Dopo tanta attesa è partito il tour di Vasco Rossi, un successo in ogni data tra canzoni del presente e del passato e una citazione a quello che molti, negli anni ’90, consideravano il suo erede, Gianluca Grignani.
I live del Blasco sono una grande festa che unisce le generazioni e in cui, qualche volta, trovano spazio anche amic*/collegh* del rocker, come nel caso di Imola dove ad aprire il live c’era Emma Marrone per cui Vasco ha co-scritto il brano Io sono bella.
Tra le canzoni in scaletta (la trovate qui) c’è anche Ti taglio la gola del 1985, uno di quel brani che forse oggi, nell’epoca del Politcally correct, non troverebbero spazio (come Colpa di Alfredo e la celebre, quanto forse discutibile, frase “è andata con il ne**o la tr**a“).
Ed è proprio su questo brano che Vasco Rossi cita un altro cantautore e rocker italiano, Gianluca Grignani.
E così il Blasco si censura e, al posto di “Appena ti prendo da sola, ti taglio la gola“, canta “appena ti prendo da sola ti raso l’aiuola“, citazione della hit di Grignani del 2002, L’aiuola.
Quello che forse non tutti conoscono e la storia di questa canzone e il legame con Vasco.
Vasco Rossi e il legame con Gianluca Grignani
Il cantautore rock milanese, Grignani, è stato forse uno degli ultimi esordi discografici a superare il milione di copie in Italia. Dopo di lui solo i Lunapop ma con un successo relegato all’Italia.
Il primo disco di Gianluca Grignani, Destinazione paradiso, quando uscì nel 1995 sconvolse il mercato vendendo oltre 1 milione e mezzo di copie tra Italia e Sudamerica.
Un successo tale che, anche oggi, passati quasi trent’anni, la versione spagnola de La mia storia tra le dita, è uno dei brani più amati in America Latina.
Nel 1995 Grignani incontrò per la prima volta quello che era uno dei suoi idoli, Vasco Rossi, durante Vota la voce, celebre manifestazione in cui Tv Sorrisi & Canzoni premiava i personaggi dell’anno con un Telegatto.
Gianluca vinse quello come rivelazione dell’anno (e lo regalò ad una ragazza del pubblico, ma questa è un’altra storia…). E quella sera si videro già le radici dell’amore/odio professionale col Blasco.
E così in un filmato celebre del backstage prima Vasco intonò proprio La mia storia tra le dita, seguito da Grignani che accennò Fegato spappolato, poi, citando Lucio Battisti, disse una frase ironica ma che forse nascondeva una parte di verità… “Maledetto di un gatto, riuscirai a finire per mangiarmi nel piatto“.
QUI per vedere lo storico VIDEO.
Da allora le strade si incontrarono poche altre volte… Grignani seguì la sua, non diventando mai l’erede di Vasco in quanto troppo istintivo nelle scelte musicali, scelte che andarono a spiazzare il pubblico con gli album successivi in cui, dal pop di Destinazione Paradiso si passò al rock di matrice Radiohead di La Fabbrica di plastica all’autentica follia di Campi di pop corn.
Negli anni i due si sono sempre mandati messaggi a mezzo stampa tra punzecchiature ed elogi (Vasco definì in più occasioni Grignani come il John Lennon italiano, capace di scrivere melodie bellissime).
Stranamente le strade dei due, professionalmente, non si sono mai incrociate… ma hanno rischiato di farlo più volte, come raccontato dal nostro direttore, Massimiliano Longo, nel suo libro, Gianluca Grignani – Rockstar a metà.
Per chi non lo sapesse il nostro direttore ha lavorato negli anni ’00 per 7 anni come assistente personale di Gianluca Grignani.
Tra i tanti aneddoti raccontati nel suo libro c’è il fatto che per due volte un brano di Grignani rischiò di essere cantato da Vasco.
Nel 1998 in Campi di Pop Corn era presente un brano di puro cantautorato, La canzone, che pare Vasco volesse inserire come novità del suo best of del 2007 ma alla fine scelse la ben più nota Generale di Francesco De Gregori.
Ancora prima però Gianluca scrisse una canzone appositamente per Vasco, un brano che in effetti a risentirlo con attenzione appare un episodio isolato nella discografica di Grignani.
Quel brano è proprio L’Aiuola, oggi citata da Vasco nei suoi live. Quella canzone avrebbe dovuto essere cantata proprio Vasco Rossi ma all’ultimo il rocker di Zocca scelse diversamente.
Il brano divenne comunque una hit nella versione del suo autore e diede vita anche ad un remix che monopolizzo i club nell’estate del 2002 al grido della celebre frase slogan, Ti raserò l’aiuola.
Gianluca Grignani L’aiuola testo e audio
(Di Gianluca Grignani)
Ti rasero l’aiuola
Quando ritorni da scuola
Ok, ti voglio bene
Ma molla le tue amiche sceme
E amore è come anarchia
E dillo alla polizia
Va be sarà un difetto
Ma per favore andiamo a letto, ah
Perché a volte la felicità
Ti sfiora appena e poi se ne va
Ti dice: “Scusa, ciao, passavo di qua”
Come una donna che non ci sta
Eppure a me non mi va, non va
Sai di starmene qua
Qua sospeso a metà
No non mi vai bene
E goder non conviene
E mi tieni in catene
No, non mi va
Se cade un pelo
Crolla il cielo
Non mi va, non mi va
La notte poi vado in giro
Come se fossi un vampiro
Che sono in cerca d’amore
Per colpa io del tuo onore
E le signore più belle
Mi danno le caramelle
E tu che mi dici: “Aspetta”
Che vado troppo di fretta
Perché a volte la felicità
Ti sfiora appena e poi se ne va
Ti dice: “Scusa, ciao, passavo di qua”
Come una donna che non ci sta, ah
Eppure a me non mi va, non va
Sai di starmene qua
Qua sospeso a metà
No non mi vai bene
E goder non conviene
E mi tieni in catene
No, non mi va
Se cade un pelo
Crolla il cielo
Non mi va, non mi va
Eppure a me non mi va, non va
Sai di starmene qua
Qua sospeso a metà
No, non mi vai bene
E goder non conviene
E mi tieni in catene
No, non mi va
Se cade un pelo
Crolla il cielo
Non mi va
No