Pagelle Nuovi singoli italiani in uscita il 29 ottobre 2021 a cura di Fabio Fiume.
Come ogni venerdì appuntamento con le pagelle nuovi singoli italiani in uscita, in questo caso, il 29 ottobre. Alcuno buone proposte in questo venerdi di novità che probabilmente faranno strade importanti. Non perdete però di vista anche cose che magari così radiofoniche non sono ma meritano di essere ascoltate e di fare strada, magari in altri contesti.
Cominciamo subito…
Aka7even – 6 pm
Malinconico al punto giusto in questa ballata l’ex amico di Maria, che ha già forza per diversificare la proposta, rispetto a quel con cui è emerso e gli han dato successo dopo il talent.
Il brano funziona perché la vena malinconica è bilanciata da un’irruenza di buon impatto nell’inciso. Avrei usato qualche effetto in meno sulle voci; meglio non toccare certe note ma poi saperle riproporre live senza problemi. Soddisfacente comunque.
Sette
Arkesia – Beltane
Brano di evocazioni celtiche per la band che però, confesso, fatico a trovare l’utilità di un lancio radiofonico. E’ un pezzo che ha un suo mondo e non è certo quello che passa per una promozione radiofonica che non potrebbe che essere prossoché nulla.
Senza Voto
Carmen Consoli – Qualcosa di me che non ti aspetti
Profuma di anni 60 la musica di questa nuova canzone di Carmen che rimanda, anzi rimarca l’importanza che può avere un gesto per chi è abituato al freddo. Come dice nell’inciso esso può diventare un raggio di sole inatteso. Musica ricca, molto suonato e con idee che, pur arrivando dal passato, si rivelano moderne e persino ambiziose, vista la povertà musicale delle attuali proposte.
Sette
Manuel Cossu – Antifilosofia
Un filo di Battiato a condimento di questa base synth arricchita di chitarre elettriche. Anche il cantato, in qualche inflessione, richiama il mai dimenticato maestro siciliano. Avrei aumentato i bassi però, perchè il pezzo veleggia tutto, voce compresa, su tonalità alte da meritare un bilanciamento. Correzioni.
Cinque+
Giuliano Crupi – Filtro
Ballata arrangiata con pochissimi fronzoli e con suoni essenziali. Si rivela però fragilina perchè, almeno nel momento in cui si decide di farla esplodere, nel secondo inciso, bisognava farlo per davvero. Invece alla fine resta tutto molto low profile, che però rischia di annoiare ad un secondo ascolto.
Cinque
Ghali – Wallah
Brano riempipista cantato in più lingue, quelle di cui l’artista è padrone: italiano, francese, arabo. Parla della voglia di tornare a stare assieme espressa come possibilità di ballare.
Ho trovato la base un po’ debole rispetto a tante altre cose proposte da Ghali. Avrei spinto più su qualche riferimento mediorientale usato per arricchire un bit tutto sommato semplice e ad un certo punto ripetitivo. Accettabile ma mi aspettavo di più.
Sei
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