Concerti live 2022. Nella giornata di ieri, venerdì 25 marzo 2022, è finalmente arrivata la notizia che tutto il mondo della musica aspettava e che, speriamo, metterà fine definitivamente a due anni di agonia per il mondo dei live, dei concerti e degli spettacoli.
Da ieri infatti è entrato in vigore il decreto legge 24 che contiene le disposizioni per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19, disposizioni che nascono dalla cessazione dello stato di emergenza.
Nonostante fosse stato anticipato il 18 marzo scorso mancava ancora la pubblicazione ufficiale e per questo alcuni live era stati comunque spostati o cancellati.
Concerti e live 2022 il decreto
La prima notizia importante è che nel nuovo decreto non si parla più di capienze, che saranno quindi al riportate al 100%, né di distanziamento sociale. Restano invece in vigore le normali mascherine e il Green pass che saranno obbligatori fino al 30 aprile. Solo tra qualche settimana, a meno che non venga emanato un ulteriore decreto, torneremo alla normalità pre-covid. La data ufficiale sarà l’1 maggio. Una data importante simbolicamente importante essendo quella della festa dei lavoratori. E sono tanti i lavori del mondo dello spettacolo che vengono da due anni di sofferenza e sacrifici.
Gli obblighi fino al 30 aprile (mascherine FFP2) sono validi sia per spettacoli al chiuso, in sale da concerto, sale teatrali, cinema, locali di musica dal vivo e similari. Per quello che riguarda il Green pass basterà avere quello base (ovvero quello che si ottiene da vaccinazione, guarigione e da test). Il green pass rafforzato rimane necessario per le discoteche, eventi musicali e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.
Inutile dire che le pagine social degli artisti italiani di tutte le generazioni, da Brunori Sas a gIANMARIA, si sono riempite di post e storie che trasudano la felicità di una libertà di svolgere il proprio lavoro finalmente ritrovata.
Finalmente gli artisti, e anche noi che ne scriviamo, non dovremo più continuare a comunicare continui e infiniti rinvii. Speriamo che questo ritorno alla normalità, in convivenza con il Covid-19, sia definitivo.