Nella puntata in onda oggi di Amici 21 Maria De Filippi ha dato una lezione di vita ai ragazzi che intendono partecipare al suo programma.
Il tutto è nato dopo la visione di due filmati, uno relativo a Inder, e uno su Flaza, in cui viene mostrato che dopo il provvedimento disciplinare che ha mandato in sfida quattro di loro, poco è cambiato nel loro comportamento.
Continue infrazioni nell’uso del cellulare, lezioni saltate, mancanza di rispetto per costumisti e professionisti.
Ad un certo punto la conduttrice chiede a Flaza perché non ha voluto togliersi gli occhiali a lezione e lei risponde – avevo le occhiaie, mi dava fastidio mi vedessero a casa. Questa risposta un po’ superficiale fa scattare in Maria De Filippi il bisogno di chiarire ai ragazzi una serie di cose riguardo ad Amici.
Il discorso di Maria De Filippi
Maria è chiara: Amici è un talent, è un programma televisivo ed è anche una scuola. Per questo ci sono regole chiare, regole che servono a formare i ragazzi e il loro talento, anche dal punto di vista umano.
Ecco a seguire il discorso di Maria De Filippi:
Non potete prendere della televisione e di questo programma solo quello che vi piace e non fare il resto. Io sono qui in onda ora ma anche quando non sono qui continuo a lavorare al programma esattamente come quando non sono qui.
Se scegli di non farlo, allora scegli un altro mestiere, non c’è nessuno che nasce bravo, si può avere un gran talento, ma nessuno con un gran talento può andare avanti se questo talento non è coltivato, migliorato o reso unico.
Ve lo dico perché se venite qua con la speranza che il vostro inedito spacchi su Spotify ma non andate a solfeggio, se venite pensando che qualcuno vi faccia le coreografie ma del resto non vi interessa, non venite.
La differenza tra altri talent e questo, talent che esistono e sono belli e creano anche successi discografici e di ballo, ci sono. Ci sono altri talent dove questa cosa non è richiesta. Non la chiede nessuno negli altri talent e ricordatevi che agli altri talent appartengono successi discografici esattamente come a questo.
E ci sono fior di trasmissioni sulla danza che vanno benissimo. E questo programma funziona così, e non ho nessun problema se adesso qualcuno si alza e mi dice – senti non mi va, non mi va di alzarmi alle 7, non mi va di far palestra, non mi va di non poter guardare il cellulare…
Non c’è nulla di male. Quando a me non va di fare una cosa lo dico. Ma non mi metto qua a prendermi rimproveri da tutti. Non serve a nessuno, serve solo a casa dove dicono – guarda questa.
Quando vi facciamo cantare o ballare in puntata, lo facciamo per voi, per dare valore ai sacrifici fatti in settimana.
Ricordate che se voi nella vita vendete i dischi, se riuscite ad andare a ballare come la D’Amario a New York, per me, e per tutti quelli che fanno questo programma, è una medaglia. Nessuno di noi ha interesse che voi facciate male.
Quando Sangiovanni fa tutti i dischi di platino che ha fatto, per me è un grande risultato per questo programma. Quando Alessandro va a ballare Tokyo, per noi è un gran risultato. Ma e poi mai vi metteremo in condizione di non far vedere quello che avete fatto. Ma dovete fidarvi di noi o il rapporto si interrompe e non può che essere così.