Rap e Trap. Che differenza c’è?
Me lo chiedo da tanto tempo, forse dalla prima volta che ho sentito la parola “TRAP”.
Come direbbe il Direttore, la differenza sta in una T.
Sì, ok, ma cosa significa quella T? Sinceramente non lo so.
E così, per la prima volta in vita mia, mi sono resa conto di essermi trasformata da “noi ragazzi degli anni ’90” in una vera e propria Boomer. Io che, fino a ieri, prendevo in giro gli anziani che guardano i SAL (stato avanzamento lavori) dei cantieri, ora sono una di loro. Anzi, faccio parte della squadra.
RAP VS TRAP: QUESTIONE DI T?
Ma torniamo alla domanda iniziale da boomer: che differenza c’è tra rap e trap?
I rapper degli anni ’90, quelli che oggi hanno 40/50 anni (per intenderci), hanno smesso da tanto tempo di mettere i pantaloni larghi da cui emergeva, candidamente, l’elastico dei boxer ed ora si vestono con abbigliamento della loro taglia.
Con i trapper non credo sia una gara a chi ce l’ha più pesante, la collana d’oro (o simile), perché sarebbe una gara a chi ce l’ha più lungo nella quale non voglio addentrarmi. In questo caso i parametri da considerare potrebbero diventare anche di tipo qualitativo e sarebbe difficile, poi, stilare una classifica oggettiva.
Così, da rappresentante del popolo generalista quale sono, mi sono messa all’opera e ho chiesto a Google di aiutarmi.
Da quello che ho capito (mica tanto, a dire il vero) la differenza dovrebbe essere che, mentre nel rap segui una metrica, vai a tempo, il ritmo in 4/4, il beat, le rime e cose del genere, nel trap fai le cose a caso. Non c’è un ritmo definito, dici le cose come e quando vuoi. Il trap (o la trap, aboliamo la differenza di genere, almeno in grammatica, please!) è nato da una costola del rap e, visto che Eva è l’eccezione che conferma la regola del miglioramento (sarebbe nata da una costola di Adamo), non può che essere venuto peggio del padre.
Qualcuno dice che la trap usi più l’autotune rispetto al rap… quindi siamo di nuovo a pesare le cose per poter fare la classifica! Si va in percentuale? Almeno tot minuti? Boh!
Quindi, per ora, abbiamo capito che nella trap non te ne frega niente del ritmo e del beat e, se ti va (ma meglio se lo fai, sia chiaro), usi l’autotune come se non ci fosse un domani.
RAP VS TRAP: AIUTO, FACCIAMO UNA DIRETTA!
Se qualcuno di voi è in grado di fare chiarezza nella mia mente, sono aperta a lezioni private e/o spiegazioni accurate via zoom, teams, diretta Instagram. Anzi, Direttore, perché non organizziamo una diretta in cui qualche erudito ci trasmette la sua conoscenza così ci evolviamo anche noi?
Perché qui c’è anche un’altra cosa che non ho capito! Alcuni siti dicono che la trap si differenzi dal rap per gli argomenti trattati che riguarderebbero la vita di strada (la droga, le difficoltà varie), ma definiscono anche questo un punto di incontro tra i due generi, o meglio, tra il genere genitore ed il genere figlio. Ma come fa una differenza ad essere anche un punto di incontro? Va bene essere fluidi, ma se siamo distanti, non possiamo essere vicini oppure dobbiamo rimettere in discussione il perché di tutte le cose.
Ecco, ora avete capito perché sono una boomer e non più solo una ragazza degli anni ’90? Perché io queste cose non le capisco e preferisco stare con gli anziani a guardare i cantieri.