È passato poco più di un giorno dalla sera del 6 giugno quando il cuore del cantautore 28enne Michele Merlo ha smesso di battere. In queste 24 ore un’enorme ondata di tristezza ha unito il popolo del web.
Emozioni ma anche sentimenti contrastanti come è giusto che sia quando scompare un ragazzo così giovane e non sai spiegarti il perché.
C’è l’amore dei fan di sempre, quelli che hanno iniziato a seguirlo come Mike Bird, hanno continuato con Cinemaboy ed erano ancora al suo fianco quando ha ripreso la sue identità e il suo vero nome per pubblicare l’album Cuori stupidi.
Fan a cui negli anni, nonostante le difficoltà nel mondo della musica e il mancato approdo a Sanremo, si sono uniti nuovi fan che ora, in diversi gruppi, stanno raccogliendo soldi per mandare fiori e corone.
Un gesto bellissimo anche se al momento non è purtroppo noto quando si svolgerà il funerale e la Famiglia preferirebbe unire tutti in questi gruppi in un’unica raccolta per realizzare qualcosa di concreto in nome di Michele: creare un’associazione a suo nome a favore della lotta contro la leucemia.
C’è la stima e il rispetto di tutti quegli artisti e di quelle persone che non lo hanno conosciuto di persona ma che non possono non sentire un grande vuoto di fronte alla scomparsa di un talento, di un ragazzo, di soli 28 anni (ne abbiamo raccolti alcuni in questo articolo).
Michele Merlo, le parole dell’amico Federico
C’è l’amicizia, quella vera, quella vissuta e fatta di affetto, insegnamenti, aiuto e litigate. Come quella con Federico Baroni, cantautore che ha conosciuto Michele Merlo proprio ad Amici di Maria De Filippi e che con lui ha consolidato un rapporto costante nel corso degli anni. Federico che, appena appresa la notizia, è corso da Milano a Bologna per essere al suo fianco in ospedale… queste le sue parole sui social…
“Non so se questo vuoto che ci hai lasciato si colmerà mai Michi, ma io voglio ricordarti così.
Con questa faccia da schiaffi, con quel sorrisetto che ti scappava nei momenti belli, ma che non volevi far vedere mai agli altri.
Voglio ricordare i concerti, gli scherzi, le serate, i viaggi. Roma, Bassano e poi ad Agosto sempre a Rimini da me.
Ogni sera partivamo carichi come se dovessimo spaccare tutto ma poi finivamo quasi sempre sul terrazzo a parlare per ore, a suonare o a scrivere qualche canzone.Avevi un mondo dentro.
Un mondo dentro fatto di tanti pensieri, domande ma anche risposte.
E a me ne hai date davvero tante di risposte. Sempre sincere. E proprio per questo finivamo spesso a litigare. Perché la verità fa male ma tu la cercavi sempre. Non ci parlavamo per mesi, poi tuo papà ci dava una spinta, ci sedevamo davanti ad una bella carbonara e facevamo pace tra una risata e l’altra. E ogni volta che facevamo pace il nostro rapporto cresceva.
Tu eri così!
Un’anima pura in cerca di un po’ d’amore e un po’ di spensieratezza.
Davi tutto quello che potevi agli altri, senza limiti. Negli amori, nelle amicizie, nella famiglia.
E poi riversavi tutto nelle canzoni. Sempre!
A penna. Su un bel foglio. Perché eri un’eterno romantico in tutto.
Sei stato una persona incredibile nella mia vita. Mi hai fatto crescere e insegnato tanto.
Ti scrivo queste cose mentre riascolto i tuoi pezzi perché mi aiuta a tirare fuori tutto e a capire anche molte cose del tuo animo che non avevo ancora colto.
In quella sofferenza che sento però io ci trovo sempre quell’enorme sorriso nascosto.Quello con cui ti ricorderemo per sempre e che continuerà a darci un motivo in più per lottare nei momenti difficili, a non buttarci giù, a ringraziare per la vita incredibile che ogni giorno abbiamo tra le mani e a lottare per i propri sogni.
Sei un simbolo Michi.
Grazie per tutto quello che ci hai lasciato.Faremo di tutto per continuare a dare voce a quello che avevi dentro e per ricordarti così…con questo sorriso tenero che ci faceva bene.
Un po’ sognatore, un po’ romantico, un po’ testardo, un po’ pazzo, un po’ ribelle.Ciao brother e grazie davvero di tutto! Ci mancherai tantissimo“
LA DEDICA SUI SOCIAL DELLA FIDANZATA
C’è il un buco nero, un’enorme tristezza… quella della fidanzata, Luna Shirin Rasia, lontana dal mondo della spettacolo e da sempre rimasta in ombra sino ad oggi per apparire solo sui social con un ultima dedica, dovuta, voluta…
“Grazie, grazie di tutto, per sempre nel mio cuore. Il destino ci ha fatti incontrare e come per magia ci ha fatto vivere momenti di amore puro, di gioia immensa in piccoli momenti e gesti, quelli che tanto amavamo. Ti ringrazio infinitamente per avermi fatto credere in me stessa e nell’amore. Non so quando e se sarò pronta a rituffarmi in questo mondo, ma ci riuscirò, te lo prometto cuore mio, perché la forza che mi hai dato tu nessun altro mai riuscirà a darmela. Vivrò a pieno la vita per me e per te, sarai sempre in tutti i miei momenti e pensieri.
Ora smetti di sognare e vola tra le stelle e tuffati dentro al mare.
Lulu“
La rabbia e il dolore della famiglia
E tra queste emozioni c’è la rabbia e il dolore della famiglia, di Domenico Merlo e Katia Ferrari, che hanno perso il loro unico figlio a 28 anni e che a lui chiedono di aiutarli ad andare avanti (“Ciao amore mio grande. Saluta tutti lassù però ricordati che qui sotto ci siamo noi e sarai tu che dovrai darci la forza per andare avanti, altrimenti non ce la possiamo fare. Sarai sempre la mia vita, ciao amore mio grande” ha scritto mamma Katia sui social).
Una famiglia che deve lottare con un’ombra in più… la paura che Michele potesse essere salvato.
Per questo la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, come comunicato dal procuratore capo Giuseppe Amato, un gesto necessario per far sì che venga effettuata l’autopsia e che vengano svolte le attività investigative connesse atte a verificare se vi siano starti errori o omissioni prima del ricovero all’ospedale Maggiore, che abbiano determinato irreversibilmente la sorte di Michele Merlo.
Si perché il ragazzo si era recato in pronto soccorso ore prima ma era stato rimandato a casa con un antibiotico come confermato anche da un messaggio mandato alla fidanzata: “Mi dicono che intaso il Pronto Soccorso per due placche in gola“.
Lo stesso è stato dichiarato dal padre di Michele Merlo a Il Corriere della Sera: “Si sentiva male da giorni» e che era già andato in ospedale, al pronto soccorso di Vergato, ma lì probabilmente i sintomi erano stati confusi con una semplice forma influenzale ed era stato rimandato a casa con la sola prescrizione dell’antibiotico.”
Morgan e lo scivolone evitabile
E purtroppo attorno a questo tragico evento ci sono anche le sfumature peggiori o le imperfezioni degli esseri umani. Come i no vax e i loro messaggi che collegano la morte ad un vaccino, mai fatto tra l’altro, e che sono comparsi su tutti i social (compresi nei commenti alla nostra ultima intervista con Michele del 2020, opportunamente cancellati) o una brutta uscita di Morgan che in questo momento, per quanto detta in buona fede, poteva essere evitata.
Il cantautore infatti rispondendo ad un commento su Instagram ha affermato:
“Se quel testone mi avesse dato retta l’avrei portato dove sta Marco Mengoni, perché aveva un talento strepitoso ma ha fatto un errore di valutazione, cadendo nella trappola del suo nemico. Io invece gli ero amico sul serio e continuerò a esserlo”
Michele merlo… per fortuna rimane la musica
E infine c’è quel pizzico di rabbia per tutte quei siti che non hanno mai calcolato il suo talento ma che ora hanno un articolo per ogni aspetto della sua vita.
Ci sono le grandi radio che non hanno mai passato i suoi brani, non perché non fossero validi, ma perché in Italia gli emergenti non vengono trasmessi dalle radio (salvo qualche emittente ancora coraggiosa) e che nella giornata di ieri hanno realizzato immagini di tutti i tipi ad hoc sui social per salutarlo.
E poi c’è quell’ultima emozione, quella della musica, quella resta e ha la forma di due album completamente diversi tra loro (ma anche di un libro, un romanzo intitolato Cuori stupidi): Cinemaboy di Cinemaboy e Cuori stupidi di Michele Merlo.
Anche se è triste sentire risuonare queste canzoni solo ora, vedere gli stream salire, è giusto ugualmente che accada e che di Michele si continui a parlare, magari ripartendo proprio dalla musica, magari pubblicando quelle canzoni a cui aveva finito di lavorare nelle scorse settimane… solo così un artista non smette mai di vivere… lasciando suonare la sua musica.
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