Spotify come si finisce nelle playlist? Questa è una delle domande che ci viene rivolta più spesso e, a volte, noi proviamo a dare delle indicazioni di massima anche perché in realtà Spotify mantiene un grande riserbo sul suo modo di operare e di scegliere le canzoni… sviste annesse.
Inutile negarlo: oggi per i giovani (e non solo), sia ascoltatori che artisti, lo streaming rappresenta il modo principale per fruire musica e, al tempo stesso, il maggior metro per stimare il successo di un brano.
E tutto ruota attorno a Spotify questo perché è stato quella che, tra tutte le piattaforme streaming, ha saputo muoversi per prima e conquistare una credibilità che le ha permesso di prendersi una fetta considerevole del mercato a svantaggio di Tim Music, Apple Music, Amazon Music, Deezer e tutti gli altri.
I grandi numeri portati a casa fin da subito hanno permesso a questo colosso, ormai quotato in borsa, di rendere noto, a differenza dei competitor, non solo le classifiche, ma anche i numeri di ascolti.
E così laddove gli altri non li svelano, probabilmente per non rendere noto al pubblico il proprio bacino d’utenza, decisamente minore di fronte a quello di Spotify, quest’ultimo detta legge.
Spotify come si finisce nelle playlist?
Da tempo ormai tra il giovedì notte e il venerdì mattina, giorno in cui vengono rilasciati la maggior parte dei nuovi singoli, chi lavora nell’ambiente musicale, quindi discografici, uffici stampa e artisti, restano quasi in catalessi di fronte al monitor del proprio computer, in attesa che le principali playlist di Spotify vengano aggiornate.
Tra queste sicuramente New Music Friday, ovvero quella dedicata alle nuove uscite della settimana dove, inutile dirlo, non c’è posto per tutti.
A decidere chi entrerà in queste playlist editoriali, importantissime per la visibilità ma, soprattutto per incrementare gli ascolti e la viralità di un brano ci sono gli Editor.
Sono gli Editor di Spotify che hanno il compito di decidere chi entra e chi no.
Ci abbiamo tenuto a farvi capire l’importanza di Spotify e delle playlist editoriali come premessa per spiegarvi che è importante, a tutela degli artisti, che tutto questo accada, per carità seguendo le linee editoriali dell’azienda, ma con controlli rigorosi.
Eppure questa settimana diversi nostri lettori ci hanno segnalato qualcosa di anomalo.
L’errore degli editor di Spotify?
Succede per esempio che stanotte, nel momento in cui la New Music Friday italiana si è aggiornata, siano comparsi dei brani Fake.
Ovvero qualcuno ha caricato con il nome di artisti famosi, in questo Marnik e Vinai, due brani di diversi progetti artistici in realtà “fatti a caso“, delle strumentali. E che questi siano finite nella New Music Friday Italiana andando a sottolineare l’idea che, probabilmente, non siano effettuati sufficienti e rigorosi controlli prima della pubblicazione definitiva.
Come se il mio amico Daniele, notoriamente stonato, caricasse una canzone incisa da lui con il nome di Anna Tatangelo e riuscisse ad entrare nell’ambita New Music Friday insomma.
Un nostro lettore, molto attento a questi meccanismi, ci spiega…
“È molto comune ultimamente che qualcuno pubblichi musica a caso a nome di artisti anche abbastanza grossi, in questo caso sono state messe direttamente in playlist senza averle confrontate prima con le altre cose che questi artisti hanno fatto, perché sono due strumentali senza voce totalmente differenti dalle solite canzoni di questi artisti, anche la copertina è totalmente amatoriale, credo che qualcuno da i vari distributori free sul web abbia pubblicato queste canzoni a nome loro“.
Questo è quanto a volte si ha la sensazione che avvenga e quanto sembra avvenuto anche stanotte. I brani sono ancora caricati in New Music Friday Italia al momento (qui).
Come diceva Stan Lee attraverso la sua creazione, Spider Man, “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”… E Spotify oggi può cambiare di molto le sorti di un brano, le sue playlist vengono, giustamente, viste come un traguardo, sopratutto per gli emergenti.
Ovviamente All Music Italia rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento o comunicazione da parte di Spotify Italia.