E finalmente arrivò!
Arrivò il disco di Emma, una delle cantanti di maggior successo degli ultimi 10 anni, che è opera risolta, buono in ogni sua parte, senza riempitivi, anzi; il disco cresce ascolto dopo ascolto e cresce nello scorrere della sua tracklist, senza fornire momenti di stanca o “skippabili”.
Essere Qui è il titolo che la cantante pugliese ha dato a questo nuovo lavoro in cui in maniera appagante è riuscita a dare la sensazione di esserci per davvero, che la puoi toccare senza che abbia paura di esser fatta male; vengono fuori così anche delicatezze interpretative che forse mai prima, lasciando da parte la sua irruenza vocale, e mettendosi al servizio di brani indovinati e giusti, scritti da parte degli autori più ricercati del momento, tra cui il decano Giuliano Sangiorgi ma anche Amara, Caccamo, Angelini, Petrella, Faini, Abbate, Casalino, Simonetta, Anania, Bonomo, Verrienti, Naiska, Pollex, Baroni e Canu.
Se già L’Isola, con la scoperta dei mai usati falsetti e le sonorità spinte verso un certo tipo di chitarra molto 80’s l’avevano resa nuova, con Malelingue la cantante riesce ad affrontare col sorriso il mai facile tema delle cattiverie a cui chiunque, pure lei, è sottoposto. E non c’è cosa migliore che il rifugio trai propri affetti, in quella che si riconosce come casa.
E’ il leader dei Negramaro che però qui si supera, donando alla sua conterranea un brano di inestimabile fattura, Portami Via Da Te, che Emma riesce a fare proprio, fuggendo dal timbro con cui cotanto autore marca a fuoco le proprie composizioni, facendo degli interpreti dei prigionieri che urtano contro le pareti della sua forza espressiva; Emma ne viene fuori brillantemente, dosando forza e sentimento, chiari e scuri interpretativi in cui raccontare i tentativi fatti per far funzionare le cose e rendersi conto al fine che tutto ciò che si è cercato dentro l’altro si è spento e ciò che hai conservato è poco più di uno sbadiglio.
Se Le Ragazze Come Me è la classica pop song che il bravo con la chitarra impara per far cantare le amiche intonate durante i falò estivi o le gite fuori porta, facendo la figura del figo, è in Luna e L’Altra che viene fuori una Emma originale, sinuosa, che ti fa venire voglia di farci l’amore; è questo un brano che ha del cinematografico in sé, da un’idea di video facilmente ricavabile dalle liriche, alla possibilità di condire momenti di film particolarmente ricchi di pathos e passione.
Sapori retrò e sigarette lasciate ad ardere nei posaceneri in Sorrido Lo Stesso, un rapporto che cammina tra spendersi in prima persona e proteggersi per non starci poi male in Coraggio, le due belle tracce che chiudono il lavoro ( e questo la dice lunga sul discorso del no-riempitivi ), quando però nel mezzo hai già incontrato anche qualche stralcio di vecchia Emma, nell’interpretazione di Mi Parli Piano, dove la possibile costruzione di un palazzo assieme è invece diventato solo un muro che ci divide, oppure ne’ Le Cose Che Penso dove va in crescendo, montando come panna che dona il tocco di sapore ad una base di gelato già buono di suo che ha come gusto principe il rifiuto del pregiudizio.
Con Essere Qui, Emma per una volta ha sfoderato sì gli artigli, ma non per graffiare, bensì per attirare dentro la sua tana, e semmai trattenerti perché tu non abbia voglia di andare via; ed ammetto che ci sono caduto, sedotto e di Essere Qui, stavolta sono contento anche io.
BRANI MIGLIORI: Portami Via Da Te/ Luna e L’Altra/ Coraggio… ma potrei continuare.
VOTO: Otto ½
TRACKLIST
1. L’Isola
2. Le ragazze come me
3. Sottovoce
4. Mi parli piano
5. Effetto domino
6. Le Cose che penso
7. Portami via da te
8. Luna e l’altra
9. Malelingue
10. Sorrido lo stesso
11. Coraggio
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