Pagelle nuovi singoli italiani in uscita il 29 aprile 2022 a cura di Fabio Fiume.
Un nuovo Venerdi e nuove pagelle su All Music Italia. Questa settimana ho ascoltato alcuni piacevoli ritorni, qualche bella sorpresa da un passato non troppo recente e qualche cambio di rotta che merita più approfonditi ascolti di altro materiale per capire per bene dove si stia andando.
Cominciamo subito…
Aiello – Paradiso
E’ la descrizione dell’innamoramento, la fase più bella di una storia ed anche quella in cui ognuno di noi rivela delle paure inconsce. Come sarà, piacerò davvero, i miei odori, il mio modo di fare l’amore? E tutto ha una risposta solo vivendo, solo cercando di esplorare quel paradiso. Batte meno sulla voce come nel più recente passato, dove forse aveva un po’ esagerato. Meglio, decisamente meglio. Ci voleva però una piccola evoluzione. E’ tutto troppo tirato a corto.
Sei
Emanuele Aloia – Cartagine
Pezzo che sembra avere parecchie partenze, ad ogni due battute di strofe e poi invece gioca di pazienza fino all’inciso che viene lanciato come up tempo ed invece resta inchiodato ad un formato ballata elettronica. E proprio nello stesso inciso che c’è un po’ di confusione di fondo in un arrangiamento che diventa chiassoso e che di certo non viene aiutato dal coro di voci bianche in entrata. Inutile dire che non sorvolerò poi su quell’ impèro al posto di impero, che è davvero uno schiaffo imperdonabile in pieno volto. E lo è all’italiano!
Quattro
Luca Barbarossa & Extraliscio – E’ così
Secondo il mio parere, da quando negli ultimi anni Luca Barbarossa s’è tolto dalla testa la spada di Damocle del dover ad ogni costo impressionare le classifiche, ha trovato una nuova ispirazione di grande valore. E’ melodicamente impeccabile, si concede spazi ariosi dove cantare di sentimenti espressi con la forza della maturità e l’importanza di quanto sia potente il saperli dire, ammettere. Bella anche la partecipazione degli Extraliscio, giusti nell’intervento vocale, perfetti nella loro musicalità di sapiente miscela fra il pop e il folk tradizionale. Notevole.
Otto
Drko – Upsidedown
Semplicistica ma tutto sommato realizzata con un certo criterio. E’ evidente la giovane età ed anche il filone modaiolo che viene seguito a livello d’arrangiamento. Resta però espressa in maniera cantilenata, in un inciso che ricorda quelle filastrocche che s’imparano da bambini e che, basta un nulla, ti tornano in mente all’improvviso e le ricordi tutte per intero. Glielo lascio come augurio.
Sei
Elasi – Sottopelle
Potrebbe dare una sensazione trasognata a primo acchito ed invece… Elasi parla di sogni etilici. Non è chiarissimo il testo, complici alcune “e” talmente strette , che sembrano delle “i”. Il mondo è quello di un’elettronica parecchio enfatizzata, alla Bath For Lashes dei tempi migliori, ma manca quel gancio, quella particolarità che svegli dalla prevedibilità del percorso e dalle sue ripetizioni.
Cinque +
Eman – Il matto
Nuova modalità cantautorale energica, intelligente e sufficientemente ironica, tanto da riuscire a dire cose invece serie- Il Matto è dentro tutti noi. in tutti quelli che non riconoscono che se si va troppo forte si corre il rischio di vivere a metà il presente. Bello anche l’arrangiamento da menestrello moderno.
Sette+
Garibaldi – Non mi va
Un po’ dance, un po’ da banda vagante per il paese, questo singolo poi spariglia tutto con un fare da ballata un filo incazzata nelle strofe, alla Fabrizio Moro per assonanze. L’idea potrebbe anche essere considerata originale, anzi senz’altro lo è, ma l’inciso che è solo la ripetizione di una frase ad oltranza impoverisce un po’ il tutto. Il finale è quasi da avanspettacolo, un po’ ardito per le radio.
Cinque=
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