C’è un nuovo fenomeno musicale che partendo dal web, dove ha collezionato con i suoi video più di 4 milioni di visualizzazioni, sta ritagliandosi un suo spazio nel mondo della musica. Parliamo di The André, il musicista la cui voce somiglia in modo impressionante a quella di Fabrizio De André che, con le sue cover d’autore in cui omaggia il grande Maestro immaginando come si sarebbe cimentato ai giorni nostri cantando i testi del filone trap.
Attualmente The André è impegnato con le ultime date del suo Vendetta Vera Tour, una serie di live organizzati e prodotti da Freak & Chic con la collaborazione in veste di media-partner di VH1, canale 67 del DTT. Questi i prossimi appuntamenti:
22 dicembre – Spazio Astra – Foligno
28 dicembre – Pop Festival/Capitol – Pordenone
4 gennaio – Csa Magazzino 47 – Brescia
5 gennaio – H2NO – Pistoia
Ma l’appuntamento più importante per l’artista è fissato per il 18 gennaio prossimo quando uscirà il suo disco d’esordio, Themagogia che porta come sottotitolo Tradurre, tradire, trappare.
L’album del cantautore senza volto, perché sino ad oggi The André non ha mai mostrato il suo viso, uscirà in cd e vinile per Freak & Chic/Artist First.ed è già in pre order qui.
Ecco il commento che l’artista accompagna al lancio del suo album:
“Se la demagogia lusinga le irrealizzabili aspirazioni delle masse, la Themagogia compie l’identica operazione in terreno musicale accarezzando le fantasie di chi vorrebbe rediviva la nostra tradizione cantautoriale più valida e di chi vuole giustificare la sua indulgenza verso la musica contemporanea. Si dice che tradurre è sempre un po’ tradire. Ogni pezzo tradotto qui è un doppio tradimento: verso chi lo ha scritto e verso chi lo canterebbe.»
Themagogia – Tradurre, tradire, trappare testimonia la seconda fase di questo percorso dove il cantautore senza volto ha raccolto i frutti dell’interpretazione dei brani indie e trap ed ha imparato ad interpretarli creando delle vere e proprie nuove canzoni traducendone il linguaggio ma mantenendo il suo significato originale.
Nel disco alcune “traduzioni” già presentate su YouTube, altre inedite, una traduzione letteraria del cantautore spagnolo Joaquin Sabina, una nuova versione della cover di Habibi di Ghali e due inediti.