5 Marzo 2022
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5 Marzo 2022

Dargen D’Amico canta la sua visione del mondo nel disco “Nei sogni nessuno è monogamo”

Il disco è composto da 12 tracce, tra cui anche il brano sanremese “Dove si balla” e la cover de "La bambola"

Dargen D'Amico
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Dal 4 marzo 2022 è disponibile il nuovo album di inediti di Dargen D’Amico, Nei sogni nessuno è monogamo. Il progetto discografico contiene anche il brano Dove si balla, che l’artista ha presentato all’ultimo Festival di Sanremo e conta oltre 25 milioni di streaming totali sulle piattaforme digitali.

Nei sogni nessuno è monogamo (Island Records/Universal Music Italy) è composto da 12 tracce. Si tratta di un album complesso ed eterogeneo, nel quale Dargen D’Amico canta il suo personale sguardo sulle cose. “Noi siamo una tragedia che fa ridere, questo volevo dire”, racconta l’artista. “Mi accetto, ma continuo a sentirmi un egoista che ha decisamente passato più tempo a provare a capire sé stesso che a perdonare gli altri”.

Nei sogni nessuno è monogamo è il decimo album in studio; e rappresenta in pieno l’estro musicale e artistico di Dargen D’Amico. Il disco conferma la sua capacità di unire le sonorità e le influenze più diversificate, attingendo al cantautorato italiano tradizionale, alla musica classica, all’elettronica e al pop. Particolare attenzione è sempre dedicata ai testi, basati su giochi di parole e figure retoriche che danno vita a immagini nitide ed eloquenti.

I brani del disco sono legati da un tema comune, che è rappresentato dallo stesso Dargen D’Amico. L’artista è il fulcro della narrazione. Le canzoni raccontano il suo modo di vedere il mondo e la realtà, nonché di vivere i sentimenti: dalle inquietudini agli sprazzi di gioia, che si alternano nella vita di tutti i giorni a ritmo regolare e cadenzato. Ciascuna traccia, benché connessa a tutte le altre, rappresenta una storia a sé. Ogni canzone è un capitolo definito con cui l’artista scrive parte della propria storia personale.

Dargen D'Amico

Tracklist

1. Patatine (prod. D.Whale);
2. Sei cannibale ma non sei cattiva (prod. Dargen D’Amico e Marco Zangirolami);
3. Gaza (prod. Dargen D’Amico e Marco Zangirolami);
4. Dove si balla (prod. DɅNɅ e Edwyn Roberts);
5. Katì (prod. DɅNɅ e JVLI);
6. Ma noi (prod. D.Whale);
7. Una setta (prod. Dargen D’Amico e Marco Zangirolami);
8. Ustica (prod. DɅNɅ e Edwyn Roberts);
9. Sangue Amaro (prod. DɅNɅ e Edwyn Roberts);
10. La bambola (prod. DɅNɅ e Edwyn Roberts);
11. La benzina sapeva di tappo (prod. Dargen D’Amico e Marco Zangirolami);
12. Nei sogni nessuno è monogamo (prod. DɅNɅ e Edwyn Roberts).

In questo nuovo progetto discografico, Dargen D’Amico veste i panni non solo di autore e interprete dei brani, ma anche in parte di producer. Ha curato le sonorità di Sei cannibale ma non sei cattiva, Gaza, Una setta e La benzina sapeva di tappo. Ad affiancarlo, alcuni dei nomi più autorevoli della produzione musicale attuale: D. Whale, DɅNɅ, Edwyn Roberts, JVLI e Marco Zangirolami.

Nei sogni nessuno è monogamo, traccia dopo traccia

L’album si apre con la focus track Patatine. È un brano riflessivo, caratterizzato da una lucida malinconia, in cui si medita sulla condizione dell’essere artista, fatta non solo del luccichio che si vede in superficie, ma anche dei problemi derivanti dall’attuale stato dell’arte nella società contemporanea. Le paranoie, la voglia di evadere e di scappare lontano dalle difficoltà proprie e di chi ci sta vicino, trovano qui ampio respiro, rendendo il pezzo personale, ma allo stesso tempo immediatamente comprensibile a chiunque, perché tutti prima o poi ci scontriamo con le ombre dell’età adulta.

Segue Sei cannibale ma non sei cattiva, caratterizzata dall’accompagnamento di pianoforte e batteria. Come un narratore onnisciente, Dargen D’Amico segue i piccoli frammenti di vita quotidiana di una donna affascinante, ma gelida e spietata allo stesso tempo, costantemente annoiata e alla ricerca di nuovi stimoli, che si piace, ma che non riesce a “digerirsi” e che in fin dei conti “non è cattiva”.

La terza traccia è Gaza. Si tratta di un pezzo dal sound energico ma dai contenuti più cupi, che denuncia quella società urbana di cui l’autore sente di non far parte. Il titolo è una metafora della realtà metropolitana in cui “la gente esce pazza”, arrivando a fare qualsiasi cosa per i beni materiali.

Il brano successivo è Dove si balla, che ha anticipato l’uscita dell’album e che Dargen D’Amico ha presentato alla 72ª edizione del Festival di Sanremo. E’ un pezzo che invita a ballare sempre, soprattutto nel periodo in cui è difficile poterlo fare. E’ una canzone che parla “della necessità di movimento dell’essere umano, in tutti i sensi”, e che riesce con leggerezza e ironia a toccare diversi temi, dalle migrazioni ai rapporti umani.

Le sonorità dance, impreziosite questa volta da elementi latini che rendono il pezzo ancora più energico e ballabile, tornano in Katì. I versi del brano, già edito, parlano di un amore difficile, fatto di litigi e riappacificazioni, di parole sbagliate e di incomprensioni, di sesso e di passione, di quella tensione che mantiene alta la posta in gioco e rende una relazione imprevedibile.

Segue Ma noi, dove Dargen rievoca l’amore per una donna conosciuta al liceo, tra i ricordi della giovinezza e la constatazione di come si è diventati oggi. Le rispettive strade si incrociano nuovamente anni dopo, scoprendo che il desiderio che li univa non è svanito.

In Una setta, invece, il tema portante è quello del sentimento di appartenenza a un gruppo di persone, presenti e passate, che non si sono mai conosciute, ma che sono unite indirettamente dallo stesso modo di essere e di sentirsi.

Dargen D'Amico

Il pezzo seguente è Ustica, caratterizzato dal ritmo della tastiera, del pianoforte e della cassa. È una riflessione sul rapporto sentimentale con una donna, fatto di non appartenenza reciproca, che fa tornare alla mente ciò che è stato e che porta a chiedersi ciò che sarebbe potuto diventare.

Con Sangue amaro si torna a un ritmo energico, con chitarra e batteria. È un brano spensierato in cui si susseguono azioni che rendono felici e fanno passare l’amarezza a cui allude il titolo.

La decima traccia non ha bisogno di presentazioni: è La bambola, rifacimento del celebre brano di Patty Pravo. Il pezzo è arricchito dall’aggiunta di barre rap che lo rendono ancora più attuale, ed è stato presentato per la prima volta sul palco dell’Ariston durante la serata dedicata alle cover.

A seguire La benzina sapeva di tappo, un brano fortemente rap, dai versi serrati. Quella che Dargen racconta è una storia di violenza, di soprusi e di ingiustizie, che si snoda al bancone di un bar dove si intrecciano i destini di anime che rimpiangono gli errori che hanno commesso, a causa di una vita che spesso ha scelto per loro.

Chiude l’album il brano Nei sogni nessuno è monogamo. Si tratta di una riflessione sull’essere adulti all’interno di una società che estranea e ci fa sentire degli outsider. E’ un dialogo che l’artista fa con se stesso; un botta e risposta che cade nel vuoto e lascia spazio solo alle incertezze e ai dubbi che si accumulano con il passare degli anni.

Dargen D’Amico in tour

L’artista è pronto a presentare dal vivo il suo nuovo album. Per ora, sono quattro gli appuntamenti live confermati:

27 APRILE – h. 21,00 NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
28 APRILE – h. 21,00 ROMA – ORION CLUB
8 MAGGIO – h. 21,00 MILANO – ALCATRAZ CLUB
13 MAGGIO – h. 21,00 BOLOGNA – ESTRAGON CLUB

Dargen D'Amico

I concerti rappresentano un assaggio del tour estivo di Dargen D’Amico. I biglietti sono disponibili sui principali circuiti di prevendita. Per informazioni, potete visitare il sito www.ponderosa.it oppure la pagina Facebook dell’artista.

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