Il 2 luglio 2022 alle 21:00 nel Rione Sanità a Napoli è stato realizzato un evento unico nel suo genere ‘A voce d”o vico: uno spettacolo teatrale recitato dai balconi del vicolo Montesilvano (ribattezzato Vicolo della Cultura) che ha incluso la presenza di Anastasio e Antonella Morea.
Un intervento musicale quello del rapper, una scaletta di 7 pezzi che il pubblico presente ha cantato a squarciagola. È stata una festa, una festa preparata con cura dai ragazzi di Putéca Celidònia che da anni cercano di riattivare culturalmente un territorio difficile e complesso. Per una sera il vicolo è diventato palcoscenico internazionale di teatro e musica grazie anche al sostegno del Campania Teatro Festival e del Teatro di Napoli.
La storia del coinvolgimento di Anastasio nel progetto è un piccolo sogno che si avvera per i ragazzi del collettivo: un messaggio su Instagram al cantante, una telefonata in cui gli raccontano del progetto e lui c’è.
Inoltre da sottolineare che ha devoluto interamente il suo compenso per sostenere le attività di laboratorio di Putéca Celidònia sul Rione Sanità.
Un gesto di umiltà e vicinanza al sociale: mettere a servizio il proprio talento per uno scopo benefico.
Dal balcone del Vicolo della Cultura la sua voce si è unita a quella di tanti giovani presenti. Una folla che si commuove sulle note di Generale o La fine del mondo che hanno fatto conoscere a tutta Italia il talento e la scrittura del cantante. Oltre ad avere talento Anastasio ha un cuore grandissimo.
La scaletta della serata
- Rosso di rabbia
- Costellazioni di kebab
- Straniero
- Generale
- Correre
- Assurdo
- La fine del mondo
Parlano i ragazzi di Putéca Celidònia…
“‘A voce d’’o vico, la voce del vico, è per noi una festa del territorio, per il territorio e con il territorio.
Nella sua prima e unica edizione nel 2019 questa festa ha costituito l’occasione di portare la musica e il teatro nei vicoli bui e abbandonati.
Lavoriamo attivamente ormai da tre anni in due beni confiscati alla camorra nel Vico Montesilvano del Rione Sanità di Napoli, diventato nel dicembre 2019 il Vicolo della Cultura (con interventi di Street art e una libreria a cielo aperto). I due beni confiscati sono diventati il punto di riferimento di molte delle famiglie della zona grazie ad un’offerta di servizi socio-culturali che proponiamo, cercando di aderire alle necessità delle persone del quartiere in relazione alla nostra progettualità sociale e artistica.
Gli spazi sono due tipici bassi napoletani e da quei balconcini che si affacciano sul vicolo stretto è nato ‘A voce d’’o vico.
I protagonisti di questo evento sono i bambini del quartiere con cui portiamo avanti un corso di teatro gratuito. E con loro e dalla loro fantasia sono nate piccole storie che i bambini hanno poi recitato da quei balconi, affiancati da vari artisti (attori, cantanti, musicisti, poeti) che si sono esibiti portando l’Arte lì dove c’era solo pericoloso silenzio.
L’evento, realizzatosi in più appuntamenti, ha avuto un grande successo e a gran voce è stato richiesto più volte dalle persone del quartiere.”
CREDITI
Un progetto di Putéca Celidònia
Titolo ‘A voce d’’o vico
Con le bambine e i bambini del corso di teatro InPutéca Recitando
e con Clara Bocchino, Marialuisa Diletta Bosso, Teresa Raiano, Dario Rea, Umberto Salvato
Con la partecipazione di Antonella Morea e il gruppo musicale Azulⴰⵣⵓⵍe
e con la partecipazione straordinaria di Anastasio
Testi e coordinamento artistico Emanuele D’Errico
Scenografia Rosita Vallefuoco
Realizzazione scene Mauro Rea con le bambine e i bambini del corso di scenografia InPutéca Scenografando
Costumi Giuseppe Avallone
Realizzazione costumi Patrizia Visone con le donne del corso di costume InPutéca Cucendo
Musiche Tommy Grieco
Luci Giuseppe Di Lorenzo
in collaborazione con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Si ringrazia #Opportunity