Tra gli artisti in gara a Sanremo giovani 2021 c’è oli?, cantautore 2.0 che abbiamo già imparato a conoscere e amare con un brano sulla depressione e gli attacchi di panico, Angeli e demoni, e che ora mostra un altro lato di se con Smalto e tinta. Abbiamo colto l’occasione per farvelo conoscere meglio, come tutti i talenti di Sanremo giovani, realizzando un’intervista con lui.
Nel corso del 2021 oli? ha pubblicato quattro singoli con la produzione di Riccardo Scirè: O2, Kiss me Kill me, ZITTIXSEMPRE e Fuck love.
Cinque domande a oli?
Ciao oli?, bentornato su AMI e complimenti per questo nuovo traguardo raggiunto. Cosa significa per te salire sul palco di Sanremo giovani?
Ciao ragazzi!!! Grazie, di cuore, prima di qualsiasi cosa.
Salire sul palco di Sanremo Giovani è un regalo enorme. Il primo pensiero va ai miei nonni che mi hanno sempre sempre supportato, insegnandomi ed incoraggiandomi ad osare. Come dico spesso, avere anche milioni di streaming su Spotify, per dei nonni di 85 anni, non significa molto; dare loro la soddisfazione di vedermi in TV a Sanremo, è tutt’altra cosa.
Oltre a questa gratitudine poi c’è anche la voglia di raccogliere dopo anni di semina.
Facciamo finta che chi ci sta leggendo non conosca la tua musica, come la definiresti e come ti definiresti tu come artista?
Sincera, sicuramente. Brutalmente sincera e cruda, talvolta. Non amo classificarmi in un genere, anche perché credo che i generi si stiano sempre più sfaldando con il passare del tempo. Sicuramente l’attitudine è punk: voglia di rivoluzione, di cambiare le regole, di lasciare un segno.
In tutto ciò mi ci rivedo anche come artista. Il mio scopo non è solamente quello di intrattenere o ‘’fare hit’’, ma principalmente quello di raccontare delle realtà, anche scomode, parlando alla gente. Voglio smuovere qualcosa. Ho quasi la sensazione che l’umanità stia perdendo umanità e io, finché me ne sarà data occasione, lotterò perché non accada.
La canzone che presenterai in gara si chiama “Smalto e tinta”, cosa ci può raccontare sul significato e sul mood di questo brano?
Chitarre distorte e melodie pop. Smalto e Tinta’ è un inno giocoso all’amore libero. Si apre con un riff di basso e una citazione ad Anna E Marco dell’immenso Lucio Dalla, che mi assiste nel voler ribadire quanto sia importante, oggi più che mai, essere liberi di amare e di esprimersi come meglio si crede.
Nessuna predica, nessun insegnamento, nessun giudizio, solo passione e strafottenza nel testo della canzone, che vede metaforicamente il mondo attraverso gli occhi di un’orgia. “Io, te e lui, io, te e lei, è ok!”
Domanda scomoda ma secondo me inevitabile visti i grandi contrasti del paese in cui viviamo. Per il look e l’immagine adottate per questo brano hai ricevuto più elogi o commenti offensivi?
Ho ricevuto tanti elogi, alcuni veri, altri ‘’dovuti’’ e altrettante critiche. Io tendo a non ascoltare nessuna delle campane. Porto la minigonna, perché mi sento a mio agio ed esprime appieno la mia personalità. E ribadisco ‘’personalità’’, non necessariamente sessualità. Non mi sento paladino o inventore di niente, da questo punto di vista.
Sostengo solo che, per quanto riguarda l’espressione di se stessi tramite il vestiario, si sia rimasti fermi alla prima industrializzazione (inizi del 1900), quando d’improvviso il blu divenne colore per gli uomini e il rosa per le donne. Prima era il contrario. Avete mai visto una rappresentazione della Madonna in rosa? Difficilmente. La si vede sempre in blu.
Prima gli uomini indossavano parrucche e si truccavano ed era normalità. Ecco, io credo che nel 2021 sia ridicolo e grave additare, giudicare, emarginare qualcuno, per il suo modo di esprimersi.
Prova a pensare a Sanremo e a visualizzare un ricordo… una canzone, un artista… cosa ti viene in mente legato al Festival?
Io, i miei nonni, il freddo della neve di Belluno fuori, il caldo del caminetto e dell’amore dentro. Mia nonna che balla su qualche canzone e su qualche altra si ferma, mi guarda e mi dice: ‘’Beh, sei più bravo tu di questo qui! Vedrai che prima o poi ti vediamo lì!’’
La canzone che chi ci legge dovrebbe, a tuo avviso, assolutamente ascoltare nella tua discografia?
Smalto e Tinta mostra attualmente il mio lato più giocoso/sensuale, quindi, per opposto, consiglierei di ascoltare Angeli e Demoni, che tratta del mio lato più oscuro. Credo sia importante far sapere che si può essere sia uno che l’altro.