Max Casacci ha firmato la colonna sonora di The girl in the fountain, il documentario sulla vita straordinaria di Anita Ekberg.
Protagonista del biopic, diretto da Antongiulio Panizzi, è Monica Bellucci, che, attraverso il suo sguardo, ci fa entrare nella vita della Diva de La dolce vita.
La traccia principale Anita è ora disponibile negli store digitali per 35mm (la sub-label di 42 Records dedicata alle sonorizzazioni, alle colonne sonore e alla musica sperimentale).
Il musicista e produttore Max Casacci ha pensato a un metodo davvero innovativo per realizzare questo pezzo: utilizzare i suoni vocali di Monica Bellucci.
Racconta Max Casacci:
“Quando Antongiulio mi ha cercato per propormi una colonna sonora, ho risposto – prima ancora di conoscere il soggetto del film – che avrei voluto realizzare le musiche senza utilizzare strumenti. Solo rumori e ambienti sonori di scena.
Non era il film adatto. Il taglio era documentaristico ed erano previste numerose sequenze di repertorio. Ho quindi chiesto più informazioni per poi rilanciare: “Benissimo, allora potrei usare, come strumenti, solo i suoni vocali di Monica“.
Monica stava girando altri film in giro per il mondo, era difficile averla a disposizione per estrarre dalla sua voce i “duuum, dscht, ahhhh, uhhhhh diiin, paaam…” necessari per costruire gli strumenti immaginari. Ma era comunque rimasta incuriosita dalla proposta e si era documentata sui miei lavori più recenti. Qualcosa saremmo riusciti a realizzare.
Il brano Anita – creato esclusivamente con i suoni vocali di Monica – arriverà per ultimo a sottolineare una sua camminata tra le strade dell’Eur. E accompagnerà anche i titoli di coda”.
“Nel frattempo – continua Max – avevo incominciato con sintetizzatori e chitarre, ritrovandomi da subito alle prese con una sfida impegnativa: sonorizzare uno dei più importanti momenti della storia del cinema. Anita nella Fontana di Trevi. Roba da fare tremare i polsi.
Assecondando la magia sospesa di quel momento perfetto, ho optato per una rarefazione eterea che è risultata una chiave adatta anche per la maggior parte degli altri temi legati alla grande diva.
Sospensione temporale e una nota malinconica di fondo sono lì per sottolineare i tratti dolorosi di una vita energica, di talento e di successo fortemente segnata dalle delusioni. L’utilizzo dell’elettronica sposta il piano del riferimento storico e mette al riparo da tentazioni di “modernariato sonoro.” Una colonna sonora tradizionale con musica nostalgica, di fatto, non avrebbe funzionato”.
THE GIRL IN THE FOUNTAIN – la storia di anita
Correva l’anno 1960 quando le curve sinuose di un’attrice dalla bellezza dirompente, Anita Ekberg, sconvolgevano le acque di Fontana di Trevi e il mondo intero. Proprio in quella scena iconica de La dolce vita di Federico Fellini, la storia del cinema e la memoria collettiva ha cristallizzato la giunonica diva svedese. Ma persona e personaggio di un film non sono la stessa cosa e, per una vita, Anita si è battuta per dimostrarlo. The girl in the fountain è il racconto di un’attrice divorata dalla sua stessa icona attraverso la voce e la sensibilità di Monica Bellucci, che con attenzione e delicatezza si mette alla ricerca di quel personaggio, per riscattarne la figura stereotipata della “ragazza nella fontana”.
Il film documentario è scritto da Paola Jacobbi e Camilla Paternò e, oltre alle musiche di Max Casacci, vede la partecipazione straordinaria di Roberto De Francesco, Stefania De Santis, Eric Alexander.
The girl in the fountain è stato presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival ed è prodotto da Dugong Films e Eagle Pictures, in co-produzione con Shoot&Post, in collaborazione con Musa, con il sostegno della Regione Lazio.