Riforma delle radio. Ormai ci siamo, il Consiglio dei Ministri, ha convocato le radio per riscrivere le regole del settore. Lorenzo Suraci, a capo del gruppo Rtl 102.5 (la radio più ascoltata d’Italia) , Radio Freccia e Radio Zeta (radio dedicata alla nuova musica italiana) ha dichiarato al riguardo: “La riforma sia dettata da chi nella radio ha investito e vuole crescere e non da fantomatiche associazioni non rappresentative“.
Ieri, 5 agosto 2021, sul tavolo del consiglio dei ministri è arrivata una questione molto spinosa, quella del possibile spegnimento di tutte le frequenze radiofoniche in FM a favore del digitale DAB.
L’esecutivo ha deciso di convocare i rappresentanti delle radio per il prossimo 9 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico per discutere insieme regole e tempi.
“Nessuna tagliola dall’alto, regole e road map saranno scritte insieme con gli operatori del settore”, hanno fatto sapere del ministero.
Prontamente è arrivata la risposta di Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, la prima radiovisione italiana:
“Lo spegnimento dell’FM in favore del DAB rappresenterebbe un vero e proprio attacco alla radio commerciale e indipendente e ne decreterebbe la morte. E’ una questione che riguarda milioni di persone e che il Governo non deve sottovalutare.
Ci auguriamo che le istanze del nostro settore possano essere prese seriamente in considerazione e che le regole del sistema radiofonico possano essere riscritte dagli operatori che nella radio hanno investito e che mirano a crescere e non da fantomatiche associazioni non più rappresentative”.