Qualche giorno fa la RAI ha rivelato i nomi dei 61 concorrenti del circuito Sanremo Giovani che oggi, 2 novembre, sono a Roma per sostenere l’audizione che li porterà sul palco in diretta televisiva su Rai 1 il 27 novembre, per una serata speciale condotta da Carlo Conti attraverso la quale verranno scelti i sei fortunati (più due provenienti da Area Sanremo) che canteranno nella categoria Nuove proposte del prossimo Festival di Sanremo.
Il direttore Massimiliano Longo assieme a Gianmarco Regaldi e Cristian Scarpone, redattori più legati al panorama emergente, hanno ascoltato tutti i brani e hanno scelto i loro preferiti, con le opportune motivazioni. Vi anticipiamo che sono tre i cantanti che hanno messo d’accordo tutta la nostra “commissione”: Madh, Sarah Dietrich e Lelio Morra!
Sei d’accordo con i loro giudizi?
Gli ascolti di MASSIMILIANO LONGO
CECILE – N.e.g.r.a. – Una bella canzone rap cantata da una donna. Tematica sempre attuale e cantata senza filtri nel testo e nell’intenzione. Nessun pietismo ma solo pura realtà.
FRANCESCO GUASTI – Io e Te – È una delle canzoni che fa più presa al primo ascolto. La voce di Francesco ha quello sporco che riesce a dare la giusta enfasi al pezzo. In bilico tra pop e rock.
MADH – In cerca di un senso – Se fossimo all’estero non mi meraviglierei, ma in Italia un brano con questo sound sul palco del Festival sarebbe una bella novità e potrebbe riservare anche delle belle sorprese nell’impatto visivo della performance.
CHIARA DELLO IACOVO – Introverso – Mi ricorda il Niccolò Fabi scanzonato e surreale di “Capelli” e “Rosso”. Ha un suo stile particolare, può piacere oppure no, ma posso confermare che sul palco la resa di Chiara è ancora maggiore che nel solo ascolto.
LELIO MORRA – Dedicato a chi – La più immediata di tutte. E al secondo ascolto ti entra in testa definitivamente.
ERMAL META – Odio le favole – Ermal le canzoni le sa scrivere e le scrive da anni anche per altri e questo si sente. Ottima strofa, leggermente meno d’impatto il ritornello ma dopo qualche ascolto funziona.
MARVIN – Oltre – Bel sound, testo irriverente ma intelligente con una bella apertura nel ritornello. Nulla di nuovo ma ha il suo perché. Di certo un brano non facile per il pubblico sanremese.
GIANMARCO DOTTORI – Samir – Cantautorato puro. Un tema attuale cantato con delicatezza ed ma intensità. Una canzone d’amore nel senso più ampio del termine.
AMBRA CALVANI e GABRIELE DE PASCALI – Silenzio – Confesso, da subito mi ha ricordato per tema e cantato “Pensa” di Fabrizio Moro ma in ogni caso rimane una canzone “diversa” cantata bene e con il giusto pathos. Di sicuro non lascia indifferenti.
SARAH DIETRICH – Implacabile – Una voce femminile che canta senza strafare e si sposa in modo perfetto con la musica. Dinamica ed efficace. Radiofonica.
IRAMA – Cosa resterà – Ok, nella voce ricorda un po’ Nesli. Però la canzone c’è, la voce c’è ed il testo ricorda il miglior Nesli… che non è poco.
VALENTINA PARISSE – Acrobati – Brano piacevole, scritto bene, incalzante. Valentina canta bene e con la giusta intensità. Orecchiabile e cantabile.
Gli ascolti di GIANMARCO REGALDI
AMBRA CALVANI e GABRIELE DE PASCALI – Silenzio – Un tema importante, come se ne trovano altri tra le 60 proposte, sostenuto da una struttura all’altezza e dal bell’impatto, che conquista grazie anche a due voci e un’indole che si presta perfettamente all’intensità di un brano che lascia il segno.
FRANCESCO GUASTI – Io e te – Graffio ed energia in equilibrio perfetto che stanno alla larga da eccessi “rockeggianti” e compromessi “melodici”, in un brano che ben si presta alla conquista dell’ascolto: resta in testa e convince in pochissimo tempo.
MADH – In cerca di un senso – Il genere non sarà una novità assoluta ma se parliamo di una proposta in italiano destinata a Sanremo, diventa un pezzo quasi rivoluzionario. Se ci aggiungiamo che è tanto curato quanto riuscito, sarebbe folle farne a meno.
CECILE – N.e.g.r.a. – Un grido che mai come oggi sarebbe opportuno partisse dal palco dell’Ariston, uno schiaffo musicale che non vuole provocare gratuitamente ma che sa scuotere e appassionare, grazie alla sincerità delle intenzioni che traspare chiaramente dall’ascolto.
SIMONE GAMBERI – Città paese – Un pezzo trascinante che abbina qualità di scrittura e personalità interpretativa. Atmosfera da cantautorato che richiama grandi nomi del passato senza cadere nel tranello di evocare senza mostrare una propria anima.
CANTIERE 164 – Mondo fantasma – Una canzone che abbina un’idea ad un’esplosione musicale. Potenti entrambi gli aspetti.
CHIARA DELLO IACOVO – Introverso – Le canzoni intelligenti a volte rischiano di risultare antipatiche. Non accade qui, grazie al vivace stile della cantautrice che riesce a “sorridere” con la musica.
CRISTINA RUSSO – La barca blu– Ad un primo ascolto sembrerebbe portare in scena un esempio da manuale per chi volesse rappresentare classe ed eleganza in musica.
DAVID BORIANI – Tutto torna – Altro esempio di canzone intelligente che non è un esercizio di stile ma un riuscito pezzo musicale a cavallo tra ironia e sentimento.
BEATRICE VISCONTI – Paulette – Più che il pezzo in sé colpiscono voce e interpretazione che lasciano trasparire qualcosa di potente e enigmatico. Lascia la voglia di scoprire, quindi funziona..
LELIO MORRA – Dedicato a chi – Un ritmo e un’indole che si fanno strada in un bello sviluppo musicale. Una canzone originale e valida (più di quanto non possa sembrare al primo ascolto).
SARA DIETRICH – Implacabile – Una voce femminile moderna e agile, che incuriosisce e porta un valore aggiunto a questo pezzo.
Gli ascolti di CRISTIAN SCARPONE
MADH – In cerca di un senso – A mio parere la migliore fra le 61 canzoni presentate, si nota che alle spalle di Madh ci sia una produzione di alto livello. Un brano che nonostante sia cantato in italiano, lingua in cui si è cimentato poco, non fa perdere l’efficacia al progetto musicale e si dimostra coerente con quanto di buono abbia già dimostrato. Il dubbio è: l’orchestra saprà replicare il pezzo senza far perdere le sue peculiarità?
TALENTI LATENTI – Don’t smoke – Tormentone. L’ho ascoltata e non mi è più uscita dalla testa. Un bel mix di tradizioni partenopee e influenze r&b con due voci accattivanti e un testo contro il fumo semplice e divertente.
GIORDANA ANGI – La soluzione – La Angi aveva già dimostrato di avere stoffa e talento quando, giovanissima, calcava il palco di Sanremo con un brano raffinatissimo e di qualità da lei scritto. Oggi si presenta in un’altra veste ma non perde la sua forza, grazie a questo coinvolgente elettro-pop di matrice anni ’80.
TOMMASO PINI – Veleno ed antidoto – La potenza degli anni ’80 si fa viva anche in questo brano dalle atmosfere rarefatte e penetranti. La voce di Tommaso si conferma originalissima, colpisce l’estensione, un ritornello che si fa notare per la particolarità vocale.
MARVIN – Oltre – Si chiude con i Marvin la mia “triade anni ’80” (mia decade preferita nella storia della musica). Elettro-rock alternativo che trova i suoi punti di forza non solo nei suoni perfettamente utilizzati ma anche nel testo, poetico e profondo.
MARLA – Ora – Gli inglesi dicono “Less is more”, a volte la semplicità è la chiave di tutto. Dolcissimo pezzo pop dalle venature jazz che mi lascia gli occhi lucidi.
ERMAL META – Odio le favole – Spaccaradio. Meta ha già dimostrato di essere un ottimo autore per alcune fra le voci più in voga del panorama musicale italiano contemporaneo. Ora è lui stesso a (ri)presentarsi e lo fa con un pezzo che ha tutte le carte per salire sul palco dell’Ariston.
VALENTINA PARISSE – Acrobati – Pezzo studiato per la competizione, senza però risultare troppo sanremese. La voce di Valentina parla d’amore in un crescendo, dai bellissimi bassi all’esplosione del ritornello che sul palco farebbe la sua degna figura. Un bel pezzo pop.
GIANMARCO DOTTORI – Samir – Lontano anni luce dal mio mondo di riferimento ma l’emozione arriva dritta al cuore. Tratta di un tema contemporaneo, la clandestinità e ciò che ne comporta soprattutto in termini affettivi, senza per questo diventare stucchevole e prevedibile (come altri pezzi in gara).
LELIO MORRA – Dedicato a chi – Canzone orecchiabile che si rifa a repertori pop internazionali (One Republic su tutti) ma riesce a vestirsi di italianità sia per lo stile canoro di Morra, sia per un testo cantautorale che parla di speranza e fa da sprone.
GUIDO MARIA GRILLO – Parlami d’amore – Non è semplice creare una canzone che sia allo stesso tempo struggente e malinconica, orecchiabile e trascinante. Un connubio non ordinario che mi ha subito colpito.
SARAH DIETRICH – Implacabile – Punk-rock anni ’90 di Prozachiana memoria (Acido acida!), una sferzata musicale, come un pugno in faccia, che farebbe bene alla competizione.