20 Giugno 2022
di Interviste, Recensioni
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20 Giugno 2022

Le Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita Venerdì 17 Giugno: promossi a pieni voti Måneskin, Baby K e Ghali

Con qualche giorno di ritardo ecco le pagelle dei singoli usciti venerdì 17 giugno

Pagelle nuovi singoli 17 giugno 2022
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Pagelle nuovi singoli italiani in uscita venerdì 17 giugno a cura di Fabio Fiume.

E capita! A volte impegni di vita, qualche volta non propriamente piacevoli, altre per fortuna si, t’impediscono di lavorare con cura a qualcosa che la richiede altrimenti non ha senso d’esistere.

Per questo non ho scritto le pagelle Venerdì scorso. Non avevo avuto modo di poter ascoltare più volte i brani e non avrei potuto dare che un giudizio fortemente sommario, quello proprio da un ascolto e via. Meglio quindi prendersi del tempo e darvi con un po’ di ritardo ciò a cui però siete abituati. Poi questo non vuol dire che piaccia a tutti, s’intenda! Almeno però non mi fa sentire in colpa per non aver tentato di fare del mio meglio. Anche noi giornalisti siamo sotto esame sapete?

Buona lettura…

Ariete – Tutto (con te)

E’ una buona descrizione di una amore fra giovani che sboccia e che riempie il cuore fra le tante cose che si vorrebbero fare e le piccole paure nascoste dietro la timidezza, il pudore del giovane sentimento. Pudore e voglie non viaggiano sullo stesso binario ed ecco allora che i pensieri diventano i veri protagonisti del nostro io. L’inciso funziona come un martello nel mezzo di un linguaggio semplice, sia nel testo che musicalmente parlando.
Sei 1/2


Avincola & Alessandro Gori – Letti

Il letto è qualcosa che ci accompagna tutta la vita e cambia anche il modo stesso in cui lo guardiamo, a seconda degli anni che si hanno, delle esigenze. Con in sottofondo il monologo di Gori da cui Avincola ha tratto spunto, costruendoci su un testo più semplice ma non per questo meno efficace. Il tutto usando un sound 80 accattivante ma anche un po’ già sentito. Sufficiente comunque.
Sei


BabyGang & Sacky – Mamacita

I Black Eyed Peas trovano in questo inedito duo il loro corrispondente italiano. E’ la base che latineggia che suggerisce le analogie con alcune cose del gruppo di fama mondiale. Il pezzo però fornisce anche un’immagine più leggera della musica di Baby Gang in particolare ( conosco poco Sacky per poter giudicare ) e non è certamente un male. E’ un’altra faccia da mostrare e tutti ne abbiamo diverse che convivono in noi.
Sei


Baby K & Mika – Bolero

E qui la star nata a Beirut torna a cantare in italiano e lo fa per compagnia al nuovo possibile tormentone di Baby K. E stavolta la cantante, già rapper, sembra veramente trasportata nell’universo musicale del suo compare di merenda. Buona linea melodica, strofa che si avvicina al di lui classico Relax, take it easy ed inciso che profuma d’estate, leggero ma sinuoso e soprattutto fuori dalle regole reggaeton che, sentito uno di brano, li hai sentiti tutti. Ma sette a Baby K lo avevo mai messo? Mi sa di no! Hai visto Claudia?
Sette


Marco Carta – Sesso romantico

Anche Carta trova un abito 80 a livello di sound per raccontare di come un’abitudine incrini un rapporto. Ci vuole sempre attenzione in amore, altrimenti le lusinghe di un altro possono causare più di una distrazione fugace e finire in un rapporto a tre non preventivato, fra quello che è stato bello e quello che però adesso ci sembra fantastico. Raramente Marco ha battuto cassa in questo modo; gli è riuscita bene, ma attenzione ai live. Il ritmo serrato potrebbe non giovargli. E’ questione di timbro.
Sei 1/2


Dargen D’Amico – Ubriaco di te

Mantiene inalterato lo status di artista più allegro del momento. Lo è proprio nell’approccio musicale che riesce a mantenere semplice, con assonanze che, in questo caso, arrivano un po’ dagli anni 70, almeno per le chitarre, ed una coralità che invece si staglia fra la fine degli 80 e l’inizio dei 90. Dargen chiedeva al Festival Dove Si Balla? Semplice, si balla ancora con lui. Lui è il sicuramente il personaggio giusto per regalare allegria, ma attenti, non è stupidera! Ci vuole una certa sapienza anche per fare cose semplici, che arrivano al grande pubblico mantendo una distinzione artistica, non sembrando altro.
Sei 1/2


Deddy – Luci addosso

Se la produzione di Merk & Kremont lancia Deddy verso una possibilità dance che era impensabile appena un singolo fa, c’è da dire che, a livello di testo, questa Luci addosso è alquanto banalotta. Non è la semplicità del discorso ma proprio lo sciolinare i giorni della settimana che è cosa già sentita più e più volte. Il pezzo oltremodo non mette in risalto nessuna crescita del vocalist proprio perché non gli permette d’interpretare, stringendolo in un tempo serrato. Resta solo un’orecchiabilità che però… quando mai Deddy non era risultato orecchiabile?
Cinque


Fred De Palma – Extasi

Ma De Palma questo pezzo lo aveva scritto per i Mondiali del Brasile? E’ proprio un richiamo da stadio che sicuramente funzionerà, ma che mostra i soliti limiti che, il rinomato nostro, non riesce a superare, per lo meno non ancora. E già perché qualche piccolo passetto avanti qui c’è, almeno nel tentativo di cantare senza il cattivo gusto d’effettarsi la voce. Non si mantiene ancora una linea guida, si cambia l’intenzione in corso d’opera, ci si fa coprire dal coro della curva, però almeno si tenta.
Cinque =


Fabri Fibra & Maurizio Carucci – Stelle

E qui Fibra chiama a collaborare con sé l’ex vocalist degli Ex Otago per un pezzo che suona anche questo, scusate il gioco di parole, un ex di qualche altra cosa. Il rapper di Sinigallia è qui molto vicino, nel modo di rappare, alla sua hit Tranne Te, Carucci ricorda da vicino ( per l’enfatizzazione alla voce ) Tommaso Paradiso, che ha già lavorato con Fibra e Dardust non riesce ad inventare nulla a livello di base, visto che il pezzo suona come molte cose dance fra i 90 e gli 00. Questo non vuol dire che il pezzo non funzioni, anzi, tira di brutto, però… ecco mi lascia qualche però!
Cinque


Gemitaiz & Noyz Narcos – Pochette

Si è aspettato un mesetto per lanciare il primo singolo ufficiale dall’album “Eclissi“, che ha riportato Gemitaiz in testa alle classifiche. E alla fine si è puntato su questo incontro tutto romano e di matrice apparentemente allegra, almeno nel sound decisamente urban primi 2000, ma che invece non nasconde una malinconia di fondo nel testo. Qualche passaggio del testo poteva essere rivisto e corretto e non è per essere pesante, ma solo perché, essendo il pezzo particolarmente radiofonico, si poteva pensare anche ai tanti ragazzetti che amano questa musica e lasciare da parte cartine e 4 tipi di erbe. Passaggio a parte resta un pezzo molto più che accettabile.
Sei +


Ghali & Madame – Pare

Ottima unione fra due artisti parecchio amati dai giovanissimi ( e non solo ), per parlare di un argomento, il bullismo, di cui proprio i più giovani subiscono e non sono strutturati a sufficienza per sopportare. Anche musicalmente i due sono riusciti a rimanere ancorati alle pieghe dell’estate, alla voglia di ballare e questo rende possibile anche il non scartare, con la scusa del “non adatto alla stagione” il pezzo ed il suo messaggio importante dalle playlist. Peccato non ci sia una strofa in più; secondo me ce n’era bisogno. Buona comunque.
Sette


Rocco Hunt, Elettra Lamborghini & Lola Indigo – Caramello

Chiaramente c’è tanto studio in questo pezzo, però almeno lo si può immaginare suonato live, tutto costruito su percussioni. Arriva allegra, con una linea melodica nell’inciso che si può seguire oltre che ballare. La presenza di Rocco è però ridotta davvero all’osso, tanto da sembrar e più lui un feat rap alla bella ereditiera che non il contrario. Che si stia sempre più spostando sulla produzione? Rocco facci sapere.
Sei

Clicca in basso su continua per la seconda parte delle pagelle nuovi singoli del 17 giugno.

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