E´ stato lo stesso Matteo a raccontare durante il casting del programma come è iniziata la loro avventura musicale…
“Il gruppo è nato un po’ per caso: c’era da fare una serata, loro due suonavano insieme e io cantavo con un altro gruppo, mi fa ‘ragazzi cosa avete da fare domani? dobbiamo fare una serata’. Non avevamo pezzi pronti. La prima serata è andata bene, poi man mano abbiamo iniziato a testare quali canzoni fare e quali meno per far divertire e divertirci noi. Siamo nati improvvisando e continuiamo a improvvisare“.
Matteo Santo Cazzato è nato a Presicce il 25 novembre del 1989. Comincia a cantare ad 8 anni dopo aver vinto un concorso di canto locale a cui i genitori lo avevano iscritto. Negli ultimi cinque anni ha studiato canto lirico per poi abbandonarlo a favore del soul e blues, generi che sentiva più vicini alla sua natura musicale. Questo percorso ha dato una caratterizzazione unica a Matteo che, con i Black Soul Trio si è esibito in giro per locali e manifestazioni.
I BLACK SOUL TRIO AD AMICI DI MARIA DE FILIPPI
Il percorso di Matteo e, soprattutto, dei Black Soul Trio, trova uno stop in Carlo di Francesco. Il professore crede che il progetto band non funzioni, che questo loro essersi uniti per caso e improvvisando limiti il talento di Matteo e per questo gli chiede di esibirsi da solo sulle note di Miserere.
Dopo l’esibizione, che fa ricredere alcuni professori, arriva un secco ultimatum: se Matteo Cazzato vuole rimanere nella scuola deve farlo da solista abbandonando la band. Questa situazione manda in crisi Matteo mentre i suoi compagni d’avventura si ritrovano sconcertati.
Nel frattempo il web si scatena manifestando disappunto per la scelta crudele a cui il ragazzo è stato sottoposto da Carlo Di Francesco. Tra l’altro questo tipo di scelta aveva già un precedente risalente al 2014. In quell’anno la stessa cosa venne chiesta ad Alessio Bernabei frontman dei Dear Jack. Il ragazzo ai tempi riunito (anche se poi a distanza di un paio d’anni e dopo due dischi pubblicati Bernabei scelse in autonomia la via del solista).
Dopo qualche giorno Matteo prende la sua decisione… continuerà nel programma da solo, il suo sogno è troppo grande per lasciarselo scappare. Il ragazzo cerca di far capire le proprie motivazioni ai compagni che però non riescono a superare la delusione abbandonando la scuola.
Qui di seguito il lungo messaggio di Aldo, chitarrista del gruppo, postato sulla pagina della band per commentare la scelta di Matteo…
“Quanto pesano i sogni? E chi lo sa!
Ci ho pensato per tutto il viaggio che da Roma mi ha riportato a casa. Ero convinto che il concetto di “band“ prevedesse che il sogno fosse unico, lo stesso condiviso da tutti, e che pesasse per tre. Mi sbagliavo. Ho capito di essere in errore quando Matteo ha deciso che il suo pesasse più del mio e di quello di Davide.
Senza dubbio i giorni che ha passato a trarre questa conclusione non saranno stati facili. Non è l’unico però ad aver trascorso notti insonni e giorni senza mangiare. C’eravamo anche noi. Eravamo lì ogni giorno a lavorare come lui. Anche noi abbiamo messo in stand-by le nostre vite per inseguire quello che credevamo fosse il nostro sogno comune.
Comprendo l’origine delle critiche che alcuni ci hanno rivolto tipo “avreste dovuto fare un passo indietro e lasciarlo libero di spiccare il volo perché così si comportano gli amici”. Critiche senza dubbio dettate dalla maggiore empatia che ruotava intorno a Matteo in quanto il più esposto dei tre rispetto a noi che poche volte abbiamo potuto esprimerci. Critiche che ovviamente è più facile riversare su chi ha un ruolo da comprimario e non da protagonista.
Chi invece conosce il passato del gruppo sa benissimo che al di fuori dell’esperienza “Amici” questa suddivisione non esisteva. Matteo ha provato altre volte ad entrare nella scuola senza riuscirci e ho paura di aver sottovalutato questo aspetto perché, proprio quando c’era riuscito, messo di fronte alla paura di farsi sfuggire per l’ennesima volta questa opportunità, ha realizzato che il suo sogno fosse la priorità rispetto al nostro. Si aspettava che approvassimo la sua scelta come noi ci aspettavamo che la respingesse con determinazione. Si aspettava che accettassimo che il suo sogno pesasse più del nostro, ma non è successo perché noi siamo rimasti aggrappati con le unghie fino alla fine al fatto che il sogno fosse uno solo, cosa questa, tra l’altro, abbondantemente condivisa da tutto il gruppo, prima dell’ingresso in trasmissione.
Ovviamente sia io che Davide continueremo a fare il tifo per Matteo perché è un bravo ragazzo ed ha una delle voci più belle di questa edizione, anche se lui ha rinunciato a fare il tifo per noi: gli auguriamo di avere tutto ciò che merita. Grazie ad ogni singola persona che ci ha accompagnati in questa meravigliosa esperienza. Grazie alla produzione, ai Maestri e a Maria per questa grande opportunità.”
Abbandonato il gruppo il percorso di Matteo Cazzato prosegue quindi da solista nel programma e trova un appoggio importante in uno dei quattro professori, Giusy Ferreri, che rimane letteralmente conquistata dal ragazzo e ne fa il suo primo nome per l’accesso al serale.
Nonostante l’appoggio della Ferreri Matteo non riesce però a trovare il consenso da parte degli altri professori. Al momento della scelta dei nomi che andranno al serale di Amici il suo nome non riesce a trovare un secondo “sì”.
Si arriva alla scelta finale e tra i nomi che accedono al serale quello del ragazzo non c’è. A causa di diversi pari merito il numero di ragazzi, inizialmente fissato a 10, sale a 13. Manca ancora un nome perché le squadre devono essere di numero pari.
Tutti i professori di canto e ballo si ritirano per scegliere unanimemente il 14esimo nome. La scelta ricade su Matteo visto che Giusy è l’unica del gruppo di professori a non aver visto entrare l’alunno sua prima scelta nel poster del serale. Ed è così che Matteo Cazzato entra nella fase finale di Amici 17.
Sui social al momento Matteo è seguito da 8.000 persone su Facebook e da 32.000 persone du Instagram.