Matteo Faustini Stanco di piangere testo e audio del brano pubblicato a sorpresa dal cantautore, una canzone che esce per essere ascoltata e che ferma il tempo fregandosene dell’estate e del clima che si “dovrebbe” respirare.
A tre settimane dal lancio del primo estratto dal suo secondo album in uscita nei prossimi mesi, Matteo Faustini ha sentito l’urgenza di far uscire una canzone totalmente diversa dalla precedente.
Un brano “di sperato” ma al tempo stesso, a suo modo, “di speranza” in cui affronta nel suo modo personale l’evento più tragico per un essere umano, quello che sconvolge la vita essendone il suo esatto contrario… la morte di una persona che si ama.
Il cantautore ha postato la copertina del brano sulla pagina Instagram accompagnata da queste parole:
“Perdere non è mai bello, soprattutto se quello che perdi è una persona.
Dentro a queste note esprimo il senso di impotenza di fronte alla morte e il mio arrendermi all’accettazione.
Accettare per sopravvivere.Ma arriva un punto in cui si deve dire basta ‘sopra’, voglio solo ‘vivere’, per innamorarmi ancora del tempo che si nasconde dietro all’opportunità di un altro giorno qui sulla Terra.
Ho scritto questa canzone per avere un posto sicuro dove piangere la perdita di un’anima che mi apparterrà dentro.“
Il brano racconta la scomparsa del nonno i Matteo…
“Ho scritto questo brano in seguito alla morte di mio nonno, per avere un posto sicuro dove piangere la perdita di un’anima che mi apparterrà dentro.
Il videoclip vuole rappresentare il dolore e la sofferenza che ho provato e che ancora oggi provo, sempre. Vuole anche e soprattutto lasciare spazio alla speranza e all’amore, ai gesti e alle scelte che facciamo, perché non muore mai nulla che sia passato per il cuore.”
Il brano è fuori per l’etichetta discografica Dischi dei sognatori.
Matteo faustini Stanco di piangere testo e audio
(Di Matteo Faustini
prodotto da Enrico “Kikko” Palmosi)
Dove sei?
Dove sei?
Dentro un libro è
tutto più facile
se qualcuno muore
puoi girar le pagine
e tornare indietro senza vittime
ma nella mia biblioteca di anime
ce ne è una che ha smesso di scrivere
Vorrei fossero solo metafore
la speranza non è affidabile
perché un po’ si arrende
un po’ vuole combattere
vuole vendere copertine che
fuori stanno “tutto bene, grazie, e te?”
ma poi dentro non smette di piovere
vorrei avere un cuore impermiabile
Sono stanco di piangere
di stare sempre così male
sono stanco di piangere
non serve a farti ritornare
stanco di piangere
hai preso un pezzo di me
e ora mi sembra inutile
guardare il cielo e chiedere
dove sei?
dove sei?
Dentro un libro è
tutto più facile
se sta per morire un buono
io smetto di leggere
ma dentro alla vita
non puoi smettere
e in un mappamondo pieno di anime
ce ne è una che ha smesso di battere
vorrei tornare indietro di due pagine
Sono stanco di piangere
di stare sempre così male
sono stanco di piangere
non serve a farti ritornare
stanco di piangere
hai preso un pezzo di me
e ora mi sembra inutile
guardare il cielo e chiedere
dove sei?
dove sei?
Amore dove sei?
dove sei?
Sei negli occhi
sei nel cuore
sei nei gesti che io imiterò
il futuro è un posto dove prima o poi
ti raggiungerò
nel bagaglio della vita
io ci metto le persone
ed ogni volta che mi mancherai
verrò a trovarti in questa canzone
ma dove sei?
dove sei?
Amore dove sei?
dove sei?
Foto di Marco Piraccini
Grafica di GA Artwork