17 Dicembre 2021
di Interviste, Recensioni
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17 Dicembre 2021

Le Pagelle ai nuovi Singoli italiani in uscita Venerdi 17 Dicembre: Arisa, Deddy, Jovanotti, Gabbani…

Nuovo appuntamento con le recensioni a cura del nostro critico musicale, Fabio Fiume

Pagelle nuovi singoli 17 dicembre 2021
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Pagelle Nuovi singoli italiani in uscita venerdì 17 settembre.

Ed ecco qui, un po’ in ritardo per dei problemi tecnici, ma comunque presenti. Si tratta dell’ultima pagella dell’anno, giacchè settimana prossima saremo tutti immersi nelle vacanze natalizie. Le pagelle vi aspettano puntuali però nel 2022 per essere sempre uno degli appuntamenti fissi di All Music Italia a cui avete dimostrato a più riprese di esser particolarmente affezionati.

Partiamo subito.

Arisa – Cuore

Sicuramente l’artista è tante cose e ultimamente lo sta dimostrando alla grande. E’ anche vero però che Rosalba quando schiaccia sull’acceleratore della ballata sentimentale trova sempre il modo per farsi largo nei cuori della gente. Cuore fa esattamente questo, s’insinua, ti lascia pensare, ti schianta con le frasi ad effetto e ti lascia cullarti sulle note sinuose che l’artista prende e che sanno di perfezione, sanno di buono.
Otto


Deddy – Mentre ti spoglio

Ballata poggiata un po’ troppo sulle rime baciate per quel che riguarda le strofe; le cose migliorano con l’inciso, dove si fugge da tutto questo. Avrei imbrunito l’apertura vocale, nel senso che la seconda linea vocale l’avrei scelta più bassa, per togliere quel fare un po’ troppo adolescenziale. Serviva a dare spessore ad una voce che proprio sulle alte lo perde. Solita.
Cinque


Adolfo Durante – Giorni sospesi

Ancora un pezzo che parla di Covid e situazioni derivanti. Il testo si snocciola partendo da tutti termini o modi di dire che abbiamo imparato ad usare in questi due anni, come “Manteniamo le distanze” oppure la mai così di moda Amuchina , giusto per rendere l’idea. Ho trovato tutto un po’ pruriginoso e a livello musicale un po’ assente di bassi e con più di un riferimento musicale abbastanza obsoleto nell’arrangiamento.
Quattro


Eugenio In Via Di Gioia – Umano

L’ironia è sempre la cifra stilistica più evidenti della band, che pure suona, eccome suona. In questo caso il pezzo fa un po’ effetto sigla da cartone animato degli anni 70/80, anche proprio per la coralità dell’inciso. Andando al di là però del senso allegro di arrangiamento ed interpretazione, il testo ha una sua morale che non merita certo posto di retrovia.

Ed il finale, che poi è il finale della vita che viene inteso come uno spoiler, è in realtà l’unica cosa che è già spoilerata nelle nostre vite… sin dal momento della nascita.
Sette


Fiordaliso & Serena De Bari – Indimenticabile

Nuova occasione stilistica per Marina che qui si lascia vestire da un abito swing/jazz, accettando lo stilista che invece è più solito per Serena. Il palleggio fra le due è riuscito e nonostante siamo su un terreno più comodo per Serena, l’idea del pezzo, il cassetto che lo custodiva era quello di Marina. E’ stato ascoltando quel provino che Serena se n’è innamorata convincendo la Fiorda a tornare in sala. Chiaramente non è da radio, ma da palchi in cui polvere e fumo si confondono e le luci fanno più fatica ad illuminare.
Senza voto


Franco 126 – Fuori programma

Sound che pesca da un black suadente e tipico di artisti degli anni 70 che sono a proprio agio con piastrelle che compongono figure geometriche ai muri. Vi ho dato una vera e propria scenografia, tipo quelle che attualmente sta usando Bruno Mars per il progetto Silk Sonic.

Saranno queste chitarre o il corpo base basso e batteria, però Franco è qui centratissimo e merita spazi che già ha nel mondo dello streaming, ma che dovrebbe avere anche in quello mediatico… ammesso li voglia, s’intenda.
Sette 1/2


Francesco Gabbani – Spazio tempo

Già famosa grazie ad una fiction a cui fa da lietmotiv mostra un’altra faccia di Gabbani che in genere, ad oggi, si era limitato a due: il simpatico mascalzone ed il romantico mai troppo serio. Adesso invece c’è una versione filosofa, di lettura dell’essere che si prepara alle varie possibilità della vita che sono sii varie ma anche imprevedibili. Funziona nelle sue parti, sottolineando quanto l’autore sia un perfetto incisore pop che sa mantenere il proprio stile pur rispettando una forma canzone che, diciamocelo, non c’è un vero motivo per tradirla.
Sette


Ivan Granatino – Mentirosa mia

Cavalca tutte le possibilità musicali Ivan e la cosa che colpisce è che, a parte i gusti personali, non si può mai dire che sia inadeguato. Qui ad esempio il bit è assolutamente dance e con pause e ripartenze su cui l’artista gioca di dinamiche con padronanza. Orecchiabile e stavolta anche quasi totalmente in lingua nazionale che gli potrebbe aprire qualche possibilità in più, anche se va detto che anche con la lingua napoletana è riuscito a fare passi importanti.
Sei 1/2


Jovanotti – La primavera

Base alla Bluvertigo degli anni d’oro e cantato tenuto più su una tonalità bassa che ben cammina con la base. La Primavera è intesa come l’inizio di qualcosa di bello e gli inizi sono sempre qualcosa da celebrare. Bella l’evoluzione. Insomma questo brano mi riconsegna Jovanotti che amo e che Il Boom mi aveva un po’ ammaccato.
Sette

Clicca su continua per la seconda parte delle pagelle nuovi singoli italiani del 17 dicembre.

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