Da qualche giorno è uscito Errori di Felicità, il nuovo disco di Roberto Casalino che torna a metterci la faccia (e la voce).
Tra gli autori giovani più cercati, “usati”, e quindi cantati, Roberto Casalino ha già provato più volte a cacciare la testa al di fuori del sacco, proponendosi con la sua faccia come artista di prima linea e, diciamocelo pure, con giustizia di causa; la sua scrittura è infatti pienamente compiuta, riuscendo a camminare senza claudicare con entrambi i piedi dentro al pop da classifica, scavalcando però talvolta i confini di arrangiamenti più crudamente rock e non trascurando mai una componente emozionale molto forte nei testi, sempre ben pensati, misurati al punto da non risultare mai scontati.
E dopo che negli ultimi anni in tanti han beneficiato di questa sua penna, dalla Ferreri ad Emma, passando per l’Amoroso ed Annalisa, fino a Mengoni, Renga, Fedez, Michielin, Bravi, Noemi e persino uno storico cantautore come Venditti, adesso i tempi sono maturi per provare a finire nuovamente sugli scaffali dei negozi fisici e digitali in prima persona e ancora una volta, oggi più di ieri, questo Errori di Felicità sembra il passo più sensato e pensato che potesse compiere per andare incontro a questa esigenza.
Si tratta di un disco composto di dieci tracce dieci, che Roberto ha tenuto per sé, se l’è fatte cadere addosso, ma che avrebbero potuto finire tranquillamente o a questo cantante o quell’altra, facendogli fare sempre bella figura. Vestendole lui queste canzoni sono state dotate di una vena rock potente per la prima parte, di un impulso vocale non sedato se non in pochi casi invece in corso d’opera, smarrendo magari vecchi stili interpretativi del passato, quando le scelte erano un po’ più delicate.
Il disco si apre con una fortissima title track , dove la ritmica è regina e la voce dimostra subito pieghe inspessite ed in un certo senso rabbiose che rendono il racconto particolarmente centrato. Lascio andare via le cose migliori come fossero errori di felicità canta qui il nostro e la cosa non è certamente mai facile da ammettere.
Da poco è uscito anche il nuovo singolo e la scelta è caduta su Le Mie Giornate, ballata dal sapore elettrico con strofe che profumano di cantautori dei settanta, variazione più vicina al mondo stilistico del suo amico Ferro con incalzare e nota potente finale ed un inciso più powerpop ed arioso, in cui si decanta di forse che sono predominanti rispetto alle sicurezze.
Mentre in Giorni Bui vanno combattuti i sensi di colpa, sono i patimenti degli anni e le esperienze che hanno reso Sgualcito (il) Cuore, ma la cosa viene raccontata in maniera molto delicata; avrei trovato questo brano particolarmente adatti all’interpretazione sognante di un’artista quale Syria, che con Roberto tra l’altro ha lavorato nei suoi esordi da autore, scrivendole insieme a Tiziano Ferro E Va bé.
Ballata d’altri tempi, quasi figlia di grandi interpreti degli anni 80 è Io Non Posso Innamorarmi Di Te che gode di un arrangiamento che passa dalla quasi essenzialità delle strofe alla pienezza dell’inciso. Di contro Prato D’Orchidee è invece tutta chitarra, accompagnamento d’archi e poco altro, ma non nel messaggio che resta invece potente, una ricerca di pace e, perché no, di solitudine, da accettare anche per chi ti segue con lo sguardo.
Casalino è probabilmente troppo prezioso come autore per tanti cantanti, però questa nuova possibilità da artista se l’è meritata tutta e non l’ha sprecata; Errori Di Felicità è sicuramente per lui più sano portatore di felicità che di errori.
BRANI MIGLIORI: Errori di Felicità/ Sgualcito Cuore
VOTO: 7/10
TRACKLIST
01. Errori di felicità
02. Anche io te ne voglio
03. Le mie giornate
04. Ne vale davvero la pena
05. Prato di orchidee
06. Sgualcito cuore
07. Giorni bui
08. Non sanno di niente
09. Io non posso innamorarmi di te
10. Il mio manifesto