Si è conclusa questo sabato la 13esima edizione del Festival Estivo di Piombino. Cinque giorni di musica con quasi cento artisti pronti a gareggiare in tre diverse categorie.
Simone Cheri con il brano L’Artista ha conquistato il posto più alto sul podio, mentre il premio per il miglior testo è stato assegnato e consegnato dal direttore di All Music Italia a Giacomo Boco da Perugia che ha presentato il brano Oltre.
Sono state cinque le serate del Festival Estivo quest’anno, le prime due sono state dedicate rispettivamente ai giovani under 12 e 16 che hanno cantato cover di brani noti al pubblico.
Nella terza e quarta serata invece si sono svolte le semifinali della gara riservata ai brani inediti, competizione che si è conclusa sabato 29 agosto con la vittoria di Simone Cheri che ha ricevuto il premio dalle mani del suo predecessore, il vincitore dell’edizione 2014, Zio Felp.
Simone si è così aggiudicato la produzione del singolo, di un videoclip e la promozione radio, tv e stampa dall’ufficio stampa Germanelli. Per lui anche il premio della giuria popolare.
Al secondo posto si è classificata Meriam Jane con il brano Come neve. La ragazza ha fatto incetta di premi vincendo anche quello per il miglior arrangiamento assegnato da Antonio Dinuzzi di Ske! Entertainment.
Terzo posto per un gruppo dal nome curioso, Dei Perfetti sconosciuti, quarto classificato Giacomo Boco e al quinto posto gli #Hashtag.
Presenti nella serata finale i presentatori delle due semifinali, Francesca Mercury e l’attore Andrea Standardi, e quelli del gran finale, Ylenia da Radio 105 e Roberto Giannoni da Radio Stop.
In giuria a decretare la classifica del Festival erano presenti in ordine alfabetico:
Danilo Bajocchi (produttore), Fabio Canessa (critico musicale), Pierluigi Capoferri (Universal Music), Franco Fraccastoro (in rappresentanza di uno degli sponsor, Steineberg), Nicolò Fragile (produttore), Massimiliano Longo (direttore di All Music Italia), Maddalena Maglione (responsabile nazionale selezioni), Alex Marton (produttore), Emiliano Pasquinucci e Stefano Camarri (commissione artistica del Festival) e Roberto Salvadori (Radio Cuore).
Ospiti della serata finale sono stati Iravox, Elena Presti, Paolo Macagnino,Vittorio Scalzi, Paolo Vallessi e Giacomo Voli (che dopo la serata si è intrattenuto con alcuni dei ragazzi in gara per suonare e cantare unplugged).
Di seguito il testo del brano di Giacomo Boco premiato dal nostro direttore, Massimiliano Longo, per il miglior testo.
GIACOMO BOCO – OLTRE
Ci sono volte in cui ti senti di cambiare e parti
io prima cambierei ciò che ho davanti
fin quando ho gli occhi stanchi
fin quando non mi scordo di pensarci
fin quando l’importante sarà ridere e abbracciarci
Restiamo tutti più calmi per limitare un po’ i danni
per non pensare agli inganni di uno stato che fa
sentire piccoli gli altri per diventare più grandi
e farci sentire distanti tra chi crede e chi sa
Sono passati quegli anni in cui non servivano armi
non so se andremo in avanti
all’indietro o fuori di qua
Non so se è meglio allearsi
ma forse è meglio evitarli
se parlo dei piani alti, di soldi e di società
è come se ti condanni però per mano di altri
se non ti metti nei panni non sai come si sta
Pensa che quando rimandi
domani forse è già tardi per fare salti giganti
e la mente che se ne va
dove non ci sono santi, padroni, colpe o rimpianti
io solo con i miei compagni di viaggio nella realtà
Se vuoi venire a trovarmi
per te che basta che canti
per apprezzare gli istanti di sola felicità
Per guardare oltre giorni indefiniti
felici giorni di sorrisi
tu dici il calore è un amore senza attriti
io dico che l’ amore a volte chiede sacrifici
e bisogna andare oltre quella coltre di litigi
in quelle volte in cui le ombre ci confonderanno i visi
scrolliamoci la polvere
sembriamo un po’ più vivi
a me che basta il sole che nutre le mie radici
a me che basta correre e scorrere gli edifici
non farmi mai nemici
non perdere quel tempo che non torna più
stringere la vita più decisi
perché poi non c’ è più crisi se restiamo tutti uniti
pure a testa in giù essere coerenti a ciò che dici
per sembrare più precisi
quando in testa c’ è il disordine che passa e tu
tu se non ti scordi degli amici, le tue fonti, le matrici
poi per essere felici non c’ è passepartout
Sbaglierò ma chiederò perdono
se sbagliate non sarò di parte
mi spaventa non restare solo
mi spaventa non farmi domande
salirò, scalerò, sparirò, svanirò, tornerò
troverò le risposte
morirò per trovare quel fiore in un cuore di pietra
per guardare oltre
Sbaglierò ma chiederò perdono
se sbagliate non sarò di parte
per trovare quel poco di buono
anche dentro l’ errore più grande
salirò, scalerò, sparirò, volerò, come no?!
svelerò le risposte
morirò per trovare calore in un filo di seta
per guardare oltre
per guardare oltre ogni piccolezza
oltre ciò che dipende dalla grandezza
oltre l’ insicurezza
oltre l’ indifferenza
oltre chi spesso toglie la mano dalla coscienza
poi c’è chi spesso piange ma sfoga la sua tristezza
poi c’è chi soddisfatto riposa la sua stanchezza
c’è chi ne prende atto e conserva la sua saggezza
e che capisce che l’amore forse è la vera ricchezza
io parlo con la musica:
“Hey, bellezza, che sei l’ unica ebrezza, e l’ unica certezza che mi salverà,
quando vibrerò nella salvezza
con la consapevolezza che il genere musicale mio
è la libertà!!
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