Quando un paio di mesi fa ho avuto l’occasione di intervistare Francesco Guasti, ho scoperto da suo racconto, che quella caratteristica, quel graffio vocale che sa trasformare tutto in rock, ma che in realtà ha capacità di racconto personale e persuasiva, è in realtà frutto di una malformazione ad una corda vocale, qualcosa che normalmente avrebbe potuto rappresentare un muro per la sua voglia di esprimersi in musica e che invece è diventata un grandissimo punto di forza, il tratto distintivo.
Tutto questo quando si aveva a disposizione solo quel brano qualificatosi per il Sanremo in divenire, Universo, che poi gli ha regalato un brillante terzo posto conquistato nella categoria delle nuove proposte. Adesso mi trovo qui invece ad ascoltare tutto l’Universo di Francesco Guasti o almeno quello che è riuscito a metter dentro nelle 9 tracce ( + 1 bonus ) del suo album a cui ha voluto dare lo stesso titolo, come a chiarire che quello è il suo mondo, il frutto delle peripezie per arrivare a poterlo raccontare, la gavetta, le delusioni ma anche tanta speranza che è qui convogliata e resa come energia positiva.
Universo si muove tra ballate/racconto, proprio come l’omonimo primo singolo che potrebbero essere anche raccontate, lette in una sera tra amici con la birra in mano, catturando lo stesso attenzione e aperture più radiofriendly che hanno connotati tipicamente pop, che la voce di Francesco sporca rendendole appetibili anche per palati più strong. I riferimenti pop sono riconoscibili, tra il piano di L’Amore Ad Ogni Costo che si avvicina pericolosamente a quello di un cult di stile, quale Feel di Robbie Williams; il brano ha nell’inciso potenza aperta di vento primaverile che proviene da sud e scaccia via inverno e grigi appesantimenti. Qualche assonanza è presente anche in Abbracciamoci che è ambiente pop dove la chitarra di accompagnamento è presto immersa in un sound dance che ricorda scelte di arrangiamento alla Mengoni di Io Ti Aspetto. Si tratta comunque di profumi e non certo di timbri a fuoco da copia ed incolla e per entrambi i brani è ipotizzabile una scelta quale singolo per l’estate, con la prima più forte della seconda, se non altro per un senso di completezza che la troppo breve durata di Abbracciamoci non consente di percepire. Senza età è invece l’unione dei due mondi del disco, il racconto che si espande anche sul tempo più sostenuto, qui elettronico tra voce piena ed echi, mentre Io e te pur funzionale, è vittima di un misunderstanding, magari solo mio, s’intenda, tra strofe che sembrano raccontare una generazione tutta ed un inciso che invece scivola su un’intenzione più di coppia dove “tu sei vento, io veliero, tu spada, io guerriero”. Il mondo ballad trova la sua maggior forza in Ti prometto che è impegno vivo di combattimento perché il tempo non scalfisca ciò che siamo, che quella ruga sia solo saggezza nuova, ogni cicatrice sia qualcosa da ricordare e ci siano sempre stanze vuote da riempire.
Universo è quel che è Francesco Guasti oggi; non tutto è a fuoco, non tutto riuscito alla stessa maniera ma c’è una prerogativa che non puoi trascurare: quel che ti colpisce lo ascolteresti ancora e ancora e ancora ed in un mondo musicale sempre più soggetto al senti e dimentica in fretta, vi sembra poco?
BRANI MIGLIORI: Ti prometto, Senza Età, L’Amore Ad Ogni Costo
VOTO: Sei ½
TRACKLIST
1. Universo
2. L’Amore ad ogni costo
3. Ti prometto
4. Abbracciamoci
5. Cercami adesso
6. Senza età
7. Io e te
8. Resta o croce
9. Il Gioco è semplice
10. Universo (Acoustic version)