Ieri presso l’Urban Center di Milano si è svolta alla presenza del Sindaco della città, Giuseppe Sala, la premiazione dei vincitori del contest Parole Liberate: oltre il muro del carcere.
Ospite anche il cantautore Virginio che ha presentato per la prima volta al pubblico il brano P.s. Post Scriptum, canzone nata da un testo del detenuto del carcere di Opera, Giuseppe Catalano.
Parole liberate: oltre il muro del carcere è un’iniziativa unica e mai tentata prima in Italia che nasce nel 2014 da un’idea dell’autore Duccio Parodi, per poi essere sviluppata insieme al giornalista e scrittore Michele De Lucia e all’attore Riccardo Monopoli.
L’idea è quella di un premio per poeti della canzone riservato esclusivamente alle persone detenute nelle carceri italiane.
Sono stati molti i momenti intensi durante la premiazione… Riccardo Monopoli ha recitato alcune delle poesie più belle della manifestazione mentre il fan club ufficiale di Virginio ha organizzato una colletta riuscendo a donare un assegno utile per le prossime iniziative del progetto.
Durante la mattinata sono stati premiati Pietro Citterio (vincitore dell’edizione 2016/2017 che vedrà musicato il suo brano entro la fine dell’anno) e Giuseppe Catalano, vincitore della seconda edizione.
Il testo di Giuseppe è stato musicato proprio da Virginio che, ascoltato l’appello in televisione durante il Festival di Sanremo, ha accettato con entusiasmo di partecipare a questo progetto dalla forte componente umana e artistica.
Il brano nato da questa importante condivisione verrà messo in vendita prossimamente e i ricavati andranno all’Associazione mentre i diritti di autore per la parte del testo verrano percepiti da Giuseppe Catalano.
Qui di seguito potete leggere il testo originale scritto da Giuseppe e la versione rielaborata in musica da Virginio. Nell’esibizione Virginio è stata accompagnato alla chitarra da Vincenzo Angrisani.
LIRICA VINCITRICE DELL’EDIZIONE 2015-2016
P.S. (POST SCRIPTUM) di Giuseppe Catalano
Amo il tempo che leggevo poesie
Quando la luna stendeva il bianco sull’asfalto
e ci invitava a seguirla
L’auto scivolava dentro quella luce calda
dove mi perdevo in quel silenzio di parole
e nel (tuo) profilo di una Venere antica
Al di là del tuo viso le luci sfuggenti creavano l’atmosfera
un dolce profumo inebriava quel momento
Ho fermato quell’attimo socchiudendo gli occhi
che ritrovo ogni volta che ti penso.
Un flebile chiarore invade questa stanza
guardo fuori attraverso il vetro spesso
si perdono i miei pensieri
tra la rugiada e la nebbia
oltre quel muro senza tempo
Amo il tempo che ti leggevo poesie
dove io mi perdevo in quel silenzio denso di parole
PS POST SCRIPTUM – TESTO DEL BRANO di Giuseppe Catalano e Virginio
Amami
Come ami il tempo in cui leggevo
poesie
Quando la luna stende il bianco
Sull’asfalto e ci invita a seguirla così
L’auto va
Scivola dentro quella luce calda
Dove mi perdo nel silenzio
Della notte
E tutto svanisce così
Quanto mi pesa quanto
Sacrificare il tempo
Che non ci aspetta
Ma si aspetta qualcosa da noi
FERMA QUELL’ATTIMO E POI
SOCCHIUDI GLI OCCHI
E RITROVERAI
QUEL CHE PENSO
COSÌ INTENSO
FLEBILE CHIARORE CHE
INVADE LA STANZA
DOVE VEDO TE
NEL BUIO SPESSO
DI ME STESSO
Perdo qui
I miei pensieri di rugiada e nebbia
Oltre quel muro che rimane
Senza tempo
E che vedo svanire così
Quanto mi pesa quanto
Giustificare il tempo
Che non ci aspetta
Ma si aspetta qualcosa da noi
FERMA QUELL’ATTIMO E POI
SOCCHIUDI GLI OCCHI
E RITROVERAI
QUEL CHE PENSO
COSÌ INTENSO
FLEBILE CHIARORE CHE
INVADE LA STANZA
DOVE VEDO TE
NEL BUIO SPESSO
DI ME STESSO
Amami
Come ami il tempo in cui leggevo poesie
E mi perdevo nel silenzio denso
Delle parole che volano
Via
Erano presenti alla premiazione:
– Michele De Lucia (Direttore Artistico di Parole Liberate)
– Lorenzo Lipparini (Assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data del Comune di Milano)
– Alessandra Nadli (Garante delle persone detenute del Comune di Milano)
– Anita Pirovano (Presidente della Sottocommissione Carceri del Comune)
– Pietro Citterio (vincitore delegazione 2016/2017)
– Donatella Massimilla (Presidente del CeTeC – Centro Europeo Teatro e Carcere)
– Riccardo Monopoli (Attore, segretario dell’associazione Parole Liberate)
– Giampaolo Pape Guaioli (pianista di fama internazionale)
– Duccio Parodi (autore, Presidente dell’associazione Parole Liberate)
– Enrico Maria Papes (storica voce del gruppo “I Giganti”)
– Barbara Rossi e Paolo Bersano (associazioni Leggere LiberaMente, Volontari Penitenziari di Ivrea e Liceo Musicale di Rivarolo Canavese).