Giuliano Crupi ha lanciato il suo nuovo singolo Filtro.
Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali, streaming e di download.
Abbiamo raggiunto Giuliano Crupi per una lunga intervista in cui si racconta tra il presente ed obiettivi futuri.
Diversi i temi affrontati con Giuliano ed abbiamo diviso l’intervista in tre temi: Filtro, Giuliano e Futuro
Giuliano Crupi – L’intervista
Ciao Giuliano, partiamo subito dal presente. Hai lanciato Filtro, il tuo nuovo singolo che si racconta in modo chiaro, senza giri di parole… senza filtri. Puoi approfondire il tema?
Ciao, è sempre un piacere. Filtro vuole mettere in luce il potere della fragilità umana, sottolineando che quando la si accetta e la si mostra, si acquisisce forza perché acquistiamo autenticità e verità verso noi stessi e verso gli altri. Oggi più che mai siamo nell’epoca dei filtri e del deficit dell’attenzione, social e non, l’epoca in cui molti ostentano il benessere a tutti i costi, associando la felicità a un concetto distorto di successo e di bellezza.
Non ascoltiamo, non ci ascoltiamo, siamo distratti, non presenti, “perdendoci così quegli attimi di eterno”. Siamo perennemente connessi a chat, email, social e poi sconnessi da noi stessi e dagli altri. Immagino capiti a tutti di vedere gruppi di persone a cena insieme ma ognuno “chiuso” col proprio smartphone, così come sugli autobus o in altre circostanze e luoghi soliti all’aggregazione e alla socialità.
Filtro vuole semplicemente evidenziare e fotografare quest’epoca, facendo intrinsecamente riflettere. È declinata quasi tutta in prima persona plurale perché mi sento parte di questo meccanismo con la differenza che, magari rispetto ad altri, lo vedo, ci rifletto, cerco di mostrarlo agli altri per animare, per risvegliare dall’assopimento emotivo e cerco di lavorare quotidianamente per essere connesso all’umano e sconnesso dal tecnologico. E in ogni caso quando sono connesso al tecnologico, ci porto dentro tanta umanità.
Il “filtro” può essere una maschera con cui nascondersi o camuffarsi, tu con le tue canzoni affronti argomenti senza barriere, sei anche così nella vita di tutti i giorni o il tuo è un filtro in musica?
La musica mi ha sempre dato la libertà di denudarmi completamente e dentro le mie canzoni sono me stesso al 100% ma credo che il lato umano non possa prescindere da quello artistico: sono interconnessi e biunivoci. Realisticamente le canzoni che scrivo sono una proiezione della mia interiorità, dei miei valori, della mia vita, del mio vissuto.
In Filtro canti: “Siamo occhi chiusi in mezzo a questo incanto (…) Spiega le tue ali dona loro il vento se la vita chiama dalle ancora tempo” un messaggio molto forte, di prospettiva e di visione a lungo termine, proprio l’opposto di un filtro, che si focalizza solo sull’apparire del presente.
Un bel messaggio, una metafora esplicativa. Si possono lanciare messaggi diretti tramite le canzoni?
Assolutamente sì. Le canzoni hanno lo scopo di emozionare. La musica deve farci emozionare; che si tratti di gioia, dolore, adrenalina, tristezza, felicità, euforia, rabbia, sempre di emozioni parliamo. Non ha altri scopi. Se non c’è emozione, non c’è musica. E quell’emozione non ci arriva solo dall’armonia o dalla melodia di un brano ma anche dai testi, dalle parole, dai messaggi appunto. “Siamo occhi chiusi in mezzo a questo incanto” è un messaggio metaforico che racchiude moltissimi significati e sotto testi, diretti e indiretti e ogni frase di Filtro si connette all’altra per formare un unico grande messaggio: quello di essere autentici, di fermarci ad assaporare un tramonto, di trovare un respiro più lento, riprendendoci il nostro tempo, quello che ci hanno rubato, di dare tempo alla vita e vita al tempo.
C’è una connessione tra i tuoi brani? I precedenti La bellezza e Impronte mi sembrano il prologo di Filtro. È così o ogni brano ha il suo focus?
Non scrivo pensando di creare un continuum con i brani precedenti. Quando scrivo una canzone è ogni volta un unicum emotivo differente ma, di certo, portando avanti determinati valori con una discreta sensibilità, il legame, forse anche solo umano, tra una canzone e l’altra è inevitabile.
Filtro, a mio avviso, si può anche legare al tuo format CRUPILLOLE D’AMORE; DI VITA E DI FELICITÀ in cui facevi interviste per parlare a ruota libera di amore, senso della vita e felicità. Esiste un legame tra i due progetti?
Sì ed è legato al tema affrontato sopra per cui quello che porto dentro le canzoni, lo porto anche al di là delle canzoni. E la mia missione su questo pianeta, il mio senso della vita. La rubrica “CRUPILLOLE D’AMORE” esiste ancora e ho cominciato da poco la seconda stagione che è attualmente in stop per un paio di settimane per dare spazio alla promozione di Filtro.
GIULIANO:
Ti definisci un rivoluzionario o ambisci semplicemente ad un mondo senza filtri? Serve un gran coraggio per entrambe le cose. Ti identifichi in questa analisi?
Non so se sono un rivoluzionario però asserisco con certezza che oggi essere senza filtri, essere autentici, non indossare maschere, è un vero atto rivoluzionario e di grande coraggio. Quindi, forse, vista in quest’ottica, sì, lo sono e cerco di promuovere questo tipo di rivoluzione pacifica e pacifista a 360 gradi, con ogni anima che incontro dal vivo, sui social, dentro le mie canzoni, in ogni occasione utile per farlo.
Con i tuoi brani hai partecipato a diversi concorsi, riuscendo ad ottenere anche dei riconoscimenti. Quale manifestazione ti è rimasta nel cuore? E a quale vorresti partecipare?
Non è semplice identificarne una in particolare rimasta nel cuore, ma sicuramente la semifinale del Premio de André a Sanremo durante il Festival è una di quelle, anche perché mi ospitò una mia carissima amica che stava ospitando già altri miei carissimi amici musicisti, speaker e giornalisti e dormimmo in quei giorni tutti insieme. Il legame emotivo con questa manifestazione in particolare è sicuramente correlato al vissuto di quei giorni. Mi piacerebbe partecipare a Musicultura e a Sanremo, due tappe importanti per un cantautore come me. La vita, nel bene e nel male, è imprevedibile quindi chissà, magari presto accadrà.
Giuliano Crupi – FUTURO
Stai lavorando ai nuovi brani e stai scrivendo e collaborando come autore per altri artisti. Sei un artista al servizio della musica. Che novità stai preparando? Ci puoi anticipare qualcosa? Ci saranno dei live?
Sono a servizio della musica, esatto. Sono solo un tramite che porta messaggi, per immettere nell’universo energia positiva, bellezza, amore. Ognuno di noi fa parte di quell’energia, siamo un tutt’uno. Per fare un esempio estremo, una persona che uccide un’altra persona, non ha compiuto soltanto un gesto terribile e disumano nei confronti di un altro essere umano, ma ha innescato una serie di eventi di dolore e sofferenza concatenati; ad esempio, procurando estremo dolore ai cari della vittima che di certo, a causa di questa perdita, avranno dei cambiamenti psichici e magari anche logistici, legandosi ad alcune persone piuttosto che ad altre. La vittima non sarà più al mondo e magari sarebbe stata un Premio Nobel per la pace se fosse rimasta in vita e, anche questo, cambia il mondo, influisce nell’energia universale, influisce su ognuno di noi. Tornando alle novità, in primavera 2022 uscirà un nuovo singolo e da lì partiranno dei live, spero più live possibili.
Chiudiamo collegandoci al tuo nuovo singolo, cosa vorresti dire senza “filtro”?
Vorrei dire che non serve a nulla indossare maschere. È una fatica per noi stessi indossarle e per gli altri starci accanto se le indossiamo. Quando abbiamo a che fare con una persona non trasparente, ci arriva subito il sentore che ci sia un substrato finto sotto. Lo sappiamo già se ci ascoltiamo. Dunque, i rapporti autentici sono i migliori. Ci si sente liberi di essere se stessi partendo dall’amor proprio. Se ci amiamo, non abbiamo bisogno dell’approvazione degli altri e di conseguenza non dobbiamo essere qualcosa che non siamo per paura che gli altri non ci amino nella nostra imperfetta verità. Siate senza filtri e la vita vi cambierà in meglio.
I lettori di All Music Italia sono molto attenti agli artisti e alle loro storie, vuoi dire qualcosa che non ti ho chiesto?
Voglio solo regalare una piccola perla a chi è arrivato a leggere fin qui. All’inizio del videoclip di Filtro, nella prima inquadratura, quella in cui c’è l’attrice Rossella D’Andrea che parla al telefono in piedi, sullo sfondo si vede una cornice con una foto e due sagome. Beh, quelle due sagome siamo io e mio fratello da piccoli perché una delle due location del video è stata casa di mia madre. L’altra location, invece, è proprio casa mia e il pianoforte che si vede nel video è quindi il mio.