Fai una donazione, usi i tuoi soldi per una giusta causa e vieni nonostante tutto duramente attaccato. Controsensi del nostro paese purtroppo, ma facciamo un piccolo passo indietro…
L’#IceBucketChallenge è diventato il fenomeno virale di quest’estate anche in Italia, questo ormai è certo.
Basta fare un giro nel web, nei vari social network, per vedere apparire ad ogni angolo il video di qualche cantante, attore, calciatore o politico che si butta un secchio di acqua ghiacciata addosso. Ed il fenomeno, come è normale che sia, ha contagiato anche la gente comune.
Lo scopo di queste docce, ormai lo sappiamo tutti ma ripeterlo non fa mai male, è quello di donare soldi all’AISLA (www.aisla.it ) per la lotta alla SLA (Sclerosi laterale amiotrofica).
Pare però che in Italia, a differenza degli Usa dove grazie a questo “giochino” le donazioni hanno subito un impennata fino ad arrivare a 41 milioni di dollari raccolti, le donazioni stentino ad arrivare come sottolinea in un articolo IL FATTO QUOTIDIANO.
Sono infatti “solo” 33.000 mila gli euro raccolti finora per la SLA a fronte di centinaia di video di #icebucketchallenge che girano in rete (noi ne abbiamo raccolti oltre cinquanta, solo di cantanti, qui).
Tra i personaggi noti uno in particolare si è scagliato contro gli #icebucketchallenge colpevoli di essere diventati un semplice modo di mettersi in mostra… un gioco a chi è più famoso, a chi è nominato e a chi no… dove però lo scopo principale, sensibilizzare e soprattutto, donare, si è perso ben presto di vista. Si tratta di Emis Killa che stamattina sulle sue pagine social ha espresso il suo pensiero in maniera dura e lucida senza troppi giri di parole.
Il rapper prima ha pubblicato la prova della sua donazione (500 euro che in questo momento di crisi di tutti gli ambienti lavorativi, compreso quello della musica, non sono di certo una cifra irrisoria) accompagnato da questo messaggio:
“Dopo essere stato nominato da piu’ persone per l’#icebucketchallenge e dopo aver visto che si sta trasformando in un gioco stupido,ho accettato la sfida ma a modo mio. Questi sono i miei 500 € simbolici per l’associazione, nomino tizio caio e culo e ed invito tutti a donare, fanculo il ghiaccio”.
In seguito al post di Killa tra i commenti sono arrivate, puntuali come non mai, le critiche degli Haters, ma non solo, riguardo alla cifra versata…. mania tipica di alcuni Italiani quella di fare i conti in tasca agli altri purtroppo, e probabilmente molte di queste persone hanno avuto molta facilità nello scrivere un commento incontrando però qualche difficoltà nel compiere i pochi movimenti elementari atti a versare anche un solo euro (perché non conta tanto quanto, ma in quanti lo si fa).
La replica del cantante, noto per non mandarle a dire, non é tardata ad arrivare con tanto di articolo de IL FATTO QUOTIDIANO in allegato:
“33.000 euro equivalgono a 66 donazioni come la mia. Fate un po il conto dei migliaia di italiani che si sono secchiati la testa (cantanti/calciatori/attori/politici e via dicendo) e provate a immaginare quanto abbiamo donato gli altri rispetto a me, prima di darmi dello spilorcio. Paese di ipocriti.”
Dal canto nostro ci sentiamo di aggiungere solo un commento a questa vicenda.
Fare delle donazioni per beneficenza è un gesto che parte dal cuore, non ci sono obblighi né docce che tengano, del resto quanti artisti hanno reso pubblica la loro donazione dimostrando che non stavano solo facendo il “gioco della visibilità”? Davvero pochi al momento.
Quindi noi stiamo dalla parte di chi ha donato e lo ha dimostrato. Della cifra, onestamente, non ci importa granché perché non si deve essere in pochi a fare tanto, ma in tanti e con poco si può fare molto.
AGGIORNAMENTO
Oltre ad Emis Killa, anche Salmo, Rocco Hunt, Noemi e Renzo Rubino hanno preferito declinare la nomination con secchiata d’acqua e ghiaccio annesso, postando il loro bonifico e/o invitando a donare.
Nonostante le polemiche, l’AISLA Onlus ha dichiarato tramite Twitter che le donazioni hanno ormai superato i 185.000 euro segno che, forse, qualche coscienza la si sta smuovendo, con e senza ghiaccio: