Leon Faun Pioggia testo e significato del nuovo brano del giovane artista fuori dal 25 maggio 2022.
È passato quasi un anno da quando Leon Faun, artista tra i più promettenti della giovane musica italiana, lanciò il suo ultimo singolo, C’era una volta, brano che dava il titolo al suo album d’esordio fuori per Thaurus/ Island Records/Universal Music Italia.
Un disco che conquistò con la sua poetica, in cui veniva mischiato al linguaggio del rap quello del fantasy, la redazione di All Music Italia e in particolare il nostro prof. di latino, Davide Misiano, che dedicò all’album un’attenta analisi che potete recuperare qui.
Ora è finalmente tempo di nuova musica per il Leon Faun che esce oggi, 25 maggio 2022, con un nuovo singolo.
Leon faun pioggia significato
Per annunciare questo nuovo brano, prodotto da Duffy, il cantautore fresco 21 enne nelle scorse settimane ha disseminato frasi sui social. L’ultima è questa: “Sei mai stato bloccato in un fottuto labirinto di idee? Io forse ho trovato l’uscita del mio“.
In questo brano l’artista usa la pioggia come punto che unisce momenti importanti della sua vita, spesso passata in solitudine, a chiedersi se i suoi pensieri fossero normali… ma cosa è davvero normale?
Pioggia chiude il percorso iniziato dal giovane artista con l’album d’esordio C’era una volta, un brano che arricchisce e completa il precedendo disco svelando un lato più intimo e consapevole. Leon Faun dimostra una scrittura più matura che si allontana e distacca dai canoni che lo hanno caratterizzato in passato e decide di raccontarsi in maniera più sincera e diretta.
L’artista utilizza la musica e i suoi testi come strumento di analisi introspettiva personale e attraverso il brano ricrea il suo mondo personale ed esprime il proprio vissuto tramite giochi di parole e un sound dal carattere immaginifico.
Leon Faun Pioggia testo
Pioggia è stata scritta Leon Faun con Alessio Marullo, Giorgio Arcella e Luca Faraone. Ecco il testo del pezzo.
È da tempo che la pioggia, ogni goccia
ti riporta a quella volta, questa porta a cosa porta
ma la pioggia no, non mi tocca
mi ricorda quella rabbia, quella noia
Parlo insieme a lui la notte, molte volte
mi chiedo forse, forse è il caso
forse basta o sono pazzo
ma la notte torna più forte
mi chiedo forse, forse è un guaio
forse è vero oppure è un abbaglio
piovono lame, volano fiabe
vivo per arte non per collane
odore di casa qui per le strade
tu sei la musa delle mie ca**ate
piovono lacrime, gocce di rigate
ed ora è la musica ciò che mi sale
scusa mi spiace ma devo volare
cadere, vedere, colpire, provare
e mi pare che
Non ci sei da ormai
non te ne faccio una colpa
mi basta sapere che sai che
Vado a tempo con la pioggia
ogni goccia mi riporta a quella volta
questa porta, a cosa porta
ma la pioggia, no non mi tocca
mi ricorda quella rabbia, quella noia
E vado a tempo con la pioggia
ogni goccia mi riporta a quella volta
questa porta, a cosa porta
ma la pioggia, no non mi tocca
mi ricorda quella rabbia, quella noia, quella gabbia
Sono tutti un po’ distratti vedono nubi in tutti i lati
se mi culli coi tuoi canti, non mi incanti e poi ti chiudi
siamo nudi, siamo umani
niente scudi tra le mani
ti rifiuti ma mi chiami
chiami cose e vuoi le ali
è tutto un po’ uguale, tutto un po’ a norma
ciò che è normale non vale e non conta
basta una frase per la rimonta
due vite per aspettare quell’onda
ai concerti ci andavo da solo
non mi portavo mai l’amico dietro
perché mi sentivo in alto, sì volo
e il mio telefono frate era spento
Non ci sei da ormai
non te ne faccio una colpa
mi basta sapere che sai che
Vado a tempo con la pioggia
ogni goccia mi riporta a quella volta
questa porta, a cosa porta
ma la pioggia, no non mi tocca
mi ricorda quella rabbia, quella noia
E vado a tempo con la pioggia
ogni goccia mi riporta a quella volta
questa porta, a cosa porta
ma la pioggia no, non mi tocca
mi ricorda quella rabbia, quella noia, quella gabbia
Foto di Leo Tiziani