Abbiamo conosciuto Kaligola come il più giovane artista in gara tra le Nuove Proposte all’ultimo Festival di Sanremo, dove è salito sul palco accompagnato dall’orchestra diretta dal proprio nonno a interpretare il brano Oltre il Giardino. Una partecipazione che, nonostante non lo abbia fatto accedere alla finale, ha raccolto molti consensi, aggiudicandosi anche il Premio Sergio Bardotti.
Archiviato Sanremo inizia la vera sfida per la carriera musicale di Kaligola, uscito con il disco Oltre il Giardino dal quale venerdì 10 aprile verrà estratto il nuovo brano Il Rimorso.
Da domani, giovedì 9 aprile, inizia anche una nuova avventura legata alla dimensione live, nella quale il giovanissimo rapper romano si farà le ossa aprendo i concerti del tour di Moreno, anch’egli reduce dall’ultima edizione del Festival, partendo dall’Alcatraz di Milano (09 aprile) per poi spostarsi a giocare in casa, a Roma all’Atlantico Live nella data di sabato 11 aprile.
L’occasione giusta per accrescere la propria esperienza sul palco, che per il background e la giovanissima età dell’artista è un territorio praticamente inesplorato per Kaligola, come ha raccontato in un’intervista a All Music Italia (leggi QUI).
I due live di Moreno saranno quindi la palestra giusta per formare la personalità artistica di un ragazzo che in futuro potrà ambire a palchi prestigiosi, da guadagnarsi contando su un talento che è in grado di spaziare dalla musica al cinema (il suo sogno è diventare regista, ruolo ricoperto in tutti video che accompagnano la sua musica), passando per altre forme d’arte visiva, come per la realizzazione di tutti i contenuti grafici del disco, che sono opera sua.
Il nuovo singolo estratto, come per Oltre il Giardino, porta in musica la creatività compositiva di Kaligola e l’influenza della sua passione cinematografica, come racconta lui stesso: “Il Rimorso è un testo intenso costruito come piccole scene di un film di violenza: drogati, rapinatori, persone che all’ultimo istante provano rimorso e si rendono conto di aver sprecato la loro vita. Una riflessione profonda e durissima sulla debolezza umana e sul rimorso, che sembra sopravvivere anche dopo la fine delle proprie cattive azioni”.