Dal 7 gennaio 2022 è disponibile negli store digitali e in streaming il nuovo album di Pippo Pollina. Canzoni segrete – questo è il titolo – è stato anticipato dalla pubblicazione dei video dei brani Una musica anche domani e Léo.
Il disco racchiude le riflessioni dell’artista in merito alle esperienze fatte e ai tempi che cambiano. I 14 brani di Canzoni segrete sono la traduzione in versi e musica dello stato d’animo di Pippo Pollina. La loro scrittura è stata ispirata da alcuni momenti fondamentali: l’età che avanza, i figli che se ne vanno da casa, gli addii e le possibilità che emergono quando la vita vira bruscamente.
“Ho compiuto 58 anni quest’anno, e sono in un luogo nel tempo in cui molto sta cambiando”, racconta Pollina. “I primi amici ci salutano, così come i genitori. E’ ora di cominciare non solo a fare il punto, ma anche di prendere coscienza delle nuove domande che ora si prospettano. I capelli cominciano a ingrigirsi, i figli sono volati via dal nido, le prospettive cambiano. Prima di tutto, però, ritrovarsi di nuovo significa dire addio alla vita come l’hai vissuta fino a qui. Prima si trova la pace, poi si passa ad affrontare nuove esperienze e obiettivi. Questi non saranno gli stessi di quando avevi 30 anni. Per molte persone, questo periodo implica nuove relazioni, per qualcuno forse una nuova famiglia. Non siamo più gli stessi di prima”.
In Canzoni segrete, Pippo Pollina canta il potere della musica; parla delle conseguenze della prosperità, delle passioni mutevoli, dei sogni, delle speranze e delle delusioni; riflette anche sulla pandemia. Tutte le canzoni sono state scritte tra gennaio 2019 e giugno 2020. L’unica eccezione è Léo, scritta e composta da Pollina e Georges Moustaki nel 1994, quale struggente omaggio al celebre chansonnier francese Léo Ferré.
Registrato in diversi studi tra Italia, Francia, Germania e Svizzera, l’album è stata una sfida per Pippo Pollina: “dopotutto, sono nel mezzo della mia ricerca e sono consapevole che a questa età ho bisogno di scoprire cose nuove e affrontare nuove sfide. È una fase strana in cui trovarsi, non più giovane, ma non ancora vecchio. E poi ecco che arriva il Coronavirus a bloccare tutto. Ho potuto sfruttare questo periodo tranquillo per scrivere un romanzo e registrare l’album senza fretta. Le canzoni sono l’espressione musicale di questi dubbi con cui anche io ho dovuto confrontarmi”.
Canzoni segrete: ecco la tracklist
01 Una musica anche domani 04:06
02 Di come quando cristo fuori piove 04:19
03 Scacciaferro 05:02
04 Guarda scende la neve 04:15
05 Come una felicità improvvisa 04:43
06 Abbiamo tutti 04:19
07 Prendile se vuoi 04:38
08 Senti le cicale 04:01
09 Pizzolungo 05:37
10 Leo 04:13
11 Immaginarti 03:41
12 Dove ti nasconderai 03:23
13 Tutto chiuso 04:09
14 Un’altra vita 04:39
La registrazione del nuovo lavoro di Pollina ha coinvolto oltre venti musicisti. Tra loro, il polistrumentista Martin Kälberer (che è stato anche produttore e co-arrangiatore dell’album), i chitarristi Jean Pierre von Dach e Titus Vollmer, il bassista Alex Klier e il batterista Leonardo Guadarrama.
Nel disco si possono ascoltare archi, vari strumenti a fiato, armonica e fisarmonica; e in alcuni brani compare un coro maschile potentemente evocativo. Canzoni segrete è un album maturo e ambizioso, che Pippo Pollina porterà in scena in tutta Europa nel corso del 2022, culminando in un gran finale all’Arena di Verona nell’agosto 2023.
Pippo Pollina racconta Canzoni segrete
Una musica anche domani
Fra il passato e il presente. Fra le gioie e i dolori. Fra gli addii che si consumano nel solco del tempo e delle passioni, ci sarà sempre una musica che ci salverà.
Una colonna sonora che accompagnerà le fasi cruciali della nostra vita.
Di come quando cristo fuori piove
Il blues è nel sangue di chi gode della sofferenza.
Pensare alla donna amata che ha scelto di andar via è un vortice impossibile da stoppare.
E sulle note di un blues imprecare: di come quando cristo fuori piove.
Scacciaferro
Parlare con chi non c’è più’ diventa un esercizio indispensabile per non crederci per davvero.
E così d’un tratto ne senti la voce, il respiro, l’ironia e persino i passi sul selciato.
E tutto diventa una milonga sbiadita.
Guarda scende la neve
Ci sono momenti della vita in cui la poesia è tutto. Non descrive ma dipinge. E’ solo un acquarello su una tela pronta a riceverne i colori. Ed ogni frase rimanda ad uno stato d’animo anche diverso.
Poi getti lo sguardo fuori dalla finestra e ti dici: guarda, scende la neve.
Come una felicità improvvisa
Fra le braccia di chi va via e di chi invece rimane sgorga un’energia vitale. Quel testimone ideale che si consegna con il proprio corpo e la propria anima a chi si ama.
Abbiamo tutti
Un vizio, un gioco, una passione, una fiducia.
E anche una consapevolezza: non vale la pena giudicare sempre gli altri. Meglio seguire il proprio cammino con la massima coerenza possibile.
Prendile se vuoi
Davvero il tempo andato scompare come neve al sole?
O forse invece ci attende dietro l’angolo preparandoci una sorpresa?
O forse ancora si accumula in una ideale biblioteca degli attimi dove tutto non è scritto ma vissuto.
Senti le cicale
Un marziano ci attende all’ultima curva del promontorio. Vuole forse rivelarsi proprio a noi che ci allontaniamo dalle follie delle metropoli. Dall’isteria delle masse, dall’incoscienza del quotidiano. E con la sua faccina verde ci chiede: senti le cicale?
Pizzolungo
Margherita era piccina quando la sua famiglia morì facendo da scudo al giudice Carlo Palermo negli anni caldi delle stragi di mafia. Morirono tutti al posto del magistrato che invece rimase miracolosamente illeso. Da quel giorno la vita del giudice e di Margherita cambiarono.
La strage di Pizzolungo.
Leo
Dedicata a Léo Ferré. Scritta a quattro mani con Georges Moustaki negli anni novanta ed interpretata ora con Celia Reggiani, la figlia del grande Serge, attore e chansonnier.
In questa canzone c’è un terzo della storia della canzone francese.
Immaginarti
L’avvicendamento delle generazioni provoca anche tenerezze. I padri e i figli. I loro conflitti. E soprattutto l’incapacità di cogliere l’attimo fuggente. Quello della parola prima dell’oblio.
Dove ti nasconderai
C’è un modo di comunicare quando si è lontani scevri dai social e dalle tecnologie?
E allora colleghiamoci con i pensieri.
Tutto chiuso
Non c’è male per quanto sia grande che non venga anche per un po’ di bene. La pandemia ha consentito anche la possibilità di riflettere su tante cose. E di conoscere il proprio circondario meglio di quanto non si sia fatto negli anni precedenti.
Un’altra vita
Quanto spesso ce lo siamo detti che vorremmo un’altra vita? Per poi alzare bandiera bianca e rivelare la nostra inconsistenza e incapacità. E non basta ammetterlo. Che il solo pensiero ci opprime.