23 Settembre 2021
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23 Settembre 2021

Carmen Consoli: guida all’ascolto del nuovo album, “Volevo fare la rockstar”, brano per brano

Sono 10 le tracce che compongono questo nuovo disco prodotto da Carmen Consoli, Toni Carbone e Massimo Roccaforte.

Carmen Consoli Volevo fare la rockstar
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Carmen Consoli Volevo fare la rockstar, il nuovo album della cantantessa raccontato brano per brano.

Il disco, fuori dal 24 settembre, vede alla produzione artistica Carmen Consoli, Toni Carbone e Massimo Roccaforte.

Gl arrangiamenti sono di Carmen Consoli, Massimo Roccaforte, Toni Carbone e Antonio Marra.

Andiamo a scoprire l’album canzone per canzone…

Carmen consoli volevo fare la rockstar

Carmen Consoli Volevo fare la rockstar

Sta Succedendo
(Testo: Carmen Consoli / Musica: Carmen Consoli, Massimo Roccaforte)

Scritta a quattro mani con Massimo Roccaforte, la composizione di questa musica così solare ha preceduto la scrittura del testo, guidandone il contenuto.

È una canzone sull’Amore che bussa alla porta (“Sta succedendo / Sì sta succedendo”) con le sue trepidazioni e i passi falsi (“Un’imprudente parola di troppo”), su un sentimento così forte da mettere tutto a soqquadro e che come “un uragano ci fa perdere il controllo”.

Ma non si può sempre sfuggire a questa vertigine perchè “Sporgersi è un dovere a volte necessario” se vogliamo provare a superare i nostri stessi limiti.

L’aquilone
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

È dedicata a un ragazzo che sapeva sognare (“dicevi che tutto è possibile / che nell’infinito prima o poi due rette si incontrano”) ma che ha messo da parte quei sogni ingannando il tempo “un traguardo dopo l’altro/come anime in carriera senza alcun rimpianto”.

Ora però quei ricordi bussano alla porta e chiedono conto e occorre “riprendere il filo di un vecchio discorso / raccoglierlo poi dipanarlo…un intralcio dopo l’altro”.

È solo nella parte finale della canzone che entra l’orchestra: gli archi rappresentano l’emozione che arriva nel tempo, che ha bisogno di tempo per essere elaborata, occorre attendere che cresca.

Una domenica al mare
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

È un invito ad ascoltare il proprio cuore (“Se solo ci fermassimo a respirare col cuore”), a non lasciare indietro i propri desideri; così anche il sogno più grande si può avverare (“dimmi che non sogno e son desta / è la mano di mio figlio che mi afferra”). Anche quando viviamo momenti bui “La vita è un giorno da ricordare / un anno in più nel bene e nel male”, è “una domenica al mare / un’alba nuova da respirare”.

Mago magone (feat. Doxy601)
(Parole: Carmen Consoli / Musica: Carmen Consoli, Massimo Roccaforte)

Qui le carte dei tarocchi (il mago, gli amanti, il carro, la giustizia, la fortuna, il diavolo, le stelle, la luna) sono una metafora di certi manager e politici che promettono facili prodigi, sanno far leva sulle debolezze d’ognuno (“a premere tasti dolenti è un campione…sforna un copione per ogni occasione”). Sono annunciati da imbonitori circensi, come si ascolta nella coda della canzone.

Questo Mago magone è un deejay scalcinato: alza la musica e tra “rhum e salsa il mago si lancia”, poi però esagera, “si incarta / inciampa e chiama tutti giù per terra” e finiscono al tappeto danza e magia (“Abracadabra è finita la danza”).

L’ambientazione musicale surf accentua la chiave ironica del pezzo.

Le cose di sempre
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

Una lettera per il figlio Carlo: spetta a Carmen indicargli il valore delle cose, il rispetto dovuto all’altro e alla natura (“insegnarti a rispettare le idee, le debolezze altrui, le piante e le zanzare”), ma come fare “in questa enorme confusione in cui l’evidenza è un’opinione”? Come fare se “proprio io (che) non mi sono mai saputa orientare”?

Una risposta può essere trovata nelle piccole cose, nella natura (“il chiarore della luna e delle favole / si poserà con grazia sulle cose di sempre”), sono Le cose di sempre che abbiamo davanti agli occhi senza riuscire più a vederle. Per questa ragione il brano rimanda ad ambientazioni sonore d’altri tempi, con le tensioni armoniche (le minori seste) tipiche della musica anni Cinquanta e il sapore retrò del bolero.

Qualcosa di me che non ti aspetti
(Testo e Musica: Carmen Consoli)

Cosa possiamo fare se un incidente diplomatico (l’uccisione del generale iracheno Soleimani da parte di missili americani) ci porta sulla soglia di una nuova guerra (“nei cieli assolati sfrecciano i caccia americani / sbrighiamoci allora prima che sia domani”)? Se i bambini in Africa non riceveranno regali per Natale (“Malaika quest’anno Babbo Natale non porterà dolciumi o regali”) o se “illustri shamani” dicono che “l’effetto serra è una superstizione da scienziati”?

Potremmo ricominciare da noi stessi e da rapporti più empatici con gli altri (“Se vuoi possiamo riprovare a presentarci …provare a riascoltarci”).

Da un punto di vista musicale, Qualcosa di me che non ti aspetti è una canzone molto solare, con una grande apertura solare nei ritornelli; perché c’è sempre una soluzione, un’altra possibilità.

Clicca su continua per la seconda parte della guida al nuovo disco di Carmen Consoli Volevo fare la rockstar.

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