Salmo, dopo gli eventi e le polemiche del Concerto di Olbia, critiche dei colleghi comprese, rompe il silenzio e spiega quale era il suo intento… fare una grande, e discutibile (non tanto nei concetti, ma nell’attuazione), protesta.
Il rapper sardo lo fa attraverso delle storie nella sua pagina Instagram. Ecco il suo lungo monologo in versione integrale.
SALMO e la sua protesta
“Tre giorni prima del live ho fatto piazzare sotto la ruota panoramica, nel centro di Olbia, un piccolo palco.
I primi due giorni dovevano esibirsi vari artisti locali e il terzo giorno toccava a me. Il tutto è stato organizzato sotto falso nome infatti nella locandina c’era scritto Dj Triplo, non Salmo. Gli organizzatori, quelli del comune, non avevano idea di chi fosse Dj Triplo.
E non sapevano di trovarsi davanti 3.000/4.000 persone. Ho comunicato il posto e l’orario tramite messaggio e passaparola, come si faceva una volta. Quindi se vi state chiedendo come hai organizzato questo live… così, non era molto difficile. Bastava usare solo un po’ di fantasia.
Ora sarò sincero con voi ragazzi, sapevo di andare incontro a un marea di merda, ma non me ne fregava un caxxo. Ora che io abbia fatto una caxxata, è discutibile.
Perché il live è stato fatto sotto la ruota panoramica, a dieci metri dal corso dove, visto che è una zona turistica, ci saranno 10.000 persone al giorno in giro tutte ammassate senza mascherina, anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più.
Cioè se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato al balcone sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto, quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto, senza recinzione, senza ingresso, senza biglietti, accessibile a tutti a fianco al centro, in una zona turistica.
Prima di cantare sul palco ho detto delle cose importanti al microfono, perché la mia idea iniziale era di fare una protesta. Poi ho cantato perché è quello che faccio, cosa dovevo fare, ballare? Ho detto delle cose importanti riguardo le regolette che ha imposto lo stato per i concerti, che sono patetiche. Perché dentro il concerto ti devi comportare in una maniera, poi esci fuori dal recinto e fai il caxxo che ti pare, e allora non va bene.
A me non mi va di fare dei live così in maniera molto triste, e vedere le persone sedute, distanziate con le mascherine. Io non ci sto. Ho fatto l’ipocrita, lo stronxo? Però mi sono battuto per le mie idee. Perché le regole non vanno bene.
E quando ho detto la frase – Non puoi definirti un artista se non infrangi le regole – se non avete capito quella frase è semplice, perché non siete artisti. E alcuni dei miei colleghi, che non l’hanno pensata come me, ovviamente ognuno può esprimere la propria opinione, sappiate che per voi è una sconfitta artistica perché questa cosa la dovevate fare anche voi. Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole, questa cosa riguarda anche voi.
Invece voi state nelle vostre villette a collezionare i vostri caxxo di vestiti Versace o Gucci e a sbattervene le palle e avete paura di perdere le cose. Rischiate ogni tanto nella vita, battetevi per qualcosa, che vi interessa la musica.
Ma secondo me sapete qual’è il problema? È che della musica a voi non ve ne frega un caxxo. Non avete le palle per rischiare.“
Sul finire delle storie arriva poi una risposta diretta Fedez, non taggato da Salmo nelle proprie storie…
L’attacco diretto a Fedez
“Poi per chiudere tutto questo pippone, e so che questa è della cosa che vi interesserà di più, perché del resto che ho detto non ve ne frega un caxxxo.
Fedez, non ho aderito alle tue iniziative, seppur giuste, perché mi stai sul caxxo. Ed io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però penso che tu sia un ultimo politico, sei bravissimo come politico ed è quello che devi fare, te lo auguro.
Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare una raccolta fondi per aiutare la Sardegna. Perché in quello tu sei bravissimo, per questo te l’ho chiesto.
Però sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità. Vorrei chiederti se, ogni qualvolta dovrò discutere con te, se devo discutere con un artista o con un politico. Perché lo vorrei capire perché a me sembri proprio un politico, non un artista. Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia“.
LA RISPOSTA DI FEDEZ