“Caro Carlo,
scriviamo questo articolo come una lettera a te indirizzata con la speranza che in qualche modo tu possa leggerla, nonostante sappiamo quanto tu sia impegnato, soprattutto in questo momento.
Quest’anno, dopo tanti anni in cui il tuo nome è sempre stato tra i papabili conduttori del Festival di Sanremo, ci siamo, è tutto vero: il presentatore e direttore artistico della kermesse musicale più amata e seguita dagli italiani, sarai proprio tu e avrai una bella gatta da pelare!
Bisogna creare uno spettacolo che sia televisivo, ma che allo stesso tempo non metta in secondo piano la musica.
Ci sono le case discografiche da incontrare, ognuna con i suoi artisti in grande spolvero da rilanciare pronti a convincerti con “ottime” motivazioni sul perché dovresti puntare su questo o quell’artista.
C’è un regolamento da stilare perché, come è normale che sia, ogni presentatore vuole metterci del suo rispetto ai predecessori, togliendo cose che non lo convincono e inserendo nuove regole e dinamiche.
Insomma, avrai un bel da fare e, probabilmente, leggere questo nostro appello sarà l’ultimo dei tuoi problemi. Ma noi siamo un sito che parla di musica italiana, che ama la musica italiana, nota e meno nota, e, per questo, ci è sembrato giusto, con qualche mese di anticipo, scriverti qualche nostro consiglio e qualche critica perché a te, gran cerimoniere dei varietà targati Rai, spetteranno due ardui compiti: risollevare gli ascolti in caduta libera dello scorso anno e, soprattutto, scegliere delle canzoni (e sottolineiamo canzoni, non artisti) che riescano ad emozionare, coinvolgere e farsi amare dal pubblico vendendo dei dischi, visto che l’ultima annata, come saprai, è stata piuttosto deludente (solo 2 dischi d’oro su 21 album pubblicati ad oggi).
Ma prima di tutto vogliamo partire con una cosa che non ci è piaciuta molto di questo tuo “esordio” sanremese…
Si dice che i vincitori morali di Amici di Maria De Filippi, i Dear Jack, potrebbero essere già nel cast dello show. Sui giornali si è letto di un tuo forte interessamento nei loro confronti, ricambiato al punto che la canzone sarebbe già pronta. Bene, capiamo benissimo che avere il gruppo rivelazione dell’anno nel cast del tuo Festival sarebbe un bel colpo, in fondo questi ragazzi piacciono al pubblico più giovane, ottengono milioni di visualizzazioni dei loro video su YouTube e stanno vendendo parecchi dischi occupando le prime posizione delle classifiche. Ecco, ci sentiamo di darti due consigli: “Segui la musica” visto che ne sei un gran intenditore e, prima di scegliere un cantante, ascolta attentamente la sua canzone e tieni presente che i posti di questo Festival sono solo 16. Sedici su centinaia di proposte che riceverai da artisti di ogni tipo! Ricorda poi che la tua scelta potrebbe influenzare in modo considerevole un sacco di carriere, perché purtroppo di spazi per proporre la propria musica in TV (talent show a parte) ce ne sono davvero pochi e sono troppi gli artisti che non godono da troppo tempo di questo “privilegio”.
Per questo ti raccomandiamo di ascoltare tutte le proposte che ti perverranno prima di scegliere (lo sappiamo, sembra scontato, ma sappiamo tutti che in passato non sempre è stato fatto) perché i risultati dimostrano che, probabilmente, sono loro a servire al Festival piuttosto che il contrario.
Nelle tue prime dichiarazioni leggiamo che vuoi “un Sanremo per tutti“, che non hai “pregiudizi verso i talent e nessun’altra categoria di artisti” e poi che vorresti “un Sanremo dove si ascolti la musica che in Italia va davvero per la maggiore in classifica“.
Ecco, su questo secondo punto torniamo ad insistere: se dai un occhio attento alle classifiche di vendita degli ultimi mesi, a dominarla sono quelli che possiamo ormai definire autentici “senatori della musica italiana”, gente come Giorgia, Elisa, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Ligabue… artisti che, come saprai, nessun presentatore prima di te è riuscito a portare (o riportare) in gara, al massimo una comparsata come ospite d’onore e stop.
Il resto della classifica, a parte qualche rara eccezione, è composta dai reduci dei talent più noti, artisti ormai affermati come Alessandra Amoroso, Emma, Marco Mengoni, nomi a cui l’esposizione televisiva non è mancata negli ultimi anni, anzi, in alcuni casi si potrebbe parlare di vera e propria sovraesposizione.
E poi?
E poi c’è una categoria di artisti, molti di loro nati proprio a Sanremo, che purtroppo sembrano essere stati “banditi” dalla manifestazione… il motivo onestamente non è dato saperlo.
Questione di popolarità? Certo, ma saprai meglio di noi che negli ultimi tempi è spesso la televisione stessa a decidere le sorti musicali di alcuni di loro. Meno appari in televisione, meno la tua musica viene ascoltata dal grande pubblico e più è difficile mantenerla questa “benedetta popolarità”.
Questione di canzoni? Sinceramente in alcuni casi ne dubitiamo… siamo gente che, nel nostro piccolo, in qualche modo “vaga” nei campi più disparati dell’ambiente musicale e, per questo, possiamo asserire che alcune canzoni scartate da Sanremo abbiamo avuto l’occasione di ascoltarle e, permettici di dirti, che in alcuni casi sono statei decisamente ignorati brani molto belli, dando maggior importanza a chi li cantava, mentre, quelli presentati al Festival negli ultimi 5 o 6 anni… quelli li abbiamo potute ascoltare tutti e, a parte qualche raro caso di canzone destinata a rimanere nel tempo (L’essenziale di Marco Mengoni e La notte di Arisa per esempio) e una manciata di canzoni discretamente orecchiabili, le nostre orecchie hanno spesso ascoltato materiale mediocre.
È impossibile negare che ci sono stati artisti che, al contrario, hanno avuto un sacco di possibilità su quel palco, potremmo citarti alcuni esempi (ma non sarebbe di classe fare dei nomi) di cantanti che, in 12 anni di carriera, hanno calcato il palco dell’Ariston per ben 6 volte (un anno sì e uno no in pratica), altri che, dal 2009 al 2014, hanno collezionato almeno tre o più partecipazioni alla kermesse… insomma diciamo che di visibilità recentemente ne hanno avuta.
E poi?
E poi, come ti dicevamo, c’è un buco nero attorno a molti artisti, alcuni dovresti conoscerli in quanto qualcuno è stato anche concorrente dei tuoi programmi I migliori anni – Canzonissima o Tale e quale show, ed altri sono stati cercati da te e dalla tua redazione per parteciparvi.
Ad alcuni di loro tu hai dato senza ombra di dubbio una nuova possibilità, ma è scontato dirti che Sanremo è pur sempre Sanremo e, nonostante la gratitudine nei tuoi confronti, il sogno di calcare nuovamente quel palcoscenico con un brano inedito è qualcosa di completamente diverso: è la possibilità di farsi rivedere dalla platea televisiva più vasta di cui la musica può godere in Italia, così che, quando la gente li incontra per strada, non gli faccia sempre le solite domande del tipo “Ma hai smesso di cantare? È tanto che non ti si vede in tv…“.
Purtroppo in Italia la maggior parte del pubblico (ma per fortuna non tutto) ragiona in questo modo: non appari in TV, allora hai smesso di cantare. E non è giusto, cavolo!
Ora, per essere più chiari, ci teniamo a farti qualche esempio concerto, giusto per darti un’idea più chiara… ovviamente i nostri sono solo alcuni nomi presi a rappresentare una fetta molto ampia di artisti:
Silvia Salemi
Manca dal Festival dal 2003, undici anni esatti. Il suo ultimo disco risale al 2007. Grande vocalità, è riapparsa di recente nella terza edizione di “Tale e quale show”. Pare che abbia presentato diverse canzoni in questi 11 anni di latitanza dal Festival ma… niente.
Paola Turci
Per lei sono ben 13 gli anni che la separano dalla sua ultima partecipazione a Sanremo. Interprete e cantautrice di razza, porta avanti un suo percorso coraggioso da indipendente (tra il 2009 e il 2012 ha pubblicato una trilogia di EP) lontano dagli occhi del grande pubblico.
Marina Rei
Ultima partecipazione nel 2005, sette anni fa. Da allora ha pubblicato due album molto belli e, soprattutto, coraggiosi, che hanno faticato a trovare riscontro nel grande pubblico, vista la difficoltà nel promuoverli.
Annalisa Minetti
Vince Sanremo nel 1998 (unico caso di partecipante ad aver vinto nello stesso anno sia nella categoria giovani, sia in quella big). In questi 16 anni è riuscita a tornare Sanremo soltanto una volta, in coppia con Toto Cutugno nel 2005. Nel 2008 ha presentato addirittura 5 brani alla commissione, tutti scartati. Nel 2012 ha rilasciato un intervista a Vanity Fair in cui ha dichiarato che nel 2005 Gianfranco Mazzi rispose al suo manager che averla sul palco sarebbe stato “impegnativo” in quanto, essendo cieca, avrebbe avuto sempre bisogno di un accompagnatore, lei per reazione si arrabbiò molto e Mazzi le rispose che, finché lui sarebbe stato a Sanremo, lei non ci avrebbe più messo piede. Noi, a parte le parole scritte e pubblicate sulla stampa, non sappiamo quale sia la verità, ma fatto sta che, nonostante i brani presentati, Sanremo non le ha mai più detto “Sì”.
Syria
Nasce artisticamente a Sanremo vincendo tra le nuove proposte nel 1996 e bissando il successo con un terzo posto l’anno successivo. Altre due partecipazioni nel 2001 e nel 2003, poi il vuoto. Negli anni si è evoluta ed ha sperimentato come poche altre: dalla musica indie, all’elettropop. In questi undici anni ha presentato alle varie commissioni almeno cinque brani, tra cui uno splendido inedito di Sergio Endrigo, Momenti. Anche per lei le porte di Sanremo non si sono più aperte.
Tony Maiello
Vince nella categoria giovani nel 2010, ma non viene confermato nei big l’anno successivo. In questi quattro anni pare abbia sempre presentato un brano regolarmente scartato dalle varie commissioni sanremesi.
Laura Bono
Vincitrice tra le nuove proposte nel 2005 viene esclusa l’anno successivo con il brano Che bel vivere. Manca dal Festival da ormai nove anni, tempo in cui ha inciso un disco per il mercato finlandese ed uno per quello italiano continuando nel frattempo a portare in tour la sua musica con soddisfazione tenacia, ma non senza difficoltà.
Niccolò Fabi
Manca dal Festival dal 1998. Con tutta onestà non sappiamo quanto e se in questi anni abbia presentato un brano alla commissione. Di sicuro il suo ritorno valorizzerebbe la parte cantautorale del Festival.
Mariella Nava
Manca da ben 12 anni (ultima partecipazione nel 2002). In tutti questi anni ha sempre sottoposto i suoi brani alla commissione vedendoseli scartati. Qualche anno fa, vittima dello sconforto per queste continue esclusioni aveva annunciato di volersi ritirare. Per fortuna ha cambiato idea e l’Italia non ha dovuto fare a meno di una delle penne più ispirate della musica italiana. Recentemente ha tra l’altro pubblicato un album intitolato Sanremo si, Sanremo no in cui ha inserito i suoi brani accettati a Sanremo e quelli che invece sono stati scartati.
Mietta
Icona della musica italiana degli anni 90, manca dal palco dell’Ariston da sei anni. Ultimamente l’abbiamo rivista proprio nei tuoi programmi dove ha dimostrato che, per vocalità e presenza scenica, non ha nulla da invidiare ad artisti attualmente ai vertici delle classifiche.
E infine i Jalisse. Proprio loro, i vincitori più chiacchierati di tutta la storia del Festival di Sanremo. Dalla loro vittoria risalente al 1997 (diciassette anni!!!) hanno dichiarato di aver presentato ogni singolo anno un brano per il Festival e di essere stati sistematicamente scartati. Nel corso degli anni hanno portato avanti con onore la loro carriera sviluppando numerosi progetti musicali e collaborando addirittura con Rita Levi Montalcini.
…insomma che dire Carlo, noi qualche esempio te lo abbiamo fatto. Ovviamente oltre a loro ce ne sono molti altri, la lista sarebbe lunghissima… ma è giusto per farti capire che, oltre ai soliti nomi e agli spesso più fortunati partecipanti ai talent show, ci sono in Italia un sacco di artisti meritevoli che portano avanti con molte difficoltà i loro progetti. Per loro Sanremo potrebbe essere non solo un semplice passaggio televisivo, ma un occasione importantissima per tornare a far ascoltare la loro musica ad una vasta platea continuando a poter fare il lavoro che hanno dimostrato di saper fare meglio: scrivere e cantare canzoni.
Tu pensaci, ti chiediamo solo questo, e quando ti troverai ad ascoltare i brani con la tua commissione, magari ripensa a questa lettera e, se possibile, almeno un terzo dei 16 posti disponibili dallo a chi, oltre ad avere una buona canzone (primo requisito fondamentale per il Festival di Sanremo), merita di poter tornare a farsi sentire dagli Italiani.
Un ultima raccomandazione e poi ti lasciamo… i Giovani, ti preghiamo di avere per loro un occhio di riguardo e di farli cantare ad un orario decente, magari togliendo il meccanismo dell’eliminazione che, anche se televisivamente parlando di sicuro funziona, artisticamente “taglia le gambe” ad un artista con un solo colpo. Pensiamo che non sia qualcosa di impossibile da fare… tanti anni fa Pippo Baudo riusciva a fare un Sanremo che, è vero, sforava oltre l’una di notte (e possiamo farcene una ragione, lotteremo contro il sonno, se sarà il caso), con dentro 18 big, 12 nuove proposte, comici, ospiti d’onore… e i giovani si esibivano alternati ai big… un giovane, due big e via dicendo… pensiamo sia un ottimo meccanismo del passato da recuperare questo…
Con stima sincera.
La redazione di All Music Italia
P.s. Già che ci sei, quando ti capiterà di andare a dicembre ad Area Sanremo per scegliere i due vincitori da portare sul palco del festival non fare gaffe, perché la manifestazione fa davvero un ottimo lavoro con impegno e professionalità ma, Arisa e Renzo Rubino a parte, i tuoi predecessori negli ultimi 6/7 anni hanno fatto un po’ di macello con le scelte.
Sostieni la Musica Italiana: in questa playlist trovate alcuni dei brani scartati da Sanremo negli ultimi anni. A voi il giudizio e, in caso, l’acquisto in formato digitale su Itunes