10 Dicembre 2021
di Interviste, Recensioni
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10 Dicembre 2021

Le Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita il 10 dicembre 2021: Zucchero, Nannini & De Gregori, Tiromancino & Consoli, Margherita Vicario…

Torna dopo due settimana di break l'amata/odiata rubrica del critico musicale Fabio Fiume

Pagelle nuovi singoli
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Pagelle nuovi singoli italiani 10 dicembre 2021.

Ed eccomi qui, tornato! Per due settimane son stato impegnato con la testa altrove e non sono uscite le pagelle; mi avete subissato di messaggi, di richieste, di perché non stavo lavorando. Ecco qui, sono tornato, appunto, con le tante uscite di questa settimana. Non tutti gli artisti saranno contenti di quanto scritto, non tutti diranno “ah che bello, sono in pagella e ho preso quattro“… ma d’altronde, tant’è. Di mio, cerco di esser sempre onesto con me stesso prima di scrivere e più di questo…

Partiamo subito…

Carlo Audino – Non lasciarmi più

Musicalmente la canzone mostra un’idea ben chiara: ritmi brasileri, un filo di bossa, una saudade di fondo che col testo ci sta pure bene. Il problema è però proprio il testo; si parla di abbandono degli animali, dal punto di vista proprio dei nostri amici a 4 zampe, con liriche piuttosto infantili, frasi buttate lì, che non chiudono i pensieri per condurre poi ad un inciso deboluccio che recita “solo, non lasciarmi, solo, come un cane solo”.

Mi viene un po’ difficile pensare che il cane pensi: “non lasciarmi solo come un cane“!
Quattro=


Orietta Berti – Luna piena

Continua il processo di svecchiamento della grande Orietta, che dopo Fedez & Lauro, collabora ora con Hell Raton per la scrittura di Rose Villain. E’ una situazione dance che potrebbe pure andar bene ma che stride un po’ con le possibilità della cantante di Cavriago.

Con Mille si era per esempio mantenuta una linea melodica che metteva in risalto la partecipazione dell’artista con oltre 55 anni di carriera sul groppone. Ariosa, cantabile e senza tempo lì, mentre, in questo caso, invece l’effetto è quello di un bubble gum di quelli un po’ insapori, presi da quelle macchinette per strada, dal giornalaio di sovente, mettendo la moneta da 10 cent dentro.
Quattro


Laura Castronuovo – Meritiamo il sole

Si parla di adolescenza, della difficoltà di passare quel periodo di cambiamento che ognuno vive a modo proprio. Laura parla di diari e cose scritte che nessuno può cambiare, della difficoltà di avere un rapporto con la madre che diventa amica/nemica. La parte vocale è un incalzare continuo che lascia perdere qualche parola per la strada. Tuttavia il messaggio della canzone è chiaro ed esposto anche con la giusta enfasi. Arrangiamento in qualche frangente un po’ plasticoso. Accettabile nell’insieme, comunque.
Sei


Cor Veleno & Tre Allegri Ragazzi Morti – La gente libera

Rock e rap fusi attraverso l’unione non così scontata della band rock e del team rap. Ci sono gli ingredienti prerogativi di entrambe le band e nonostante ci sia qualche ripetizione di troppo il pezzo arriva comunque scorrevole e sano portatore di un messaggio generico di libertà. Non si grida al miracolo però il pezzo fa il suo.
Sei


Danti & Nek – Spazio

Il testo di questo pezzo è probabilmente una corretta visione dello smarrimento dell’uomo di oggi. Il discorso musicale però è piuttosto vuoto, giocato per lo più d’atmosfere e senza alcuno strumento reale. Se per Danti ed il suo discorso, sempre a metà fra cantautorato e rap, può anche essere una cifra, chi ci perde è Nek, la cui voce qui si perde fra gli echi di un inciso che non lo sostiene a sufficienza. Magari, nel secondo inciso, l’ingresso di una batteria più possente non avrebbe guastato .
Cinque


E.D.A. – Forse ci sto

Discorso pop piuttosto efficace quello del trio, che qui racconta la difficoltà che può esserci nel provare alcune cose ma non saperle spiegare. Interessante la voce che, pur perdendo potenza a favore di pieghe e vibrati, riesce a guadagnarsi un terreno di riconoscibilità che potrà tornare utile. Con questo brano il trio si gioca le sue possibilità, qualora gli si conceda ascolto.
Sei 1/2


Einar – Caligine

Ad orecchio il pezzo non arriva certo brutto ma sicuramente già sentito. Nella ricerca di una sua strada Einar ne imbocca una che hanno percorso in tanti prima di lui ed adesso appare forse un pochetto attardato.

Probabilmente mi ricorda il primo Mahmood, quello di Uramaki, Milano Good Vibes, Pesos oppure andando più dietro ancora il primo Tony Maiello. Si canticchia si, ma potrebbe rivelarsi troppo poco, troppo tardi.
Cinque


Flo & Peppe Servillo – Boccamara

Delicata e potente Flo ha uno strumento nella sua voce che davvero ha bisogno di pochi orpelli, per quanto sa riempire l’aria attorno. Qui inscena un alterco con il leader degli Avion Travel, una musico/recita piacevole, un battibecco di spine, rincorse, morsi. Chi la spunterà, la lei delusa dalla bocca amara e ormai avvelenata o chi non contento continua a girarle attorno? Difficile per le radio ma piacevolissima da immaginare inscenata live.
Sette


Folcast – Come no

Simpaticamente centrata, sfugge, pur mantenendo una spiccata orecchiabilità, dalla banalità, confermando un artista, Folcast, in crescita e con un suo mondo da raccontare al pubblico. Bella la parte musicale con cui il pezzo raggiunge la conclusione, apparendo completo e ben messo a fuoco, dimostrando che si può essere dei buoni cantautori pur facendo pop.
Sette


Kaufman & Dile – 6 minuti

Meno incisivi che in passato. Forse la formula ballad, seppur sempre elettronica, non si sposa perfettamente con il loro stile. Questo non vuol dire che il pezzo non ci stia nella loro produzione. Parlo solo di quella capacità di rimanere impressi risultando sempre personali. Qui, ad esempio, se questo pezzo lo avesse cantato, che so, Tommaso Paradiso, nessuno avrebbe sospettato che non fosse suo.
Cinque 1/2

Clicca in basso su continua per la seconda parte delle pagelle nuovi singoli del 10 dicembre 2021.

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