Il nostro viaggio alla scoperta degli artisti e delle canzoni che ascolteremo a Sanremo Giovani 2018 (qui la lista completa) in onda su Rai 1 il 20 e 21 dicembre continua oggi con uno degli artisti selezionati da Area Sanremo, Saita che presenterà il brano Niwrad.
SAITA
Roberto Saita è un cantautore, musicista e artista poliedrico che spazia tra i generi andando a toccare il pop, il rock, il funky, il reggae e il blues.
Ultimo di tre figli maschi, di madre Siciliana e Padre Italo-Argentino, Saita nasce il 16 ottobre 1989 e, per motivi di lavoro, abita con la sua famiglia in Svizzera.
Il ragazzo inizia il suo percorso musicale tra studi e serate come solista in giro per la Svizzera fino a quando forma la sua prima band, la Saita Band. Nel frattempo iniziano le prime incisioni su brani da lui scritti e arrangiati, sia come cantautore che come cantante della sua band.
Attualmente è nn studio di registrazione per la realizzazione del suo primo progetto discografico diviso tra la Svizzera e Il Kossovo.
LA CANZONE: Niwrad
Il Brano che Saita presenterà sul palco di Sanremo Giovani 2018 è stato scritto insieme ad un amico e si basa sull’esperienza personale di quest’ultimo. Niwrad significa Darwin al contrario e vuole sottolineare l’involuzione dell’uomo, mentre come si sa, la teoria di Darwin è l’esatto contrario. Questo per evidenziare l’errore nel pensare che un meccanismo complesso sia più evoluto di uno semplice.
L’essere umano è alla costante ricerca della la perfezione, ma in realtà continua solo ad adattarci alle condizione e all’ambiente che lo circonda per sopravvivere. Siamo in realtà troppo vulnerabili, e non solo fisicamente, ma anche emotivamente.
Il messaggio della canzone può apparentemente sembrare una visione pessimistica, ma in realtà è il contrario. Cercando di vivere appieno le cose semplici, possiamo goderci maggiormente la vita stessa. Essere consapevoli di tutto, anche delle cose più difficili, accettando anche i propri limiti.
Potete ascoltare il brano qui.
NIWRAD – TESTO
(Testo: Marco Leali e Roberto Saita Musica: Roberto Saita, Besim Baftiu, Durim Krasniqi, Bruno Sonetto)
Nell’aria del cielo
nell’acqua di un fiume
non ci specchiamo mai
crediamo di essere un’evoluzione
come diceva il mio amico caro
Se consideri quello che siamo
da una cometa in poi
chi l’ha detto che miglioriamo
pare sia tutto sempre più difficile
perché ci nutre l’illusione che
più complesse son le cose più sono evolute
ma è chiaro che la semplicità
è la sola via per l’eternità
noi vulnerabili
questa vita non ci basta ne vorremmo un’altra
troppo consapevoli
schiavi della nostra involuzione
Stringimi ora tienimi la mano
fammi ridere tutta sera
in questo mondo che non amiamo
purtroppo è troppo quello che sappiamo
non ci resta che restare uniti
noi piccoli infinitamente noi
grani di universo che i nostri destini
han voluto stessero vicini
Perché ci nutre l’illusione che
più complesse son le cose più sono evolute
ma è chiaro che è la semplicità
è la sola via per l’eternità
noi vulnerabili
questa vita non ci basta ne vorremmo un’altra
troppo consapevoli
tutti della nostra involuzione
E se alziamo la voce
se non stiamo tranquilli
ci perdiamo i momenti più belli
uno sguardo di un figlio
una mano che sfiora
una voce che tocca la pelle
Noi vulnerabili
questa vita non ci basta ne vorremmo un’altra
troppo consapevoli
frutti della nostra involuzione