non abbiamo armi (9 febbraio)
– Fabrizio Moro – Parole Rumori e anni (9 febbraio)
– Giovanni Caccamo – Eterno (9 febbraio)
– Le Vibrazioni – V (9 febbraio)
– Lo Stato Sociale – Primati (9 febbraio)
– Luca Barbarossa – Luca è de tutti (9 febbraio)
– Mario Biondi – Brasil (9 marzo)
– Max Gazzè – Alchemaya (9 febbraio)
– Nina Zilli – Modern Art Sanremo Edition (9 febbraio)
– Noemi – La Luna (9 febbraio)
– Ornella Vanoni – Un Pugno di stelle (9 febbraio)
– Bungaro – Maredentro Special Edition (9 febbraio)
– Red Canzian – Testimone del tempo (16 febbraio)
– Renzo Rubino – Il Gelato dopo il mare Sanremo Edition (9 febbraio)
– Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Insieme Sanremo Edition (9 febbraio)
– Ron – Lucio! (2 marzo 2018)
DISCHI BIG TOP
L’anno scorso in questo esatto periodo i dischi del Festival della sezione big ad essere già certificati con il disco d’oro erano due, quello di Ermal Meta e quello di Francesco Gabbani. Anche quest’anno le certificazioni disco d’oro sono due. Si conferma il momento felice di Ermal Meta (ormai prossimo al platino) e quello del suo compagno di vittoria al Festival, Fabrizio Moro. I MetaMoro insomma trionfano su tutti i fronti.
Il disco di Ermal Meta, Non abbiamo armi (qui la recensione), si è piazzato all’11esimo posto dei dischi più venduti nel primo semestre del 2018, mentre la prima raccolta ufficiale di Fabrizio Moro occupa la posizione numero #22.
Bene (ma non benissimo) anche Annalisa che con il suo Bye Bye ha visto aumentare le vendite rispetto al precedente disco. L’album della rossa cantante dopo 22 settimane resiste ancora nella Top 40 di FIMI anche se il traguardo del disco d’oro è vicino ma non vicinissimo.
Chiudiamo la zona Top con Max Gazzè. Le vendite del suo Alchemaya non sono state altissime (ben al di sotto delle 20.000 copie) ma va detto che l’artista romano ha presentato al Festival un brano molto difficile, lontano dagli standard radiofonici a cui ci aveva abituato. Il disco inoltre è una vera e propria opera sinfonica, un progetto non certamente semplice da lanciare sul mercato discografico italiano, eppure nonostante questi presupposti è comunque riuscito a raggiungere il 42esimo posto nella classifica degli album più venduti del primo semestre del 2018.
ZONA NEUTRA
Il primo disco da inserire assolutamente nella zona di mezzo, quella del “senza infamia ne lode”, è quello del gruppo esordiente (almeno al Festival) che ha conquistato il secondo posto in classifica… Lo Stato sociale. La band sulla carta aveva tutti i presupposti per esplodere non solo a livello mediatico. Il loro pezzo è fortissimo, un tormentone digeribile da qualsiasi tipo di ascoltatore e infatti ha trionfato in radio. Anche l’album ha del potenziale, Primati infatti è un Best of perfetto per chi non conosce questa band. Ma, nonostante tutto ciò, a funzionare è stato solo il singolo Una Vita in vacanza. Il disco si ferma al 45esimo posto tra gli album più venduti nel primo semestre del 2018.
E qui vengono le note dolenti. Per quel che riguarda i dischi dei Big del Festival di Sanremo 2018 la zona neutra si chiude qui. Nessun altro disco del Festival ha raggiunto almeno le 10.000 copie vendute (per farvi capire meglio la situazione subito dopo Lo Stato Sociale scendendo in classifica troveremmo alla #64 Ermal Meta, ma col disco dell’anno scorso, (Vietato morire), e poi nulla fino alla #99 dove compare Ron).
Quindi facendo due rapidi conti se lo scorso anno i dischi dei Big che occupavano le zone Top/Neutra erano 10, quest’anno siamo scesi a cinque. Non bene.
DISCHI FLOP
E qui purtroppo la lista diventa parecchio lunga e, purtroppo, include anche dischi di qualità ma che in molti casi hanno venduto meno di 5.000 copie.
Seguendo l’ordine delle vendite troviamo Ron, Noemi, Elio e le Storie Tese, Red Canzian e Ornella Vanoni. E poi a seguire Le Vibrazioni, Mario Biondi, Luca Barbarossa, Decibel, Facchinetti/Fogli, Giovanni Caccamo e Enzo Avitabile. Il resto? Un autentico disastro.
ALBUM NUOVE PROPOSTE
Rispetto allo scorso anno la categoria delle Nuove proposte può festeggiare il fatto di aver lanciato definitivamente un cantautore di talento, Ultimo, oltre a far conoscere al grande pubblico un artista che la critica sta elogiando da mesi portandolo anche a vincere la Targa Tenco proprio con il pezzo presentato al Festival. Parliamo ovviamente di Mirkoeilcane.
La cosa che appare assurda, e in cui forse si possono trovare parte delle motivazioni per cui quest’anno Baglioni stravolgerà questa categoria probabilmente distaccandola dalla kermesse vera e propria dandogli un suo spazio autonomo a dicembre, è che degli otto giovani che hanno avuto la fortuna di calcare il palco del Festival di Sanremo 2018 solo cinque hanno sfruttato l’occasione pubblicando un album. Mancano ancora all’appello Leonardo Monteiro, Giulia Casieri ed Eva.
L’unico però ad aver raggiunto grandi risultati nelle vendite portando a casa il disco d’oro (ormai quasi di platino) e riuscendo anche a far tornare in Top 50 il precedente album, Pianeti, è Ultimo. Per il resto vendite deludenti, quasi inesistenti in alcuni casi. Forse (ma ci sentiamo di toglierlo a questo punto il forse) ha ragione Claudio Baglioni, le Nuove proposte del Festival vanno completamente ripensate rendendole in qualche modo più in linea con il mercato discografico attuale con un loro spazio preciso e studiato ad hoc
SINGOLI TOP BIG E GIOVANI
Mai come quest’anno la classifica del Festival rispecchia l’andamento del mercato. Anche tra i singoli infatti gli unici ad aver raggiunto la certificazione, in questo caso disco di platino, sono proprio quelli del podio e il vincitore delle nuove proposte.
Quindi gli unici Top si confermano essere la coppia MetaMoro con Non mi avete fatto niente, Lo Stato sociale con Una vita in vacanza, Annalisa con Il Mondo prima di te e Ultimo con Il Ballo delle incertezze. Al momento nessuno secondo singolo estratto dagli album del Festival di Sanremo 2018 ha raggiunto certificazioni.
In conclusione la 68esima edizione del Festival di Sanremo ha confermato che ci troviamo al cospetto di una manifestazione capace di raccogliere grandi risultati dal punto di vista televisore ma sempre più lontana dal mercato discografico.
Probabilmente questa seconda edizione con alla guida Claudio Baglioni avrà proprio questo obbiettivo, quello di affiancare al successo dello show, anche quello della musica che, ricordiamo, dovrebbe essere la vera protagonista. Missione più facile a dirsi che a farsi ma va detto che quest’anno, a differenza dello scorso, Baglioni ha davanti a sé molti più mesi per mettere a punto un cast ottimale.