Lo scorso 21 maggio è uscito in digitale per Whatsound / Artist First Sulla mia pelle, il nuovo brano dell’artista da oltre 20 milioni di stream Anto Paga.
Prodotto da Nicky Noise il brano parla di una relazione fatta di necessità e complicità, nella quale rifugiarsi e ritrovarsi, la cui intensità è talmente profonda da lasciare una traccia indelebile. Il brano arriva dopo i singoli Vorrei Dirti e La Parte Più Bella Di Me, che sono diventati virali su Instagram e TikTok e hanno collezionato milioni di stream su Spotify.
Antonio Pagano, in arte ANTO PAGA, è un cantante e autore italiano. Classe 1995, nasce a Erba (CO), un piccolo paese della Brianza, dove comincia il suo viaggio nella musica rap. Il suo percorso artistico inizia con la scrittura delle prime poesie per poi incidere, a soli 16 anni, il primo mixtape in cui affronta tematiche miste tra amore e vita di strada.
Il suo percorso musicale vero e proprio parte all’età di 20 anni con la pubblicazione di una serie di singoli e con l’uscita, a luglio del 2020, dell’EP La parte più bella di me.
All Music Italia ha contattato Anto Paga per farsi raccontare in un’intervista qualcosa di più su questo nuovo singolo.
Intervista ad Anto Paga
“Sulla mia Pelle” è il tuo ultimo singolo, com’è nato questo brano e cosa racconta?
Il brano è nato da un momento molto malinconico e triste della mia vita; in un periodo dove i ricordi di una vita sentimentale iniziavano a mancare e fare male, il tutto scatenato da un tatuaggio, fatto in quel periodo, che ho sul braccio. Uno di quelli che ti ricorda gli sbagli commessi e che ti da un lato caratteriale più freddo.
Racconta di quanto avrei voluto salvare questa ragazza dai suoi mostri mentali e di quanto mi sarebbe piaciuto essere la sua ancora di salvezza in un momento dove nessuno stava a suo fianco. La storia non è andata a buon fine, ma nella mia testa ho riscritto il finale per dargli una forma più dolce, in modo da avere quel ricordo indelebile meno doloroso.
Con “Vorrei dirti” hai raccolto milioni di stream sulle piattaforme ed è diventata virale su Instagram e TikTok. Cosa ti aspetti di ottenere da questo nuovo brano? Cos’ha di diverso dai lavori precedenti?
Vorrei che le persone capissero ogni storia che racconto dentro i miei testi e di riviverli con la mia voce, per poi concentrarsi su ciò che a loro volta hanno vissuto. Questo brano oltre ad essere romantico come i precedenti, ha un lato anche molto personale e introspettivo, che gli regala una qualità in più.
Che ruolo ha la musica nella tua vita? Come hai iniziato?
La musica mi aiuta a fuggire dalla vita di tutti i giorni, ma soprattutto mi aiuta a chiudere tutti i miei ricordi in un cassetto e quando mi viene voglia di aprirlo per poter ascoltare un momento particolare della mia vita. Ogni canzone è una pagina che forma il libro della mia vita.
Ho iniziato a 16 anni ad incidere il mio primo disco, ma a livello di scrittura ho iniziato molto prima, scrivendo delle poesie o monologhi personali in cui mi sfogavo. Sono sempre stato un bambino/ragazzo solitario e timido, non mi sono mai sentito parte di un gruppo, così mi creavo un mondo parallelo dove poter dire tutto ciò che volevo e sentirmi capito.
C’è qualcuno a cui ti ispiri?
Al momento ho smesso di ispirarmi a qualcuno, voglio dare spazio alla mia testa. Ascolto un pianoforte, una melodia e iniziò a pensare… appena ho un emozione scrivo di getto. Da “vorrei dirti” ad oggi ho sempre fatto così.
Qual è il miglior consiglio che ti e stato dato?
Vorrei poterne dire uno ma purtroppo non ho mai avuto nessuno che mi aiutasse in questo percorso, ho avuto davvero un’adolescenza molto dura, per questo mi sento fiero di me stesso. Dimostrare a chi mi disprezzava cosa sono riuscito a fare mi rende orgoglioso.
Cosa speri per il tuo futuro?
Spero davvero di poter allargare il più possibile il mio bacino d’utenza ed arrivare a tutti quelli a cui regalo un emozione. Soprattutto spero di poter girare tutta l’Italia cantando i miei pezzi e sentire tutte le persone che cantano con me.