Vestita di fiori è il nuovo singolo dell’artista milanese Shori, disponibile negli store digitali dal 15 aprile 2022. Il brano è una favola dolce-amara, che racconta i dubbi e le emozioni di una storia d’amore tra due persone che si devono ancora scoprire.
Shori racconta in versi gli incontri e scontri di questa relazione. A proposito del brano, spiega: “È notte. Cammina da sola, per strada, una “Vestita Di Fiori”. Conosce le stagioni, ma divide il tempo. Addosso ha la leggerezza di un petalo, ma inciampa sulle sue stesse radici. È così, cadendo sulle certezze, che incontra un Romanticone con le scarpe slacciate. Lei ha i colori come scudo, lui sa leggerne il bianco e nero. Insieme provano ad inseguire il cielo, ma trovano una luna contaminata dalla luce. La scoperta diventa un filo spinato attorno al cuore. Così impenetrabile che non sapranno mai chi sono. Lei scomparirà, come un’onda che si ritira in mare. Curiosa di conoscere la spiaggia. È l’alba. Cammina da solo, per strada, un Romanticone”.
Vestita di Fiori, scritta dallo stesso Shori, è stata registrata e mixata presso G!ga Studio, con la produzione di Gabriele Bianchi, Giacomo Fabbrica, Riccardo Bruggi e il master di Marco Canigiula.
Il brano spazia tra sonorità rap, indie e pop; e segna l’inizio di un nuovo percorso per Shori, dopo un 2021 ricco di musica. L’artista, nato a Milano nel 2001, ha esordito proprio nel 2021 con il singolo Vecchi tempi. Sono poi usciti altri due brani, Odio e amore e Come fai. Il 16 aprile 2021, Shori ha pubblicato l’album Prova a prendermi; e in estate, apre il concerto di Alfa all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro. Alla fine del 2021, rilascia i singoli Domani e Madird.
Adesso, l’artista torna con il nuovo brano Vestita di fiori. In occasione dell’uscita di questo singolo, abbiamo raggiunto Shori: ecco cosa ci ha raccontato.
Intervista a Shori
Ciao Shori, benvenuto su All Music Italia!
Shori è il nome d’arte con cui ti presenti al pubblico. Il tuo vero nome è Lorenzo Shori Andrea Petrone; e sei un giovanissimo cantautore di Milano, classe 2001. Vuoi raccontarci qualcos’altro di te, a partire dalla scelta del tuo nome d’arte e del suo significato?
Shori è il mio secondo nome, ma fin dalla nascita mi hanno sempre chiamato così. È stata naturale la scelta artistica e mi ha tolto il peso della decisione. È di origine giapponese per l’orientamento che mio padre ha verso il buddismo.
Il tuo rapporto con la musica nasce un po’ per caso nel 2019, quando cominci a scrivere a seguito di una delusione sentimentale. Come è avvenuto allora il tuo approccio alla musica? E cosa vuol dire oggi per te fare musica?
Naturale, come le sensazioni che mi hanno portato a scrivere. Le passioni arrivano così, intense e presuntuose. Occupano un bellissimo spazio nella tua vita, senza che tu possa gestirle inizialmente, ma con il potere di comprenderle solo lungo il percorso. Oggi comincio piano piano a scoprire tutte le sfumature che la musica porta con sé. Per me rappresenta un processo di curiosità e uno stimolo quotidiano che alimenta le giornate. È uno degli aspetti più importanti della mia vita, ma resto attento a non prenderla troppo seriamente, affinché non diventi pesante il carico del racconto.
Dal 15 aprile è disponibile il tuo nuovo singolo Vestita di fiori. Si tratta di una sorta di favola dolce-amara, che racconta le emozioni e gli scontri di una storia d’amore tra due persone che si stanno scoprendo. Vuoi presentarci meglio il brano e rivelarci come è nato?
Vestita di fiori è la mia parte energica e consapevole. Realizzo la distanza che può esistere tra due persone che cercano un punto d’incontro. C’è il tentativo di poter convivere con questo divario e il rispettivo distacco. Il tutto però con un atteggiamento curioso, perché non possiamo portarci dietro solo le fragilità. Per me è necessario isolarsi da qualsiasi riparo e provare a esporsi. Il brano stesso è un rischio: aldilà del contenuto e della storia che racconta, propone sonorità nuove e credo sia l’emblema di questo percorso.
Vestita di fiori ha un linguaggio fresco, caratterizzato dall’uso di metafore. Il testo recita: “Non so che cosa posso farci se io sono pesante e tu così leggera. Sono un romanticone, tu una spezzacuori, tu nascondi chi sei, vestita di fiori”. E’ un brano autobiografico? Se sì, vuol dire che sei un romanticone?
Si è un brano autobiografico, come molte delle mie canzoni. Vengo ispirato da tante situazioni esterne che poi credo di elaborare inconsciamente ed escono poi dal mio filtro.
Sicuramente, la parte romantica fa parte di me. Credo che i miei brani parlino da soli. Ma sono anche altro. Per fortuna…
Il 2021 è stato l’anno dell’esordio con il brano Vecchi tempi e della pubblicazione del tuo primo album, Prova a prendermi. Se ripensi all’anno passato, quali sono le sensazioni che provi o le immagini che ti vengono in mente? E invece cosa ti aspetti dall’uscita di Vestita di fiori, che segna l’inizio del tuo nuovo percorso musicale e propone un sound diverso dal solito?
Mi vengono in mente i sacrifici che facciamo, ai ritmi emotivi che vanno rispettati. Penso ad alcune soddisfazioni che ci siamo tolti, dal primo disco al concerto che Andre (Alfa) mi ha concesso di aprirgli. So che abbiamo ancora tutto da scoprire e la cosa mi gasa molto. La passione e la fame di emergere è la stessa di un anno fa. Parlo al plurale perché condivido qualsiasi tappa con il mio team GIGA. Provo speranza e curiosità per le sfide che arriveranno e che al momento giusto sapremo meritarci. Spero che chi ascolta possa apprezzare e ritrovarsi anche in questa nuova sfumatura, ogni brano racconta emozioni diverse ed è questa la forza della musica.
Dopo l’uscita di Vestita di fiori, quali sono i tuoi prossimi progetti? Che cosa puoi anticiparci?
Ad essere onesto neanch’io so cosa mi aspetta. Non si tratta di poter o non poter rivelare. Mi godo la libertà di poter decidere durante il percorso. Credo sia la cosa che mi piace di più farmi dal momento senza dover programmare. A quel punto che una canzone vada bene o male è relativamente ininfluente, perché la scelta si fonda su sensazioni vere.
Quello che posso dire è che insieme ai ragazzi con cui lavoro non smettiamo mai di fare musica. Il bagaglio è carico…
Siamo arrivati alla fine di questa intervista. Prima di salutarci, ti faccio un’ultima domanda… aperta; ossia, hai la possibilità di dire tutto ciò che vuoi. Che cosa vorresti dire al pubblico?
Non sono bravo con queste cose…Vi invito ad ascoltare i brani e scoprire di più. A presto
Grazie per questa intervista! Alla prossima, ancora su All Music Italia!