Il 13 giugno 2022 allo Stadio dei Marmi a Roma si è svolta la serata dei Wembrace Games, ossia i nuovi Giochi Senza Barriere che quest’anno hanno compiuto 10 anni. La serata è stata presentata da Bebe Vio e dall’associazione art4sport Onlus, fondata dai suoi genitori nel 2009.
Si è trattato di una grande serata benefica di sport, giochi e musica, condotta dal Trio Medusa insieme a Danilo Da Fiumicino. Scopo della manifestazione è da sempre la promozione di uno spirito di integrazione tra individui con e senza disabilità all’interno della società, oltre che di promozione dello sport paralimpico. Questo spirito di inclusione è espresso anche dal nuovo nome della manifestazione, che in occasione di questa decima edizione, ha guadagnato un tocco di internazionalità: il nome è infatti composto dalle parole “WE” “Embrace”, ossia “Noi” “Abbracciamo”.
Il tema scelto per l’edizione 2022 dei Giochi è stato la musica, intesa come simbolo di unione, condivisione e voglia di divertirsi. Come da tradizione, anche quest’anno, le squadre in campo sono state 8, rappresentative di 7 città italiane (Roma, Milano, Livorno, Treviso, Bari, Oristanoe Fano) e 1 dell’Europa. Tutte le squadre erano formate da donne, uomini, bambini, con e senza disabilità. Giovani e adulti si sono cimentati in divertenti giochi all’insegna dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere fisiche e psicologiche, affrontando tre emozionanti quanto sceniche sfide legate al mondo musicale. All’esito, la squadra Roma di Bebe Vio si è aggiudicata la vittoria.
Ecco chi si è sfidato agli WEmbrace Games
Tanti sono stati gli ospiti del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo che hanno preso parte ai giochi, affrontandosi nelle sfide sportive. Tra loro: Briga, Martin Castrogiovanni, Fellow, Vanessa Ferrari, Arianna Fontana, Simona Quadarella. Ed ancora: Neri Marcorè, Tess Masazza, Stefano Meloccaro e Benny, Annalisa Minetti, Carlo Molfetta, Arianna Montefiori, Gianmarco Tamberi, Paola Turci, Sangiovanni, Mirco Scarantino, Giulia Stabile e Rudy Zerbi.
La musica ha giocato un ruolo fondamentale per tutta la durata dell’evento. Jovanotti, grande amico di Bebe Vio, ha realizzato per l’occasione un medley speciale che ha accompagnato la serata. Inoltre, ad aprire l’evento è stata la piccola Vittoria Spedaliere che ha calcato il palcoscenico della 64esima edizione dello Zecchino d’oro con la canzone Potevo nascere gattino, il cui video parla proprio di disabilità.
“Questa canzone è un inno alla scoperta e all’accettazione della propria unicità“, dichiara Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano. “Una bimba si chiede come sarebbe stata la vita da gattino, da cavallo alto e snello, oppure da principessa, ma capisce che in fondo non si sceglie come nascere o dove crescere, l’importante è quello che si è. Siamo contenti che la canzone abbia trovato spazio in questo evento così importante. Lavoriamo ogni giorno affinché attraverso le nostre canzoni i bimbi possano divertirsi, imparare a conoscere il mondo che li circonda e riflettere”.
Grande successo per la serata e per i suoi obiettivi
La serata ha riscosso grande successo, come dimostrano le parole di soddisfazione espresse da Teresa A .Grandis, Presidente dell’Associazione art4sport. “L’edizione di quest’anno segna sicuramente un traguardo importante per noi. Dopo due anni di stop per cause di forza maggiore, spegniamo dieci candeline e non possiamo che essere orgogliosi nel vedere quanta strada abbiamo fatto. Doverosi i ringraziamenti a tutti i nostri sostenitori, dalle istituzioni, ai nostri partner e ai tanti vip e volontari che, anno dopo anno, hanno scelto di affiancarci in questa nostra sfida. Senza di loro, difficilmente saremmo riusciti a lasciare Mogliano Veneto, dove nel 2010 abbiamo organizzato la prima edizione, e conferire ai WEmbrace Games una così grande visibilità e riconoscibilità“.
Il ricavato della serata è devoluto alla missione di art4sport. L’associazione si occupa di studiare, progettare e finanziare protesi d’arto, ausili sportivi, e ciò che serve ai piccoli atleti per praticare un’attività sportiva.