Pensate che grande soddisfazione per un artista vedere il proprio faccione tra i grattacieli di New York, in un gigantesco Billboard luminoso nella celebre Times Square.
Ci è passata Laura Pausini dopo la vittoria del suo quarto Latin Grammy (quattro vittorie su otto nomination, un risultato irripetibile per un’artista italiana). In quel momento staff ed etichetta hanno deciso che fosse giusto celebrarla e ringraziarla con questa enorme immagine luminosa che sottolineava: “Congratulations Laura Pausini. The only Italian Artist to win a GRAMMY and Four LATIN GRAMMYs” (vedi qui).
Recentemente sono comparsi con un Billboard branderizzato Spotify anche i Måneskin.
La motivazione? Giustissima, il successo a livello mondiale dei brani della band sulla nota piattaforma streaming. Un secondo Billboard, a meno di un mese, è arrivato per la band composta da Damiano, Victoria, Ethan e Thomas in questi giorni.
Questa volta si celebra l’inserimento e la conquista della cover della playlist Spotify TTH (Today Top Hits), la playlist “più grande del mondo” visto che è seguita da oltre 28 milioni di follower.
Insomma un Billboard a Time Square, a New York, ha un grande senso se si vuole celebrare i successi musicali italiani nel mondo. Del resto parliamo di pubblicità e, come tale, non è che ti ci mettono in tutto il tuo splendore gratis. Servono soldi (e nemmeno tanti quanti potreste pensare) o importanti partnership.
Essendo pubblicità un Billboard può aver senso anche se si vuole lanciare un disco a livello mondiale, magari un disco con collaborazioni internazionali come hanno fatto per Sfera Ebbasta con il suo Famoso che vede la presenza di artisti come J Balvin e Diplo.
Quando un Billboard a Times Square diventa insensato ai miei occhi? Quando lo si realizza per artisti che all’estero non hanno seguito, quando è solo un eccesso di ego o, e quest’ultima la vince, quando si vuole aumentare la percezione dell’artista mandando poi un comunicato stampa che dice più o meno “Wow… XXX è comparsa/o nella celebre piazza di Times Square a New York incantando i passanti…” e bla bla bla vari.
E noi testate, ci metto anche All Music Italia dentro, a riportare la notizia. Ma quale notizia, quella di un cartellone pubblicitario acquistato. Mi applaudo da solo.
Ecco, il valore del Billboard a Times Square è venuto a mancare. Vederci su artisti come Laila Al Abash, Levante e Madame, con tutto il rispetto per queste artiste e la loro musica, non ha nessun senso e banalizza anche il senso stesso di quel traguardo.
I Billboard sono un grande veicolo promozionale, se si è noti nel mondo, altrimenti sono come calamite su di un frigorifero.
In ogni caso siccome anche io ho un bel ego, un pensierino di metterci il mio faccione, magari mentre alzo un bel dito medio verso un po’ di persone, debitori e gente varia (passanti di Times Square compresi) ce lo faccio, me lo merito.
Tra l’altro a settembre è il mio compleanno, colgo l’occasione per buttarla lì ai miei amici e follower… ma scegliete bene la foto, mi raccomando!