Il nostro viaggio alla scoperta degli artisti e delle canzoni in gara a Sanremo Giovani 2018 continua oggi con un’artista molto originale, già a partire dal nome d’arte… La Zero.
Andiamo quindi a conoscere meglio il suo percorso artistico e il brano che presenterà in gara. Vi ricordiamo che qui trovate l’elenco dei 24 artisti di Sanremo Giovani 2018 e le loro schede.
LA ZERO
Classe ’84, Manuela Zero, in arte La Zero, nasce il 12 febbraio a Piano di Sorrento, in Campania.
Musicista poliedrica che riesce a conciliare diverse passioni, la musica in primi ma anche la danza e la recitazione a cui si avvicina fin da piccola.
Dopo aver frequentato per sette anni il Conservatorio di San Pietro a Majella, a 16 anni consegue il diploma di danza classica e contemporanea a pieni voti, al Teatro lirico San Carlo di Napoli. A 18 anni si trasferisce a Roma, città che da subito si prospetta per lei come un fortunato trampolino di lancio e che le permette di proiettarsi, ancor di più, nel mondo dello spettacolo. Vieni infatti scelta da Abel Ferrara nel suo film Go go tales al fianco di Willem Dafoe e successivamente per il ruolo di Mia, amica di Laura Chiatti, in Il Professor Cenerentolo film di di Leonardo Pieraccioni del 2015.
Le esperienze cinematografiche continuano con Le grida del silenzio di Alessandra Carlesi e nei film Loro 1 e Loro 2 del premio Oscar Paolo Sorrentino. A queste si affiancano anche esperienze televisive come Domenica In e ruoli in spettacoli teatrali come Rinaldo in campo e A chorus line, con Massimo Ranieri e Gigi Proietti. Inoltre ha rivestito piccole parti nelle serie tv Romanzo Criminale, nelle fiction Rai Un posto al sole e Don Matteo e ancora nei film Olè di Carlo Vanzina e Non smettere di sognare di Roberto Burchielli.
Attualmente sta lavorando in studio ai brani del suo primo progetto discografico, di cui sarà autrice e interprete.
LA CANZONE: Nina è brava
La Zero è stata selezionata per Sanremo Giovani 2018 su oltre 1500 giovani.
Il brano che presenta al Festival, Nina è brava, in uscita su Etichetta Clodio Music è stato scritto da La Zero con il Maestro Francesco Morettini, Emiliano Palmieri, Luca Angelosanti e Giorgia Facchini. L’arrangiamento è di Francesco Morettini.
Il brano parla del delicato, e poco conosciuto, tema della condizione minorile in carcere, di quei bambini che, per una malasorte, sono costretti a vivere nei penitenziari con le loro madri, donne spesso in preda a situazioni familiari critiche e di povertà.
La Zero ne parla così:
“Nel momento in cui ho scoperto le storie di tutte le Nina che esistono in Italia, non sono più riuscita a smettere di pensarci e ho sentito il bisogno di raccontare questa storia”.
Nina è brava è una canzone “teatrale” con incursioni nel dialetto napoletano, progetto in cui ha voluto unire le sue due grandi passioni: la musica e la recitazione, necessarie per evocare l’immagine di una bambina dolce, piccola ma forte. Un’anima che crede che la normalità sia quella conosciuta in carcere, non sapendo cosa c’è al di là delle sbarre. Così la spensieratezza e la leggerezza dei suoi anni entrano in conflitto con la dura realtà dei fatti.
Ma La Zero Nina è brava non tratta solo il delicato tema delle condizioni femminili e minorili in carcere ma anche quello, troppo spesso strumentalizzato, dell’immigrazione. Molte sono le donne che giungono nel nostro paese, in preda alla miseria e in fuga dalle guerre civili; tra queste si potrebbe riconoscere la madre di una e di tante Nina, in preda alla sofferenza per la reclusione e per la lontananza da casa, nonché alla difficoltà dell’integrazione sociale ed economica.
NINA E´ – TESTO
(Manuela Zero – Francesco Morettini – Emiliano Palmieri – Luca Angelosanti – Giorgia Facchini)
Mamma ma com’è il mare? aaaah
Mi chiamo Nina e gioco in tribunale
con quello che passa il circondariale
la mamma si veste ogni giorno uguale
e piange se chiedo “Com’è fatto il mare?”
Lui è Pasquale ci piace osservare
il mondo là fuori tra le righe in verticale
gli odori e i colori
i sapori il tempo
qui passa più lento, è normale
E qui tutto è spento c’è freddo qua dentro
la gente è affannata mia madre è arrabbiata
e allora io provo a capire il perché
se mamma è ammalata mio padre dov’è
ed io non capisco perchè fa così
ci lascia da sole abbracciate accusì
in miezz a sta gente che pare e’ muri
ca nun vuole niente ca nun è content’
Nina spaccia figurine
e da qui non vuole uscire fa la brava
e esce solo se mamma può venire
Nina vuole andare al mare
e tenere l’aquilone
zucchero filato, un cavallo alato, bolle di sapone
Io e Pasquale adesso siamo al mare
le nostre mamme ci insegnano a nuotare
castelli di sabbia buche da scavare
“Pasqua’ spegni la luce voglio ancora un po’ sognare”
E il mare era bello era troppo perfetto
la luce era forte non come qui dentro
che quando io chiedo di aprire la porta
mi dicono “No rivattene a letto!”
e io non capisco perchè siamo qui
io con la mia mamma rinchiuse così
in mezzo a sta gente ca parla e nun sente
ca guarda e nun sente ca urla e nun sente
Nina ora ha cinque anni
ha paura delle scale
tienimi con te abbracciata a te che c’è il temporale
Nina vuole andare al mare
e inseguire l’aquilone
zucchero filato, un cavallo alato, bolle di sapone
Mi chiamo Nina e gioco in tribunale
con quello che passa il circondariale
Nina vuole un girasole
da piantare nel cortile
vieni via con vieni via con me
possiamo scomparire
Nina vuole andare al mare
zucchero filato, un cavallo alato, bolle di sapone
Mi chiamo Nina dov’è il mio aquilone
Pasquale mi ha detto che siamo in prigione
ma io sono brava portatemi al mare
perché sono qui che devo scontare?