Maurizio Carucci, frontman degli Ex-Otago lascia la musica?
A darne la notizia a mezzo social è stato proprio la voce (e tastierista) della band. Dalle parole di Maurizio si percepisce un grande disagio emotivo per il lungo periodo che stiamo vivendo da ormai 1 anno e mezzo a questa parte. Un malessere causato da diversi eventi avvenuti nella sua vita e amplificato dalla pandemia e da tutte le restrizioni che ha portato con essa.
Gli Ex-Otago si formano a Genova nel 2002 e, nel 2003, pubblicano il loro primo disco con un’etichetta indipendente. The Chestnuts Time è il titolo dell’album. Da allora la loro popolarità cresce anno dopo anno nel circuito indie e li porta a tenere concerti in tutta Italia.
Nel frattempo escono altri cinque album (a cui si aggiunge un EP con Paletti nel 2014) l’ultimo dei quali, Corochinato, a febbraio del 2019.
La band raggiunge il momento di massima popolarità proprio nel 2019 grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo.
LE PAROLE DI MAURIZIO CARUCCI DEGLI EX-OTAGO
“Non ci sto più dentro.
Mollo la musica, ho deciso.
Voglio concentrarmi su meno cose e ritrovare un po’ di serenità.
Non riesco più a capire il senso del mio fare musica.”
Queste le parole con cui inizia il lungo post dell’artista, parole a cui seguono delle motivazioni, motivazioni che sente di dover dare a quelli che da anni lo seguono nel suo percorso artistico…
“Amo suonare con gli otaghi, amo gli otaghi in generale, ma è da un po’ di tempo che non riesco a trovare la luce e la via dentro al progetto.
Lascio e mi dedico solo alla terra.Nell’ultimo anno ho vissuto momenti tra i più potenti della mia vita; la perdita di un caro amico Gwydion (in arte Nebbiolo) due viaggi molto intensi e una crisi d’identità devastante.
Avevo messo in pausa il mio profilo Instagram ma me l’hanno ‘rubato’ poco dopo e non sono più riuscito a riaverlo, l’ultimo dei miei problemi penso.“
Come dicevamo in apertura, come per tanti di noi, anche la pandemia ha avuto il suo peso nello stato d’animo del leader degli Ex-Otago…
“La pandemia in generale di sicuro non ha aiutato.
Un epoca vacillante.
Un tempo muto.Ho passato mesi e mesi con dolori allo stomaco, soprattutto la notte.
Non stavo bene.
Sono una persona troppo emotiva, se non sto bene con la testa, non sto bene neanche con il corpo in maniera chiara e diretta.In questo grande casino che è stata la mia mente nell’ultimo periodo, ho percepito qualcosa che nell’immediato non sono riuscito a leggere del tutto.
Una sorta di creatura senza forma ma con una forza disumana.
E spingeva, e spintonava.
Un vento, un oceano, una musica.
La mia musica.”
Noi ovviamente ci auguriamo che Maurizio ritrovi la serenità necessaria, non solo a chi fa musica, ma a tutti noi e gli stimoli per fare musica.
AGGIORNAMENTO
In un commento sotto al post, commento che a molti è sfuggito tra le centinaia lasciati dagli utenti, Maurizio ha specificato che non molla la musica. Ecco qui a seguire:
“Non mollo la musica anche se ho pensato seriamene di farlo, e non mollo gli otaghi.
Ho voluto rendervi partecipi del momento che ho passato in modo che possiate capire e apprezzare meglio quello che verrà.
L’ultima parte del post, fa intuire un nuovo possibile inizio. Vi voglio bene.”