Pagelle Nuovi singoli italiani in uscita il 25 giugno 2021 a cura del critico musicale Fabio Fiume.
Ed ecco anche questo Venerdì sfornate le pagelle. Non si placano le uscite tipicamente estive e forse quest’anno si sta un po’ esagerando: se escono 30 canzoni tutte sullo stesso stile e tutte alla ricerca di diventare il tormentone dell’estate, è probabilissimo ( se non sicuro ) che il vero tormentone lo diverrà la canzone che saprà distinguersi.
In attesa di capire quale, ecco a voi le mie recensioni di alcune delle uscite di questa settimana… e ricordate, nelle mie pagelle ai nuovi singoli, il voto di solito oscilla tra il 3 e l’8, difficilmente scendo o salgo oltre questo parametro. Ma è capitato…
Iniziamo…
Aiello – Fino all’alba
Forse parla un po’ di se e del suo vissuto Aiello in questo pezzo che ha qualche apertura alla Mengoni prima maniera dal punto di vista vocale, ma rende nuovamente l’artista sano portatore di ritmi caldi, tipici della sua terra, del sud.
Sicuramente è un ritorno verso lidi che l’artista conosce bene e possono apparire già soliti per lui; però è su queste tinte che sa esprimersi al meglio e, cosa non trascurabile, trovare anche intelligenze strumentali nell’arrangiamento che lo rendono interessante anche dopo più ascolti.
Sette
Alessio Bernabei – Ansia
Rapito durante il suo percorso dagli Oasis, ripuliti da alcol e beghe familiari, e mischiati con discorsi pop più disimpegnati e corrivi, Bernabei ritorna di nuovo. E’ un nuovo Alessio senz’altro, meno imprigionato in discorsi danzerecci di dubbia resa, anche se è un po’ troppo presto per capire se il nuovo stile gli si confà del tutto.
Per il momento abbiam gettato le basi con un pezzo che non ascriverei alla voce capolavori, ma che non cestinerei nemmeno dopo pochi ascolti. E poiché lui gioca nel testo a far rime con Bernabei, sai che ti dico Alessio? Che ti metto…
Sei
Lele Blade & Young Snabb – Just for run
Hip hop con chitarre ad arpeggiare ed un po’ di spagnolo ad ammorbidire, cosa che fa sempre tanto estate. Blade prosegue la sua corsa verso una notorietà nazionale non snaturando se stesso ed il risultato, per quanto con tematiche sempre abbastanza abusate nel mondo rap/trap, è decisamente internazionale.
Sei +
Camelia & Donatella Milani – Caleidoscopio
Il gruppo indie e la cantautrice famosa quarant’anni fa si uniscono per un pezzo… che è un reggaeton? Ma davvero, davvero? Sembra veramente qualcosa strappato al repertorio di Elettra Lamborghini! Pur non essendo brutto, in quanto almeno orecchiabile, è proprio uno stereotipo, un già sentito. Che senso ha?
Quattro
Anna Capasso – Ballo da sola
La cantante e attrice cede in questo brano ad proposta modaiola e danzereccia, con un testo prevedibile e dai colori usati per l’arrangiamento molto abusati. Il valore aggiunto è la bella voce, piena, questa si, di colori variegati, sicuramente più della base stereotipata e del testo scipito.
Cinque
Chiamamifaro – Limiti
Certo è che se della persona con cui condividi la vita ormai vedi solo gli errori ed i limiti, forse la storia è davvero arrivata al capolinea! L’artista lo racconta con la sua vice un filo infantile, sicuramente indisponente, ma bisogna dire che la cosa ci sta se stai sputando fuori le cose che non ti vanno , no? Arrangiamento essenziale, semplice e suonato.
Sei
Comete – Solo cose belle
Avrebbe potuto chiamarsi “Che ne sai tu” questo singolo, ma Comete (Eugenio Campagna ndr.) da cantautore intelligente non si fa scoprire prevedibile e preferisce concedere titolo ad un momento del pezzo fra l’altro nemmeno così sottolineato, nel mezzo di un inciso affrontato con una certa veemenza. Dato il testo, il piglio più incisivo, ci sta pienamente.
Sei ½
Fred De Palma & Anitta – Un altro ballo
Torna all’italiano Anitta e torna soprattutto a De Palma che aveva abbandonato appena 12 mesi fa. Il pezzo è solito, esattamente ciò che ti aspetti, con De Palma che gioca a fare voci diverse e lei che intona l’inciso e poco più. Di originale ci sono gli innesti di corali di matrice africana, che forniscono al pezzo quel tocco, giusto un pizzico, di novità. Ovviamente non basta.
Cinque
Andrea Di Donna – Senza destinazione
Nonostante il testo abbia più di qualche passaggio interessante, il tutto finisce con l’apparire un po’ troppo adolescenziale, soprattutto per via dall’impostazione vocale di Andrea. Sicuramente c’è un’attenzione del nostro verso il cantautorato importante della nostra musica, cosa rintracciabile nell’arrangiamento che è piuttosto essenziale e diretto. Artista a cui concedere tempo… da attendere.
Sei =
Clicca su continua per la seconda parte delle pagelle nuovi singoli italiani del 25 giugno 2021.