All Music Italia torna ad incontrare Luigi Strangis, il trionfatore della ventunesima edizione di Amici, dopo la conferenza stampa post vittoria di qualche giorno fa. Purtroppo anche stavolta ci siamo dovuti accontentare di un incontro Zoom, ma sono pur sempre giorni di instore tour e per l’artista non è certo facile essere disponibile in presenza.
Insieme a Luigi abbiamo avuto la possibilità di parlare del suo percorso all’interno della scuola, del suo rapporto con Maria de Filippi e dei suoi progetti futuri, ma anche delle emozioni di calcare un palco “vero” com’è stato il grande evento di Radio Zeta tenutosi a Roma nei giorni scorsi.
Luigi si è raccontato alla nostra redaziona a cuore aperto, spiegando che il percorso di Amici l’ha aiutato a crescere e ad essere sé stesso ma anche a creare degli splendidi rapporti con un gruppo di ragazzi e ragazze all’interno della casa con cui ha condiviso tutto per circa 8 mesi.
L’artista ci ha anche parlato del suo stile, e del fatto che gli occhiali da sole gli servono anche, a volte, per mascherare certe emozioni, nonostante (e le sue fan lo sanno bene) non si tratta di un accessorrio che indossa ad ogni singola occasione. Proprio grazie al suo stile Luigi è riuscito a costruirsi un personaggi, anzi per essere più precisi un’identità. Qualcosa di molto importante, in un contesto musicale dove è sempre più difficile riuscire a differenziarsi dagli altri.
Se volete saperne un po’ di più su questo artista, se siete curiosi di conoscere qualche curiosità su Maria de Filippi nel dietro le quinte e molto altro ancora qui sotto potete recuperare la nostra intervista esclusiva!
Il commento all’EP Strangis: ecco il significato del progetto di LUIGI STRANGIS
Luigi, che ha deciso di intitolare il suo primo Ep con il suo cognome “Strangis” nella certezza che questo lavoro rappresenti totalmente chi è lui, aveva raccontato:
Questo Ep rispecchia la mia personalità libera da ogni genere ed etichetta. È libertà di poter cambiare, libertà di lasciarsi vedere senza nascondersi, libertà di lasciarsi conoscere e accettarsi. “STRANGIS” è frutto di duro lavoro, mio e di tanti altri che hanno creduto in me come artista e come persona. Spero sia solo l’inizio.
Qui a seguire la nostra video intervista con Luigi.